CAGLIER0 11
Bollettino di Animazione
Mi ionaria Sale iana
Pubblicazione del Settore per le Missioni Salesiane per le Comunità SDB e gli amici delle missioni Salesiane
Pakistan – presenza salesiana
tra i nostri fratelli musulmani Il
Cariar ici
e e nf ~telli.
Il tema del mese del Caglieroll
"RESPONSABILITÀ - uno stile di
vita ecosostenibile" mi ha ricor-
dato le parole di Don Bosco nel
Giovane Provveduto:
"Alzate gli occhi, o figliuoli miei,
ed osservate quanto esiste in
cielo e in terra. Il sole, la luna, le
stelle, l'aria, l'acqua, il fuoco sono
tutte cose che un tempo non
esistevano. Ma c'è un Dio, che
con la sua onnipotenza le trasse
dal niente e le creò".
Dalla sua esperienza, dalla mano
di mamma Margherita che lo ha
educato a saper contemplare Dio
nella natura, Don Bosco ha
addestrato i suoi ragazzi per
questo "sguardo semplice",
rivelatore dell'amore di Dio. Non
c'è dubbio che la questione
ecologica è una realtà che ci sfida
e voglio co ndividere con voi la
preoccupazione per una ques-
tione di vitale importanza per
l'umanità. Sono affari di tutti,
spetta a tutti noi, siamo tutti
responsabili.
▀ Don Juan Carlos Pérez
Godoy, SDB
Consigliere Regionale per la
Regione Mediterranea
Dalla sua fondazione nel 1999 l'opera salesiana in Pakistan continua a crescere
e a lavorare al servizio dei giovani più bisognosi, specialmente per le
comunità cristiane, ma anche ad essere aperta ai giovani musulmani.
Oggi sono presenti sul posto quattro salesiani in due comunità: a Lahore e a
Quetta. P. Noble Lal e P. Samuel Adnan sono i primi due Salesiani sacerdoti
pakistani, ora direttori delle due comunità; poi c'è un Salesiano coadiutore
italiano Piero Ramello, e don Gabriel Cruz dal Messico come capo della
Delegazione. 'Father Gabo', come viene chiamato, sta in Pakistan dal 2018, e
da aprile 2021 è stato nominato Delegato lspettoriale per il Pakistan e di tutti i
membri della Delegazione anche fuori il paese.
"Alcune congregazioni come domenicani, francescani e altri, sono in Pakistan
già da molto tempo e hanno molte vocazioni," dice don Gabo, "noi ne
abbiamo anche, però, siamo l'unica Congregazione Religiosa nel paese che
offre /'educazione tecnica. La nostra scuola "Don Bosco Technical & Youth
Centre" si conta tra le sei migliori scuole tecniche in Pakistan, ed è l'unica
scuola cattolica fra le altre che sono musulmane."
I salesiani offrono educazione non solo ai cristiani (cattolici e protestanti), ma
anche ai musulmani, che vengono dai Salesiani perché offrono educazione
di qualità. I Salesiani collaborano molto anche con le Diocesi, nelle parrocchie
a cui appartengono; e come insegnanti nel Seminario interdiocesana.
La comunità musulmana rispetta e apprezza il lavoro che i Salesiani fanno nel
paese. I cristiani possono esprimere la loro fede, specialmente nei quartieri e
nelle zone parrocchiali, ma purtroppo in alcune parti del paese le comunità
cristiane sono perseguitate o discriminate, quindi non è sempre facile
proclamare apertamente la fede. Eppure, i cristiani vivono la religione con una
bella devozione e profondità.
Magari ci viene in mente la domanda, a che cosa serve la presenza
salesiana in un paese così fortemente musulmano. Don Gabo risponde:
"Possiamo offrire la stessa cosa che Don Bosco ha voluto per tutti i suoi
giovani.· una casa, il pane, la formazione integrale, /'educazione e soprattutto
la religione, in una parola: dignità. Con /'educazione offriamo un certo livello
di vita, più opportunità per ottenere un buon lavoro e così poter vivere con
dignità per sé stessi e le proprie famiglie. Non è mica poco."
PER LA RIFLESSIONE
E LA CONDIVISIONE
▀ Sono disposto
a vedere Cristo anche
in quelli che professano
un'altra fede?
Don Cabo (in felpa rossa)
con gli aspiranti salesiani