CAGLIER0 11
Bollettino di Animazione
Missionaria Salesiana
Pubblicazione del Settore per le Missioni Salesiane per le Comunità SDB e gli amici delle missioni Salesiane
Gerusalemme: Amicizia
H
in crescita
Can co 1fratelli
e a nz
Il missionario è colui che
condivide l'amicizia di Gesù con
gli altri proclamando la buona
notizia dell'amore di Dio - fa-
cendo conoscere a tutti questo
amore (cfr. Gv 15.15).
Il valore dell'amicizia emerge nei
momenti di avversità. L'espe -
rienza intensificata della seconda
ondata della pandemia di Covid-
19 negli ultimi mesi in India,
Nepal, Sri Lanka e Bangladesh ha
mostrato come gli amici sono
pronti a rischiare la vita stessa per
prendersi cura l'uno dell'altro e
dei propri cari, indipen-
dentemente dalla loro casta, clan,
tribù o lingua. Più di cento
sacerdoti e religiosi in India
hanno perso la vita negli ultimi
due mesi. L'amicizia in Cristo
spinge ciascuno a dare il meglio
di sé nel servizio, anche di fronte
al dolore, alla perdita e alla morte
stessa. Le parole di Gesù
continuano a suonare vere: "Non
c'è amore più grande che dare la
vita per i propri amici" (Gv 15,13).
Continuiamo a condividere la
vera amicizia in Cristo.
▀
Consigliere Regionale
per Asia Sud
Le tre religioni abramitiche possono essere paragonate a tre fiumi. Prima di
arrivare a Gerusalemme, pensavo che gli abitanti di questa Città che attingono
acqua a ciascuno di questi tre fiumi, vivessero isolati gli uni dagli altri. Credo,
però, che questa visione, tipica dell'immaginario del turista e del pellegrino,
non descriva sufficientemente la realtà complessa di questa città. Le
questioni relative all'appartenenza religiosa richiedono molto tempo per un
adeguato approfondimento, e occorre soggiornare a Gerusalemme e
sperimentare la vita quotidiana degli abitanti.
Dopo alcuni anni vissuti a Gerusalemme, infatti, ho scoperto che esistono
alcuni canali che collegano quei tre grandi fiumi: tentativi di dialogo che
promuovono amicizia e collaborazione a diversi livelli. In particolare, ricordo
due momenti significativi che ho vissuto personalmente. Il primo è stato un
incontro interreligioso in cui i partecipanti si sono radunati per pregare
insieme seguendo un testo adatto a tutti. Il secondo momento è stato l'Open
Day organizzato nella Casa salesiana di Gerusalemme, che ha avuto un ruolo
significativo nella storia locale. Gli ospiti hanno visitato la chiesa senza alcun
imbarazzo e hanno rivolto a noi salesiani diverse domande di argomento
religioso. Quando ero in Egitto, non potevo nemmeno immaginare che
qualcosa del genere sarebbe potuto succedere.
Si potrebbe pensare che i tentativi di dialogo siano poco
significativi perché non danno risultati immediatamente
visibili su larga scala, benché Gerusalemme sia un
fermento di iniziative simili a quelle a cui ho fatto
riferimento. Le parole di Don Bosco, però, possono
offrire una chiave di lettura. Lui diceva a chi non era
corrisposto nelle sue fatiche e premure dai famigliari e
dipendenti: "Rammentatevi che il Signore paga non
secundum fructum, sed secundum laborem" (MB, voi. VII).
Lo sforzo comune, allora, è necessario, e penso sia molto positivo per tutti
vedere persone che credono nel dialogo e nell'amicizia, e si adoperano per
promuoverne la concreta realizzazione; tuttavia, non dobbiamo dimenticare
che il futuro in cui speriamo e per cui dobbiamo spenderci rimane nelle mani
di Dio, più che nelle nostre.
.
▀ Autore:
Edwar Nazih Gobran,
giovane confratello
dell'ispettoria MOR (Europa),
nazionalità egiziana
(Africa), attualmente in
Gerusalemme (Asia) nel
terzo anno degli studi
teologici.