Cagliero 11 Marzo 2011-ita


Cagliero 11 Marzo 2011-ita

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Titolo notiziario
Nome società
Bollettino di Animazione Missionaria Salesiana
C arissimi missionari salesiani e
amici delle Missioni Salesiane!
La Preghiera come
Cooperazione Missionaria
Dimmi quale libro ti piace leggere,
quale è la tua preghiera più frequente
ed io ti dico dove sta il tuo cuore.
Senza i missionari non ci sono le
missioni.
Senza i cristiani che lasciano tutto e
dedicano l’intera vita al servizio del
Vangelo, la missione ad gentes è
impossibile.
Senza la preghiera per le nuove
vocazioni missionarie è difficile
progettare il futuro delle missioni.
Oggi vediamo piuttosto tanti impegni
di aiutare le missioni a livello di
progetti, di finanze.
Vi invito a fare il cammino
quaresimale del 2011 e collaborare
con una preghiera costante per le
vocazioni missionarie.
Don Václav Klement, SDB
Consigliere per le Missioni
U na forma di cooperazione missionaria è la cooperazione
spirituale attraverso la preghiera ed il sacrificio. I missionari
devono essere accompagnati dalla preghiera in modo che la
loro proclamazione, per grazia di Dio, possa essere efficace. Essere
missionario comporta sacrificio in modi diversi, grandi e piccoli.
Quindi, la preghiera per i missionari ha bisogno anche di essere
accompagnata da sacrifici. Un modo, che è facilmente possibile per
tutti, è quello di accettare le sofferenze della nostra vita quotidiana e
offrirle a Dio con amore per i missionari e per le vocazioni
missionarie. Vi è, inoltre, la possibilità di digiunare o astenersi da
qualcosa e offrire la somma equivalente per le necessità materiali dei
missionari.
Tutti noi abbiamo la possibilità di offrire la nostra collaborazione per
l'attività missionaria della Congregazione con la preghiera e con il
sacrificio. Il rosario missionario - in cui i vari continenti vengono
ricordati nei diversi misteri - è una bella iniziativa a questo riguardo.
Ogni anno viene composta e distribuita in tutte le comunità una
preghiera sul tema della Giornata Missionaria Salesiana, ed ogni
mese, specialmente ogni giorno 11, una Intenzione Missionaria
Salesiana viene proposta proprio per sottolineare l’importanza di
questa dimensione spirituale della cooperazione missionaria.
La preghiera missionaria comunitaria favorisce, inoltre, una cultura
SI CERCANO MISSIONARI PER L’AFRICA
Paese - Ispettoria
Etiopia - AET
Vicariato di Gambella
Sudan - AFE
Nigeria - AFW
Uganda - AGL
Lingue necessarie
Inglese, lingue locali
Inglese, Arabo (Nord),
lingue tribali (Sud)
Inglese, lingue locali
Inglese, lingue locali
Caratteristiche dell'ambiente e qualità richieste per i missionari
Vicariato apostolico affidato alla Congregazione, poco personale,
prima evangelizzazione
Prima evangelizzazione nel Sud, dopoguerra, grande possibilità
nelle zone animiste, pochissimo personale salesiano
Nuove presenze possibili – Lagos, poco personale salesiano
Prima evangelizzazione, dopoguerra, inizia la 4° presenza nel Paese
Angola - ANG
Chad - ATE
Guinea Equatoriale - ATE
Centro Africana - ATE
Madagascar - MDG
Portoghese, lingue locali
Francese, lingue locali
Francese, lingue locali
Francese, lingue locali
Francese, Malgascio
Prima evangelizzazione, dopoguerra, vescovo salesiano, pochi SDB
Poco personale salesiano (ambiente multireligioso; islamico in
alcuni Paesi), clima non facile
Poco personale salesiano (ambiente multireligioso; islamico in
alcuni Paesi), clima non facile
Poco personale salesiano (ambiente multireligioso; ambiente
islamico), clima non facile
Prima evangelizzazione – Bemaneviky, poco personale, vescovo SDB

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Ho avuto paura,
ma volevo condividere la mia fede!
Da giovane aspirante ho sentito storie e testimonianze di missionari e sono stato
ispirato dalla loro vita eroica. Anch'io volevo osare. Eppure, ho avuto le mie
apprensioni. Inoltre, avevo paura della mia salute. Comunque, ho fatto la domanda di
andare in missione durante il mio post-noviziato perché sentivo in me un forte desiderio
di condividere la mia fede con altre persone. Ero pieno di entusiasmo quando l’Ispettore
mi ha detto che sarei stato inviato come missionario in Papua Nuova Guinea.
Quando sono arrivato ho trovato la cultura melanesiana piuttosto "strana" e, a volte anche "bizzarra". Ho trovato molto
difficile adattarmi al loro modo di pensare. Ma col passare del tempo, man mano che gli studenti della nostra scuola ed i
giovani nella nostra parrocchia sono diventati miei amici, è anche diventato più facile per me accettare quello che sono e
capire le loro usanze e valori.
Dopo un anno di vita missionaria mi è stata data la possibilità di partecipare al Corso di Orientamento Culturale per
Nuovi Missionari in Melanesia organizzato dal “Melanesian Institute”. Questo corso mi ha aiutato molto a valutare le mie
prime esperienze missionarie, mi ha aiutato a capire il senso di ciò che ho visto, sentito e vissuto. Ha aperto la mia mente ai
vari aspetti della cultura melanesiana e come posso inculturarmi meglio in questa cultura. Mi ha fatto apprezzare anche i
numerosi buoni elementi della cultura melanesiana e comprendere meglio le loro credenze e costumi.
Ho trascorso i miei tre anni di tirocinio in Papua Nuova Guinea ad Araimiri che molti descrivono come la nostra
missione più difficile. Lì ho imparato a fare i conti con l'isolamento dalla "civilizzazione". Lo stile di vita semplice e frugale
nel cuore della giungla mi ha insegnato e formato a quello che sono
oggi. Dovevo essere resistente e perseverante per sopravvivere a una
vita dura. Ho dovuto imparare ad essere flessibile e paziente con me
stesso e con la popolazione locale. Una cosa che ho dovuto
affrontare e combattere era la realtà di "attendere", in quanto la
popolazione locale non ha quel senso del tempo a cui noi, persone
provenienti da società fortemente urbanizzate, siamo abituate.
Ho vissuto in mezzo al nulla, ma lì ho sperimentato la
presenza reale di Dio, specialmente nei più difficili e impegnativi
momenti della mia vita missionaria. Quando ci mancavano anche le
necessità fondamentali della vita, ci siamo rivolti a nessun altro che
Lui. Sono anche cresciuto nella mia fiducia e confidenza nel Suo
amore e Provvidenza. La nostra comunità portava nella preghiera le
nostre preoccupazioni, le nostre ansie, le nostre paure e
apprensioni, l'apostolato, e noi stessi. I miei occhi sono stati aperti
per vedere i miracoli che, altrimenti, non avrei notato se fossi
ancora immerso nella vita urbana di Manila.
In Papua New Guinea ho anche capito che la nostra vita
comunitaria salesiana è una sorgente molto potente. Sono così fortunato a vivere con molti confratelli che si impegnano e si
sacrificano. Sono orgoglioso della loro dedizione, del loro incrollabile amore per la missione e del loro zelo per la salvezza
delle anime.
Mentre mi preparo per la mia ordinazione attendo impazientemente di tornare alla terra e la gente che ormai
considero come miei!
Diacono Angel Sanchez
Filipino, missionario in Papua Nuova Guinea
Intenzione Missionaria Salesiana
Migranti in Medio Oriente
Perché i Salesiani nel Medio Oriente e nei Paesi del Golfo sappiano accompagnare i
migranti presenti nel loro territorio attraverso i nostri servizi educativi –
pastorali, anche nel cammino vocazionale.
L’Ispettoria del Medio Oriente comprende opere sparse in sette paesi: Israel,
Palestina, Turchia, Syria, Libano, Egitto, Iran; nei Paesi del Golfo siamo presenti in
Kuwait, Yemen. La presenza dei rifugiati - specialmente iracheni, e diversi immigranti
cristiani provenienti da moltissimi Paesi dell’Africa e dell’Asia - è diventata
considerevole in molti ambienti salesiani. Come in tutto il mondo globalizzato, anche
qui il servizio primario alle comunità dei migranti è di accompagnamento a tutti i
livelli, anche nel cammino di fede e cammino vocazionale.
Invia i tuoi suggerimenti e contributi a cagliero11@gmail.com