La mia vita missionaria è un cammino di speranza
S
ono convinto che diventare un missionario è un modo in cui il sogno e realtà si abbracciano. Il fatto che io sono
adesso un missionario è un sogno che affonda le sue radici nel passato ed è giustificato da vari motivi.
In primo luogo, il mio desiderio di essere un missionario per me è come un roveto ardente la cui fonte è la famiglia. Figlio
primogenito dei miei genitori, la mia infanzia è stata vissuta lontano da loro. Questa lontananza da loro per oltre 6 anni ha
reso più facile per loro darmi il permesso quando ho deciso ad entrare in una congregazione missionaria. Un altro motivo è
quello di appartenere alla parrocchia di San Aloys gestita dai Padri Pallottini che considerano l’attività missionaria come una
delle loro priorità. Il mio desiderio è stato rafforzato nel corso del mio contatto con i Padri Salesiani che sono faticosamente
attivi nella mia città natale di Nord-Kivu/Goma. Allo stesso modo, ho approfondito e purificato le mie motivazioni durante le
tappe della formazione.
Durante il mio noviziato, ero convinto che la mia Sequela Christi sarebbe stata efficace solo se avessi servito i giovani lonta-
ni dalla mia terra natale. Tutti i sogni, illuminati da motivazioni giuste, si
concretizzano. In realtà il mio sogno si è realizzato quando ho saputo di esse-
re destinato a servire i giovani tra i popoli di Papua Nuova Guinea e delle Isole
Salomone! Certamente la mia attuale permanenza nelle Isole Salomone è il
risultato di una lontana speranza. Anche se durante il Corso per Nuovi
Missionari a Roma la comunità dove ero stato destinato era ancora
sconosciuta a me, il mio desiderio di essere la traboccava. Alla vigilia della
mia partenza per questa terra, dopo il corso d’inglese in Kenya, mi ripetevo la
frase di Don Rua, "A Mirabello io sarò Don Bosco", dicendo ''alle Isole Salomone
io sarò Don Bosco.'' Nella mia prima esperienza in questo viaggio della
speranza per le Isole Salomone, tutto era nuovo per me: il tempo, il clima, il
cibo, la lingua, l'ambiente. Infatti, il caldo mi soffocava, non riuscivo a capire
come insegnare in una scuola con un sistema di istruzione britannico, che è
diverso dal mio sistema di istruzione francese. Essendo l’unico giovane
confratello tirocinante con due sacerdoti di altre culture e tra gli allievi che
sembrano inattivi, 'senza vita', mi sono immerso tutto il tempo nella solitudine. Sono stato davvero sorpreso quando ho
scoperto che i giovani avevano la capacità di creare. Tutto ciò che riguarda l'arte è perfettamente applicabile in questa
cultura. Era l'inizio della mia gioia e del mio radicamento in questa nuova cultura. Come giovane missionario ho impresso
nella mia mente che vivere in una comunità internazionale è un sostegno quando, come obiettivo comune, tutti seguono
Cristo, sulle orme di Don Bosco per i giovani. Il fatto di condividere il dono della vita, la propria vocazione missionaria ed il
proprio tempo aiutano ad accettare ed apprezzare la cultura locale. Confesso ad alta voce che la pazienza, la gioia interna
in tutti i sensi, superano il pericolo della malattia.
Dopo la mia partecipazione al Corso d’orientamento per tutti i missionari stranieri di tutte le chiese melanesiane
organizzato dal Melanesian Institute, sono fiducioso che il mio approccio ai misteri della cultura delle Isole Salomone
cambierà. Sono veramente grato per l’utilità di questo corso nell’approfondire il mio contatto con la cultura delle Isole
Salomone, dove io vivo ogni giorno la missione come un cammino di speranza.
..
Cl. Moise Paluku, Congolese, Missionario nelle Isole Solomone
SI CERCANO MISSIONARI PER L’OCEANIA
Paese - Ispettoria
Lingue necessarie
Caratteristiche dell'ambiente e qualità richieste per i missionari
Papua Nuova Guinea
- PNG SI Delegazione
Inglese,
Pidgin Papuano
Isole del Pacifico, dopo 30 anni pochissime vocazioni locali, opere
educativo - tecniche, bisogno di coadiutori
Isole Salomone
- PNG SI Delegazione
Inglese,
Pidgin delle Salomone
Isole del Pacifico, dopo quasi 25 anni pochissime vocazioni locali,
opere educativo - tecniche, bisogno di coadiutori
Intenzione Missionaria Salesiana
Cina: formazione dei laici impegnati nella missione
Perché i Salesiani ed i loro collaboratori laici che vivono nella Regione Asia Est-Oceania,
specialmente nell’Ispettoria Cinese, siano fedeli alla verità del Vangelo e rispettino
la dignità di ogni persona umana come figlio di Dio, destinata all’eternità.
Nonostante tutte le forti sfide dell’ambiente materialistico ateo nella Cina, testimoniamo una
vera primavera delle comunità cristiane. Specialmente negli ultimi 25 anni, i cristiani crescono in
modo piú veloce nel continente asiatico. La formazione dei laici, impegnati nella società e nella
costruzione delle comunità ecclesiali, è il cammino principale per il futuro della Chiesa nell’Est
Asiatico.
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