Per tutto questo, miei cari Confratelli, vi esorto fortemente alla generosità. Generosità,
anzitutto, dei confratelli che sentono questa chiamata esplicita da parte del Signore. Generosità
delle ispettorie, dei direttori e, specialmente, degli ispettori per non seppellire nessuna domanda
missionaria dei confratelli, specialmente dei giovani salesiani che hanno grandi ideali. Non possiamo
dimenticare le nostre origini né la nostra identità carismatica, come ci ricordano le nostre
Costituzioni: «I popoli non ancora evangelizzati sono stati oggetto speciale della premura e dello
slancio apostolico di Don Bosco. Ravvisiamo nel lavoro missionario un lineamento essenziale della
nostra Congregazione» (Cost. 30).
Non ho alcun dubbio che il Signore benedirà la nostra generosità.
Vi ricordo il modo di procedere. Quando il Rettor Maggiore riceve una telefonata, una lettera, una e
-mail da parte di un confratello che manifesta questo desiderio, si inizia un sereno e profondo
discernimento in dialogo con il confratello e con l’Ispettore da parte del Dicastero per le Missioni,
informando successivamente il Rettor Maggiore dei passi percorsi. Molte volte il discernimento fa
risaltare l’idoneità del candidato. Alcune volte no. Però sempre nella ricerca del bene della persona
e della missione.
Questo è il mio appello, cari Confratelli, e vi invito a pregare per questo in tutta la
Congregazione. Ci sono molte persone che non hanno ancora ricevuto l’annuncio del Vangelo. Ci
sono molti giovani che hanno bisogno dell’amico, fratello e padre che saranno i Salesiani che
andranno ad incontrarli. Condivideremo la vita con loro, li aiuteremo a prepararci per la vita e
offriremo loro “ascolto e accompagnamento”, sempre alla ricerca del loro bene. (Strenna 2018).
L’Ausiliatrice benedica questa generosità e
Don Bosco ci accompagni per essere
autentici discepoli missionari di Gesù.
Con affetto.
Testimonianza di santità missionaria salesiana
Don Pierluigi Cameroni SDB, Postulatore Generale per le Cause dei Santi
Il Beato Titus Zeman (1915-1969), martire per le vocazioni,
attraverso i passaggi clandestini, ha in certo modo incarnato quei
passaggi fondamentali del processo di discernimento, strumento
principale con il quale si offre ai giovani la possibilità per scoprire e
realizzare, alla luce della fede, la propria vocazione. La sua fede, ispirata
dalla Parola di Dio, è stata la fonte della scelta di accompagnare i giovani
confratelli nell’ora della persecuzione, facendosi compagno di strada e
accogliendo con disponibilità questo dono della grazia.
Per i Salesiani dell’Asia
Intenzione Missionaria Salesiana
Perché nei paesi asiatici, i cristiani, come pure le altre minoran-
ze religiose, possano vivere la loro fede con tutta libertà.
L’Asia è un ricco mosaico di culture e religioni. Questa pluralità non sempre,
in tutte le regioni, trova una pacifica convivenza nella tolleranza e nella
libertà. Abbiamo una preziosa missione che consiste nell’educare i giovani al
rispetto delle sacre convinzioni d’ogni persona e anche ad avere il coraggio
di testimoniare con serenità e fermezza la fede nel Signore Gesù.