Cagliero 11 Febbraio 2012-ita


Cagliero 11 Febbraio 2012-ita

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Nome società
Titolo n otiziario
Bollettino di Animazione Missionaria Salesiana
Pubblicazione del Dicastero per le Missioni per le Comunità Salesiane e gli amici delle missioni Salesiane
C arissimi Salesiani ed
amici della missione
salesiana,
dal 25 al 27 novembre 2011 si
è svolto a Roma il primo in-
contro dei 30 giovani missio-
nari di 8 ispettorie europee
con i loro superiori. Il loro
entusiasmo, gioia, spirito di
fede ed impegno erano sor-
prendenti pur non nascon-
dendo le difficoltà per le sfi-
de da affrontare.
Negli ultimi 10 anni sono sta-
ti inviati circa 80 confratelli
per rafforzare diverse Ispet-
torie d’Europa, metà di loro
dopo l’inizio del “Progetto
Europa” nel 2008. E’ una
goccia ma un giovane confra-
tello venuto dall’altra parte
del mondo produce molti
frutti in una Ispettoria anzia-
na e monoculturale: porta la
speranza e ringiovanisce la
comunità ispettoriale. Essen-
do vicini ai giovani ci sono
anche frutti vocazionali e
aiuta ad essere vicino a tanti
giovani migranti.
Per rivitalizzare il Carisma
salesiano in Europa ci vuole
tanta fede ed impegno da
parte di tutte le Ispettorie
salesiane del mondo. Durante
il secondo raduno degli ispet-
tori d’Europa nel 2008 il Ret-
tor Maggiore sottolineò che
“il Progetto Europa è una
proposta spirituale senza pa-
ri”. Mentre preghiamo per
nuovi missionari in Europa,
chiediamoci come possiamo
contribuire a questo progetto
di tutta la Congregazione.
Quale contributo posso offrire al Progetto Europa?
A lla chiusura del CG 26 don Chávez ha spiegato la raison d'être del Pro-
getto Europa: «Oggi, più che mai ci rendiamo conto che la nostra pre-
senza in Europa va ripensata. L’obiettivo – come già dicevo
nell’indirizzo al Santo Padre in occasione della Udienza concessa ai membri del
CG26 – è “mirato a ridisegnare la presenza salesiana con maggiore incisività ed
efficacia in questo continente. Cercare, cioè, una nuova proposta di evangeliz-
zazione per rispondere ai bisogni spirituali e morali di questi giovani, che ci
appaiono un po’ come pellegrini senza guide e senza meta.”
Si tratta dunque di ringiovanire con del personale salesiano le Ispettore più bi-
sognose per rendere più significativo e fecondo il carisma salesiano nell’Europa
d’oggi. Intendo chiarire dunque che:
questo è un progetto di Congregazione;
coinvolgerà tutte le Regioni e le Ispettorie con l’invio di personale;
per irrobustire le comunità, chiamate ad essere interculturali ed a rende-
re presente Don Bosco tra i giovani, specialmente i più poveri, abbando-
nati e a rischio;
il tutto sarà affidato al coordinamento dei tre Dicasteri per la Missione.
Questo progetto esigerà ovviamente un cambiamento strutturale nelle comuni-
tà del Vecchio Continente. “Vino nuovo in otri nuovi”. Non quindi un’opera di
semplice “mantenimento di strutture”, ma un progetto nuovo per esprimere
una presenza nuova, accanto ai giovani d’oggi. Ci muoviamo con il cuore di
Don Bosco, ricchi della sua passione per Dio e per i giovani, per collaborare alla
costruzione sociale di una Nuova Europa, perché abbia veramente “un’anima”,
perché ritrovi le sue robuste radici spirituali e culturali, perché a livello sociale
dia spazio e pari opportunità a proposte di educazione e cultura, senza discri-
minazioni o scelte di esclusione sociale.
Tra le priorità vi segnalo le più importanti:
creare nuove presenze per i giovani,
stimolare iniziative dinamiche ed innovatrici,
promuovere vocazioni.
Tutto questo dovrebbe aiutare i Salesiani che lavorano in questo contesto a
raggiungere una mentalità sempre più europea, irrobustire la sinergia tra le
Ispettorie nei diversi settori e rafforzare la collaborazione a livello Regionale».
Allora, quale contributo posso offrire io al Progetto Europa?
Don Václav Klement, SDB
Consigliere per le Missioni
Partecipanti al primo incontro dei missionari salesiani in Europa - Pisana, 25-27 nov 2011

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Come missionario devo tramandare il carisma di Don Bosco
ai Salesiani locali
Durante il mio post noviziato in Nashik, India, partecipavo alla
'Giornata Missionaria' ogni mese e fu in una di quelle occasioni che ho
scoperto la mia vocazione missionaria. I vari video missionari che ho
visto, la preghiera costante ed una relazione profonda con Dio sono
stati di grande aiuto ad approfondire la mia vocazione missionaria.
Sono grato per aver avuto la possibilità di partecipare al Corso per i
nuovi missionari a Roma ed al pellegrinaggio ai luoghi santi salesiani
in Piemonte. Questo mi ha aiutato ad apprezzare la mia vocazione
missionaria salesiana su due fronti: quello teorico e quello esperien-
ziale. L'aspetto che mi ha colpito durante i numerosi input che ho
sentito è stato l’importanza di apprendere bene la lingua come la
chiave per l’inculturazione. A livello esperienziale è stato il pellegri-
naggio ai luoghi santi salesiani che mi ha aiutato a rivivere le radici del nostro carisma salesiano e mi ha reso più
consapevole del fatto che come missionario io sono un portatore di questo carisma, che devo custodire, approfondi-
re e trasmettere ai Salesiani locali in Ungheria!
Anche se c’è un sacco di lavoro che deve essere fatto perché ci sono pochissimi Salesiani in Ungheria, ho anche capi-
to che come missionario devo resistere alla tentazione di attivismo frenetico e prendere molta cura della mia for-
mazione spirituale, intellettuale, ed emozionale.
Ho anche capito che come missionario è importante che io mi
impegni ad inculturarmi con pazienza e umiltà ovunque io sia
inviato, sia in India, in Ungheria o in qualsiasi parte del mon-
do, così che io possa portare Gesù Cristo alla gente a cui sono
inviato e condividere con loro l'amore di Don Bosco per i giova-
ni attraverso il suo sistema preventivo di educazione.
Cl. De Rossi Raja
Indiano, Missionario in Ungheria
25 febbraio 2012
Un particolare ricordo nella preghiera
per tutti i salesiani missionari
in occasione della festa dei protomartiri Salesiani
Intenzione Missionaria Salesiana
HAITI - Per il cammino di rifondazione della Missione Salesiana
Perché i Salesiani di Haiti continuino con coraggio la rifondazione del-
la missione salesiana
A due anni dal terribile terremoto del 12 Gennaio 2010 ci sono già alcuni segni vi-
sibili delle nuove costruzioni nelle comunità della capitale Port-au-Prince.
Rimane però un lungo cammino non solo per alzare le mura delle case, ma anzitut-
to per rifondare la nostra missione nel Paese più povero del continente americano.
Puoi trovare i numeri precedenti di “Cagliero 11” su purl.org/sdb/sdl/Cagliero