CRITERI PER IL DISCERNIMENTO
DELLA VOCAZIONE SALESIANA MISSIONARIA “AD GENTES, AD EXTEROS, AD VITAM”
Criteri generali di discernimento vocazionale - per il confratello e per il
Direttore e il suo Consiglio
Tre aspetti indispensabili: (1) retta intenzione, (2) libera decisione,
(3) qualità necessarie.
Le qualità necessarie sono:
♦ buona salute;
♦ maturità umana; senso di responsabilità; capacità relazionali;
♦ personalità robusta; equilibrio psicologico; perseveranza nelle dif-
ficoltà;
♦ pazienza, comprensione, umiltà, capacità di apprezzare i valori
autentici di altre culture e religioni e di adattarsi al mutare delle
situazioni;
♦ spirito soprannaturale, per non ridurre la missione a qualcosa di
meramente filantropica o attività sociale;
♦ spirito di fede; radicamento in Cristo mediante una vita di preghiera personale e comunitaria, centrata
sull'Eucaristia, e regolare nella ricezione dei sacramenti;
♦ vita salesiana vissuta con zelo missionario dimostrato dal suo ardore di far conoscere Gesù, soprattutto ai
giovani più poveri ed emarginati;
♦ profondo amore per la Chiesa e la Congregazione;
♦ spirito di sacrificio; generosità; contentezza delle condizioni in cui si trova;
♦ fortezza nel sopportare la stanchezza e la sterilità nella propria fatica;
♦ flessibilità e capacità di adattarsi e di amare la vita in una comunità interculturale;
♦ capacità di imparare una nuova lingua;
♦ capacità di vivere in comunità e lavorare in equipe con gli altri membri, i laici e i giovani;
♦ comunione e obbedienza nella pastorale d’insieme guidata del proprio Vescovo.
Controindicazioni per la vocazione missionaria
♦ Ricerca di avventura e semplice voglia di cambiare posto di lavoro;
♦ Sollecitazione da parte di altri: genitori, confratelli, amici;
♦ Evasione dai propri problemi relazionali, personali, vocazionali;
♦ Incapacità di integrarsi nella vita ed apostolato della comunità. Se un tale confratello viene inviato nelle
missioni, viene esposto a un ambiente molto più impegnativo (a causa della lingua, cultura, ed altri fattori)
e peggiora la sua situazione anziché migliorare.
[La Formazione Missionaria dei Salesiani di Don Bosco, p 27-29]
Testimonianza di santità missionaria salesiana
Don Pierluigi Cameroni SDB, Postulatore Generale per le Cause dei Santi
Dal fronte militare il Servo di Dio Mons. Stefano Ferrando (1885-1978), missionario in India,
vescovo e fondatore delle Missionarie di Maria Ausiliatrice, così scrive al suo Ispettore:
“Mancano pochi minuti alla mezzanotte, a Natale! Ho vegliato; come si fa a dormire in questa
notte?... Fra poco nascerà Gesù, Egli che avrebbe potuto nascere in un palazzo su di un trono
ha preferito il presepio di Betlemme e perciò non disdegnerà neppure questa povera tenda.
Che dirò io al Bambino? Egli vedrà tutto e in mezzo alle infinite miserie troverà se non altro
un cuore sincero, desideroso di non abbandonarlo mai. Gli domanderò che mi dia le forze ne-
cessarie per vincere le ultime lotte e battaglie”.
Intenzione Missionaria Salesiana
Per il consolidamento della Pastorale Familiare nella Regione Mediterranea
Perché i Salesiani rafforzino la pastorale familiare in stretto collegamento
con la pastorale giovanile.
Oggi “la famiglia attraversa una crisi culturale profonda, come tutte le comunità e i legami
sociali. Nel caso della famiglia, la fragilità dei legami diventa particolarmente grave perché si
tratta della cellula fondamentale della società, del luogo dove si impara a convivere nella dif-
ferenza e ad appartenere ad altri e dove i genitori trasmettono la fede ai figli” (Evangelii Gau-
dium 66). La famiglia, cuore e culla di ogni vita, deve esser dentro alla nostra preghiera perché
sia sempre più all’interno delle nostre iniziative pastorali.