Cagliero11-luglio2013-ITA


Cagliero11-luglio2013-ITA

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Nome società
Titolo n otiziario
Bollettino di Animazione Missionaria Salesiana
Pubblicazione del Dicastero per le Missioni per le Comunità Salesiane e gli amici delle missioni Salesiane
C arissimi Salesiani ed amici della missione salesiana,
nei primi mesi del 2013 ho svolto visite d'animazione a 20 ispetto-
rie, la maggioranza delle quali con nuove presenze salesiane, fondate ne-
gli ultimi venti anni. Dove la nostra presenza si è stabilita, abbiamo sem-
pre condiviso il tema strategico del gruppo missionario.
Sono convinto che lo strumento migliore per rafforzare la cultura mis-
sionaria sia il gruppo! Una visione condivisa e sognata con tanti ispettori,
delegati di pastorale giovanile, delegati d'animazione missionaria è quella
di lanciare o rilanciare i gruppi missionari in tutte le case salesiane del
mondo! Ci sono tantissime proposte, dall'Infanzia missionaria (scuola pri-
maria) fino al volontariato missionario (giovani adulti)! Ovviamente i gruppi missionari svolgono un ruolo stra-
tegico nelle case di formazione, dove il giovane salesiano impara le dinamiche d'animazione missionaria.
Che cosa fa un gruppo missionario? In Italia sorgono attorno alla scuola di mondialità, nel Congo si chiamano
'Cercle missionaire', 'Grumis' in Mexico e 'DBVolunteer Group' in Giappone. È il gruppo missionario che mantie-
ne nella comunità (SDB o CEP) l'interesse sopratutto per la missio ad gentes tramite la preghiera regolare
per le missioni o per le vocazioni missionarie (ogni 11 del mese il rosario missionario), informazioni missionarie
nel web, in bacheca, nelle reti sociali, attraverso la proiezione di video missionari, formazione missionaria,
visite mirate. Però le più importanti sono le attività missionarie nelle comunità rurali, nei quartieri poveri sen-
za sacerdote, le visite alle famiglie lontane dalla comunità parrocchiale.
Un gruppo missionario fa la differenza!
Accompagnando un gruppo missionario spesso il Salesiano scopre 'le missioni'!
A volte sono proprio i giovani che aiutano a 'convertire' i Salesiani che accompagnano un gruppo missionario.
Buon cammino!
D. Václav Klement, SDB
Consigliere per le Missioni
SI CERCANO MISSIONARI PER L’EUROPA
Ispettoria - Paese
Lingue necessarie Caratteristiche dell'ambiente e qualità richieste per i missionari
AUS - Austria
GBR - Gran Bretagna
tedesco
inglese
Centri giovanili – Oratori, Parrocchie, Opere per i migranti, MGS
Scuole; centro di spiritualità, migranti, bisogno di giovani SDB
IRL - Irlanda
inglese
Scuole; centro di spiritualità giovanile, bisogno di giovani SDB
IME - Albania, Kosovo
ICC – Italia: Migranti
albanese, Italiano
italiano, spagnolo,
inglese
Prima evangelizzazione, poco personale, specialmente i coadiuto-
ri
Progetto Roma - Sacro Cuore (migranti), Progetto Genova
(Latinos)
Un'intervista a D. Jean-Claude Ngoy (Rep. Dem. Congo), in francese con sottotitoli in italiano.
http://vimeo.com/68678264

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E’ necessario disimparare per poter imparare di nuovo
Q ualche volta può sorgere la domanda: “Come si
potrebbe essere più generosi nella propria vita e
fare un altro passo come salesiano per andare dove Dio
ci manda per incontrare altri che attendono chi li possa
aiutare a migliorarsi come persone, come credenti e
come professionisti preparati per la società?”. Mi sono
posto questa domanda seriamente per circa 10 anni
fino a quando, nel gennaio 2010, il Rettor Maggiore, D.
Pascual Chávez ha accettato la mia
richiesta di andare in missione.
Nel settembre del 2010 circa 40 sa-
lesiani componevamo la 141 spedi-
zione missionaria salesiana.
Ci siamo ritrovati durante quel mese
tra Roma e Torino per il “corso per
nuovi missionari”. Lì abbiamo di-
scusso e fatto il discernimento di
ciò che significava essere missiona-
rio in un'altra cultura, con un'altra
lingua, con altri costumi che non
sono tuoi. Ciò che è importante e necessario è disim-
parare per saper imparare di nuovo. Un'altra cosa cru-
ciale è il superare lo shock culturale. È pure importan-
te vedere l’inculturazione come un cammino e un avvi-
cinamento con chi lavora, e condividere la vita per
rendere più leggibile il nostro lavoro educativo e più
credibile il nostro lavoro di evangelizzazione.
I rischi nel missionario possono essere, tra gli altri,
l'autosufficienza sul posto di lavoro e, di conseguenza,
l'isolamento e la mancanza di comunicazione nel am-
biente in cui uno vive; l'attivismo puro che porta a per-
dere il senso del perché e del per chi faccio ciò che sto
facendo, che conduce, ulteriormente, a disconnettersi
da Dio, che è il fondamento di quello che faccio.
Per poter superare le difficoltà del mio adattamento
alla nuova missione, ho cercato di imparare da chi mi
consigliava: fare lo sforzo di com-
prendere questa altra realtà, por-
tare nella preghiera ciò che vivevo
e le persone con cui stavo vivendo
(giovani salesiani, laici, ...).
Per coloro che stanno pensando di
intraprendere questo passo nella
loro vita, vorrei incoraggiarli a es-
sere generosi e a non avere paura.
Le difficoltà possono essere supera-
te con lo sforzo e la preghiera,
nell’accogliere l’altro, nell’essere
entusiasta nella propria vocazione, offrendo tutto al
Signore che ci chiama ad essere santi.
Maria ci accompagni sempre nel nostro cammino verso
i luoghi dove Dio vuole che rispondiamo con pienezza
alla Sua chiamata.
L. José Vázquez Gallego
spagnolo, missionario in Perù
Lanciamoci verso una Parrocchia che sia più Missionaria!
L a Giornate Mondiale della Gioventù a Rio de Janiero (23-28 luglio) è un momento opportuno per riflettere
sulla lettera del Rettor Maggiore “La Pastorale Giovanile Salesiana” in cui egli ha sottolineato che la “la no-
stra pastorale è ancora poco missionaria, cioè presenta una scarsa attenzione al primo annuncio o all’annuncio rin-
novato del Vangelo.”
Al riguardo delle parrocchie affidate ai Salesiani, D. Pascual Chávez richiama la nostra attenzione su alcuni aspet-
ti da approfondire con urgenza, tra i quali:
*** promuovere una pastorale più missionaria … con una proposta di evangelizzazione o di primo annuncio per
i lontani e un itinerario continuo e graduale di educazione alla fede, soprattutto per i giovani e le famiglie;
*** promuovere una metodologia pastorale più missionaria e salesiana, con grande sensibilità educativa, ca-
pace di prendere le persone al punto in cui si trovano per suscitare in loro il desiderio di aprirsi alla fede e di
coinvolgersi in un cammino continuo e graduale di vita cristiana.
Regione Asia Sud
Intenzione Missionaria Salesiana
Affinchè aumentino le vocazioni missionarie ad gentes nella Regione Asia Sud e cresca
la perseveranza vocazionale tra i giovani confratelli, specialmente i missionari.
La Regione Asia Sud ha una media annuale di 130 novizi, però solo una media di 7 mis-
sionari ad gentes sono inviati dal Rettor Maggiore ogni anno. Ci sono in corso diverse ini-
ziative per ravvivare lo spirito missionario: diverse case di formazione hanno rilanciato i
gruppi missionari, durante gli ultimi due anni sono stati fondati due aspirantati missio-
nari - uno a Sirajuli (Ispettoria di Guwahati, Nord Est dell'India - per le 6 ispettorie del Nord) e un altro a
Chennai-Peramburi (Ispettoria di Chennai, per le 5 ispettorie del Sud). Soprattutto è in corso una campagna di
preghiera per le vocazioni missionarie ad gentes.
La Regione Asia Sud accetta l'invito del Rettor Maggiore: adesso è il tempo di rispondere alla grazia ricevuta
dai più di 400 missionari che hanno radicato il carisma salesiano nel subcontinente indiano.