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Titolo n otiziario
Bollettino di Animazione Missionaria Salesiana
Pubblicazione del Dicastero per le Missioni per le Comunità Salesiane e gli amici delle missioni Salesiane
C arissimi
Salesia-
ni ed
amici della mis-
sione salesiana,
che cosa signifi-
ca per noi ini-
ziare l’Anno
della Fede (11
ottobre 2012 -
24 novembre 2013) ? Per me è un
Anno di Grazia, una grande oppor-
tunità per ringraziare per il dono
della fede e condividerla.
Tra i nuovi missionari del
2012 non posso dimenticarne tre:
Samuel - originario della religione
tradizionale africana, battezzato a
18 anni; David - originario della fa-
miglia hindù e Taras - ucraino con-
vertito con tutta la famiglia durante
la scuola superiore. Tutti sono spinti
come San Paolo per condividere il
prezioso dono di Dio anche come
missionari per tutta la vita. L'incon-
tro con Gesù riempie il nostro cuore
e non possiamo tacere di Lui! Siamo
invitati a fare piccoli gesti: offrire
una preghiera personalizzata per il
mio amico buddhista, hindù, musul-
mano o senza religione, invitarlo
all’Oratorio, raccontare una parabo-
la di Gesù. Tutto è semplice e possi-
bile.
Invito tutti a pregare perché
tutti i membri della Famiglia Sale-
siana sappiano condividere il dono
della fede sopratutto con i ragazzi e
i giovani che non hanno mai incon-
trato Gesù Cristo. Il Rosario missio-
nario ci aiuti, nel mese del Santo
Rosario, a pregare per vivere con un
cuore più grande e aperto verso
quelli che non conosco Cristo!
D. Václav Klement, SDB
Consigliere per le Missioni
Il Primo Annuncio e il Rosario Missionario
per l’anno della Fede
I n una intervista il cardinale Fernando Filoni, Prefetto
della Congregazione per l’evangelizzazione dei Popoli,
invita a celebrare l’Anno della Fede nella prospettiva del primo
annuncio di Cristo.
In questo sessennio il Dicastero per le Missioni ha organizza-
to le Giornate di Studio sul Primo Annuncio di Cristo nelle diver-
se regioni (Europa, 4-10 novembre 2010, Asia Sud 7-11 agosto 2011,
Asia Est 14-18 agosto 2011, Oceania 21-25 agosto 2011, presenza
salesiana tra i musulmani 30 luglio – 4 agosto 2012, Africa 5-9 no-
vembre 2012, America 2013).
Queste giornate di studio hanno messo in luce che il primo
annuncio è il racconto breve, gioioso e coinvolgente di Gesù. È de-
stinato a coloro che non conoscono Cristo, ai battezzati che si sono
allontanati dalla pratica cristiana, a chi vive un cristianesimo cul-
turale e sociologico, a chi pratica la fede cristiana saltuariamente
in occasione dei sacramenti di passaggio o di atti di religiosità po-
polare, e a chi pratica la fede abitualmente, e, malgrado questa
pratica, non ha ancora incontrato personalmente Cristo come sal-
vatore personale.
Il primo annuncio costituisce semplicemente l’avvio del pro-
cesso evangelizzatore, che ha priorità cronologica ma che non è
esteso nel tempo. Dal momento che il suo obiettivo è suscitare [in
chi ascolta] un interesse per Gesù Cristo che possa portare a una
prima adesione o a una rivitalizzazione della fede in lui e al deside-
rio di approfondirne la conoscenza, il primo annuncio rimanda al
successivo percorso di evangelizzazione, cioè, al catecumenato.
La prima forma dell’annuncio del Vangelo è la testimonian-
za di vita di ogni cristiano, della comunità salesiana e di tutta la
comunità cristiana. Ciò, a sua volta, è sempre un invito ed una sfi-
da all'interlocutore a fare domande esistenziali e cercare risposte
in modo consapevole, più personalizzate ed in una maniera più
profonda.
Il cardinale Fernando Filoni sottolinea anche che l’Anno del-
la Fede deve essere prima di tutto un anno
in cui noi dobbiamo pregare per la fede,
cioè domandare al Signore il dono di essa.
Senza questo, anche tutte le nostre iniziati-
ve perderebbero la loro vera ragion
d’essere. Per questo si è pensato di promuo-
vere la preghiera del rosario missionario
(bianco per l’Europa, rosso per l’America,
giallo per l’Asia, azzurro per l’Oceania e
verde per l’Africa). Così ognuno potrà pre-
gare la Madre del Signore per il primo an-
nuncio del Vangelo in ogni continente.