Come Don Bosco si è lanciato nell’impegno missionario
fondate nel 1859 e nel 1872 esplicitamente per venire
in aiuto alla gioventù pericolante sia annoverate,
qualche decina di anni dopo, tra le congregazioni
missionarie più importante della Chiesa cattolica? È
avvenuto, questo, per caso? o per logica interna tra
fenomeni in apparenza senza legame? «Inizio di una
nuova storia», dice Don Ceria. Chi sa se non si
dovrebbe dire piuttosto: «Inizio della più vera storia
di Don Bosco»?
Certamente, per portare un giudizio su Don Bosco e
Come Don Bosco si Raccontando come Don Bosco, sul suo carisma di fondatore, dobbiamo contemplare
la sera del 29 gennaio 1875, annuncio solennemente l’insieme della sua vita e delle sue imprese. Don
la sua decisione di mandare in America un primo
Bosco è un fondatore abbastanza speciale. Non
gruppo di salesiani, lo storico Eugene Ceria, scrive: dobbiamo rinchiuderlo nel periodo della fondazione
«sorpresa, stupore, entusiasmo si succedettero
giovanile di Valdocco, per quanto possa essere
nell’animo degli astanti, che alla fine proruppero in interessante e maggiormente tipica. È stato un
una festosa acclamazione. Per giudicare
fondatore spinto, dal suo zelo e dalla sua
dell’impressione prodotta da quanto erasi udito, noi immaginazione pastorale, e non cessare mai di
dobbiamo riportarci a quei tempi, quando l’Oratorio fondare cose nuove: nel 1875, manda i suoi primi
non era ancora, come oggi, un ambiente
missionari, ma fonda anche l’Opera di Maria
internazionale, e la Congregazione aveva ancora l’aria Ausiliatrice per le vocazione adulte; nel 1876,
di una famiglia strettamente accentrata attorno al suo riorganizza definitivamente i salesiani cooperatori;
Capo. Lo slancio dato quel giorno alle fantasie portò nel 1877, lancia il Bollettino Salesiano...allora, in
d'improvviso a immaginare orizzonti sconfinati, e
tutto questo insieme, cosa significa il lancio
ingigantì in un istante il gia grande concetto che
dell’opera missionaria? Nella ricchezza del carisma
aveva di Don Bosco e della sua Opera. Cominciava salesiano, cosa rappresenta l’elemento missionario?
veramente per l’Oratorio e per la societa Salesiana Supponiamo che Don Bosco fosse morto a
una nuova storia» (Annali della Società Salesiana I, sessanta’anni piuttosto che a settantatré, all’inizio
249).
del 1875, prima di poter organizzare la prima
Ora noi, oggi, che conosciamo [più di] cent’anni di spedizione missionaria: cosa ne sarebbe conseguito
questa storia missionaria e viviamo ormai in un
per il progetto salesiano? Possiamo affermare: una
ambiente veramente internazionale, non proviamo certa Famiglia salesiana sarebbe nata senza’altro, e
piu tanta sorpresa né tanto entusiasmo. Eppure mi sarebbe cresciuta... Ma non sarebbe stata la Famiglia
domando se non sarebbe normale stupirci ancora, e che noi conosciamo ampia e viva.
forse di piú di cent’anni fa, proprio perché possiamo Vorrei tentare di mostrare come l’impegno
contemplare il grande albero cresciuto a partire dal missionario, elemento costitutivo del nostro carisma,
piccolo seme gettato nel 1875. Come spiegare che il rappresenta lo sviluppo ultimo di questo carisma, la
giovane prete di trent’anni che trascinava dietro di sé sua pienezza, e proprio per questo fatto lo illumina
una frotta di adolescenti nella periferia di Torino sia anche nel suo insieme, mettendone in rilievo le linee
diventato, a sessanta anni, un fondatore di Chiese per fondamentali, che ci permette di delineare il volto
mezzo dei suoi figli mandati in fondo all’America? E del vero salesiano.
come spiegare che le due congregazioni missionarie
(J. Aubry, Rinnovare la Nostra Vita Salesiana, 47-49)
Un Missionario Ci Parla
“...Don Bosco ha fondato l’oratorio e la congregazione... il suo motivo principale era quello di salvare i
giovani, quindi tutto il suo impegno e lavoro fu quello di salvare le anime. ... Se vogliamo essere figli di Don
Bosco, dobbiamo cercare con tutti i mezzi possibili di salvare le anime. Anche noi nelle missioni a Siu
Chow, abbiamo l’intento di portare a Cristo tutte le anime, che ci circondano. Importante è di essere in
contatto con la gente con tante opere, di avere scuole ben viste dal governo e dalla popolazione. Nel
1950 in Cina le scuole erano piene di ragazzi ... Noi facevamo un vero catechismo in cinese, lo usavo
quello tradotto da D. Zuggo. I ragazzi arrivavano spontaneamente... avevamo molti catecumeni. ...Ogni
Salesiano aveva il suo gruppo di catecumeni...era una vera fioritura. ... Fino oggi continuo ad insegnare il
catechismo ai catecumeni... se non evangelizzo, muoio!”
(Don Gaetano Nicosia, 92 anni, missionario in Cina)