VENEZUELA - GIOVANI
IN FUGA E MISSIONI
L'ispettoria salesiana del Venezuela ha una bella e ricca tradizione di
lavoro con i catechisti. Come fanno i catechisti da voi a "trasmettere" ai
ragazzi un rapporto personale con il Cristo vivente e non solo una dottrina
cattolica?
Cerchiamo di trasmettere il messaggio e presentare la persona di Gesù a
partire dalle categorie culturali vissute nei diversi contesti sociali: amicizia,
famiglia allargata, ospitalità... Cosi Gesù diventa l'Amico, il Fratello, Colui
che ci visita e vive nella nostra casa.
Dal punto di vista dell'animazione missionaria dei confratelli salesiani,
quale buona esperienza potete raccontare?
I salesiani che lavorano in Amazzonia a contatto con le popolazioni
indigene ci trasmettono l'esperienza di una catechesi ripensata nei termini
delle lingue e dei linguaggi propri: segni, simboli, categorie culturali con
cui si può esprimere e comprendere meglio il messaggio evangelico.
Ad esempio, si organizza la catechesi attorno alla celebrazione di una festa
che diventa una celebrazione liturgica con la sua preparazione: messaggi,
canti, rappresentazioni, espressioni artistiche... Cosi si unisce la catechesi
ad una liturgia vivente.
Molti venezuelani fuggono nei paesi vicini. Voi, come salesiani, li sostenete
in questa loro decisione o, piuttosto, cercate di convincerli a restare?
La decisione di emigrare è sempre molto sofferta, specie in un paese che
non ha mai vissuto questa esperienza nella sua storia. I giovani sognano
alternative e soluzioni a breve termine e non accettano facilmente consigli,
ma vogliono risultati immediati per risolvere la situazione di miseria della
famiglia. Manteniamo i contatti con le organizzazioni gestite dai salesiani
in altri paesi per coordinare aiuti umanitari o per presentare casi specifici
e ricevere orientamento nella ricerca di offerte di lavoro o di studio. Invece,
nei nostri centri professionali e giovanili offriamo diverse alternative di
preparazione professionale a breve termine e infondiamo segni di
speranza per il futuro di un Venezuela migliore.
Don Jorge Bastidas, SDB
È originario di Caracas, in Venezuela,
dove è diventato salesiano (2005) ed è
stato ordinato prete (2014) Dopo gli studi
di filosofia, pedagogia e teologia a Los
Teques e Caracas, ha conseguito il
Baccalaureato in filosofia e teologia presso
l'Università Pontificia Salesiana di Roma.
A partire dal 2014 ha lavorato a Punto fijo
"falcòn" per tre anni come responsabile di
un centro professionale e di un centro
giovanile - oratorio. Poi è stato inviato
all'Università Pontificia Salesiana di Roma
a studiare una specializzazione in
pastorale giovanile per due anni.
In questo momento è consigliere
ispettoriale e delegato dell’ispettore don
Rafael Montenegro (VEN) per la pastorale
giovanile.
A partire dell’anno 2022, il Settore per le Missioni
Salesiane lancia un nuovo logo. Ecco la spiegazione
dei simboli:
• GESÙ e SALESIANITÀ – la croce salesiana
• INTERNAZIONALITÀ – 5 colori, 5 continenti
• UOMINI – centralità della persona umana
• CARISMA – le fiamme dello Spirito Santo
• AMORE – il fuoco dell‘amore di Dio Padre
• MISTERO – il roveto ardente di Mosè
• MARIA – i grani del “rosario missionario”
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salesiane
I catechisti
Per la proclamazione e la testimonianza
dell'amore di Dio nella difficile situazione
socioeconomica
.
Preghiamo per i catechisti, chiamati ad annunciare la Parola di Dio:
affinché ne siano testimoni con coraggio e creatività nella forza
dello Spirito Santo.
[Intenzione di preghiera di Papa Francesco]