Anche se possiamo fare poco … lo Spirito agisce
L a mia vocazione missionaria è nata molti anni fa. Quando avevo 13 anni pensavo alla mia vocazione. Nel frattempo mol-
te cose erano cambiate e ripensate, il sogno però era rimasto e, mi ricordo che parlando con il mio Ispettore alla vigilia
della mia prima professione, ho espresso il mio desiderio missionario. Circa quindici anni dopo ne ho di nuovo parlato
con l‟Ispettore. Lui mi ha chiesto di aspettare, e di svolgere - nel frattempo - il servizio di direttore della comunità e di parro-
co. Due anni fa, sono stato inviato ad Azerbaigian.
Il Corso per Nuovi Missionari a Roma e Torino mi ha aiutato a concludere le mie esperienze precedenti, di pregare, di appren-
dere le cose utili prima di partire per le missioni, di respirare un aria di spiritualità salesiana missionaria, di incontrare missio-
nari e, soprattutto, di dialogare con il Consigliere per le missioni. Ho potuto conoscere anche altri nuovi missionari e insieme
abbiamo fatto il pellegrinaggio sui luoghi connessi con il grande missionario San Paolo a Roma e sui luoghi salesiani. Ritengo
l‟invito di scrivere regolarmente il diario spirituale come un dono prezioso del Corso.
Qui in Azerbaigian ho trovato varie sfide: una nuova cultura, una nuova situazione religiosa, nuove lingue. La presenza della
Chiesa Cattolica è molto limitata. Dopo l‟esecuzione dell‟ultimo sacerdote cattolico negli anni trenta sotto il regime comuni-
sta, fino al 1997 tutto il Paese era rimasto senza una chiesa e senza un sacerdote cattolico. La presenza della Chiesa Cattolica
è tollerata per il servizio agli stranieri e alla gente locale con radici straniere.
La popolazione si ritiene musulmana e l‟apostolato non è permesso. Soltanto
chi viene in chiesa può sentire qualcosa del cristianesimo. Le lingue liturgiche
sono il russo e l‟inglese. La lingua locale è totalmente diversa. Lo stesso vale
per la cultura, connessa con la religione musulmana. Quasi tutti credono in Dio,
ma della loro fede non sanno praticamente nulla.
Dal 2000 vive una comunità salesiana nella capitale Baku, città di circa tre mi-
lioni di abitanti. In chiesa vengono regolarmente circa 200 stranieri e 100 catto-
lici locali. Spesso viene qualcuno che si interessa del cristianesimo o chiede un
aiuto. I giovani cattolici sono pochi.
Come ci è stato ricordato durante il Corso per Nuovi Missionari, ci vorranno
anni affinché io mi inserisca bene in questa cultura. Ma la cosa più importante
è ricordarci che è lo Spirito Santo che agisce nei cuori. E questo fatto mi riempie ogni giorno di gioia e di speranza nonostante
il poco che possiamo fare qui.
Vorrei ricordare ai giovani salesiani che stando pensando alla vita missionaria che la vocazione missionaria è un grande dono di
Dio. Se dopo un discernimento accompagnato si scopre questo dono, il dire di sì può riempire tutta la vita, come Gesù ha riem-
pito la vita di Maria, come i giovani hanno riempito il cuore di Don Bosco.
D. Vladimir Baxa
Slovacco, missionario in Azerbaigian
Ispettoria - Paese
CIN
Servizi cinesi
FIS
Pakistan
ITM
Indonesia, Timor Leste
INC
Bangladesh
INC
Nepal
LKC
Sri Lanka
SLK Prefettura apostolica
Azerbaigian
SI CERCANO MISSIONARI PER L’ASIA
Lingue necessarie
Caratteristiche dell'ambientee qualità richieste per i missionari
Inglese, Cinese,
Cantonese
inglese, Urdu
Per aiutare l‟Ispettoria con giovani confratelli (Macau, HK, Taiwan) -
Bisogno di coadiutori, bisogno di robuste vocazioni salesiane.
Pochissimi SDB, ambiente musulmano non facile, educazione tecnica –
bisogno di robuste vocazioni salesiane, coadiutori; formatori
inglese, indonesiano
portoghese, tetum
inglese, bengali
inglese, nepali
inglese, singalese,
Tamil
Bisogno di confratelli maturi (oltre 50 anni d’età) come formatori, guide
spirituali, confessori, esperti di scuola tecnica
Nuova missione (inizio 2009), due presenze, aspirantato/prenoviziato,
scuola, parrocchia rurale nelle zone tribali, pochi Salesiani
Giovane missione (inizio 2000), tre presenze, opere sociali educative,
religione hindu, bisogno dei missionari fuori della Regione Asia Sud
Paese segnato dalla guerra civile, bisogno dei missionari provenienti dal
di fuori della Regione Asia Sud, specialmente coadiutori
russo, inglese,
azero
Appena 600 cattolici locali e 3000 migranti, Islam moderato; richiesta di
internazionalizzare le comunità (confratelli non-Slovacchi)
Intenzione Missionaria Salesiana
REGIONE AFRICA - Repubblica Democratica del Congo
Per i giovani che percorrono con i Salesiani in Africa cammini di educazio-
ne alla fede, particolarmente nella catechesi: perché, accogliendo il Van-
gelo della Riconciliazione, siano artefici di una società e di una Chiesa ri-
conciliata e riconciliatrice.
Davanti ad un’enorme diversità culturale ed etnica vissuta nei contesti dove viviamo e lavoriamo in Africa,
la tentazione della divisione e dei conflitti è a volte molto forte, specialmente da parte dei giovani.
L’offerta paziente del cammino evangelico del perdono offre loro una strada ardua, però che allo stesso
tempo diventa cammino sicuro di vero sviluppo. I giovani africani ci sorprendono spesso per la loro creativa
capacità di tentare vie nuove di dialogo e di pace.