CG29|it|Riflessione sul Governo della Congregazione, Punto 2, C,D,E,F


Riflessione sul governo della Congregazione

Punto 2 lettere C\\D\\E\\F




Intervento 1


È bene che l’attuale Regione Africa e Madagascar venga suddivisa in 2 Regioni, anche in prospettiva dell’aumento futuro dei salesiani della Regione.

Nel futuro le Regioni dell’India e dell’Africa comporranno più del 50% dei confratelli della Congregazione ed è per questo che occorre investire più energie.

Vi sono poi degli squilibri economici tra le varie Regioni: le Regioni dell’Europa e dell’America sono certamente più ricche dell’Africa e dell’India; occorre quindi accompagnare anche sotto questo profilo (economico) queste Regioni. Anche se alcune Ispettorie si trovano bene in ambito economico.

Anche le Regioni che attualmente non sono in crescita dal punto di vista delle vocazioni occorre accompagnarle con particolare attenzione.


La Visita Straordinaria deve avere dei risvolti concreti nella vita dell’Ispettoria altrimenti rimane inutile; deve essere compiuta minimo una volta nel sessennio e se possibile ripetuta.

Il Direttore può avere una durata dell’incarico di 4 anni, ma non so se l’Ispettore potrà resistere per 8 anni; è chiaro però che la durata dell’incarico da ispettore per 8 anni può essere troppo.

La durata dell’incarico del Rettor Maggiore può esser valida 8 anni, ma non 16 (in caso di rielezione): sarebbe oggi troppo lunga.






Intervento 2


c. Le Regioni, la possibilità di nuove conformazioni.

C’è un largo consenso a pensare di dividere il continente Africano in due Regioni. Credo che il punto sia evidente. Non così evidente è la soluzione, cioè come organizzare questa proposta.

Credo che il luogo per preparare e condividere questo sia la prossima visita d’insieme; non possiamo infatti pensare di consegnare una proposta al CG29 senza un dialogo ed un ascolto istituzionale con la realtà in Africa Madagascar.

Credo anche che sia una decisione di governo, che sicuramente ha grandi conseguenze anche se decidiamo di non muovere nulla. È indubbio che una scelta del genere, con relativa decisione, deve esser presa da noi, non può esser lasciata al suffragio universale delle ispettorie.

Ritengo, per l’esperienza di questi anni, che ci siano altre Regioni della Congregazione che dovrebbero esser riviste, perché sono al limite o per numero di confratelli o per complessità di appartenenze (le due Regioni di Asia), ma non credo sia possibile pensare a nuove Regioni bensì a strutturazioni interne per organizzarsi e coordinarsi meglio, se è possibile.


d. La forma e i tempi delle visite straordinarie

Sulle visite straordinarie evidentemente siamo tutti d’accordo che è un momento molto importante di accompagnamento delle ispettorie. Sui visitatori non Consiglieri sappiamo le diverse riflessioni, bene! L’importante è riportare ad unità la visita straordinaria con la vita ordinaria dell’ispettoria. Cioè l’accompagnamento dell’ispettoria con la verifica dell’esecuzione della lettera del RM e degli altri processi che vengono messi in movimento.

Credo che - ed è piena facoltà nostra nel direttorio - dobbiamo ampliare l’idea della visita straordinaria non solo al tempo della visita, ma a tempi successivi per la verifica dei processi.

Questo è il servizio del Regionale evidentemente, quindi “l’ufficializzazione” di tempi di verifica negli anni successivi deve esser fatta con il Consigliere Regionale, oltre che al visitatore. Oppure, altra soluzione, ogni volta che ci sia un visitatore non Consigliere (possibilità costituzionale che c’è sempre stata) una parte dalla visita deve comunque esser fatta dal Consigliere Regionale. Questo aiuta la continuità e la verifica dei processi e dei percorsi.


e. Le visite d’insieme

Sicuramente la visita d’insieme è un momento importante ed utile. Il focus delle visite d’insieme è la verifica del cammino del sessennio, della programmazione del RM e Consiglio per tutta la Congregazione. Per il grande investimento che si fa con la convocazione delle visite d’insieme forse si potrebbero inserire dei punti più specifici per ogni visita, strada che abbiamo già iniziato ma focalizzandola in modo migliore.


f. Le strutture di animazione all’interno delle singole ispettorie

Credo che la strada delle Conferenze sia da seguire con più intensità; le Conferenze consentono al Consigliere Regionale di migliorare coinvolgimento e partecipazione. Questo è di competenza del Rettor Maggiore.

Una cosa che occorre verificare meglio, come già ricordato, nel coordinamento sono le commissioni Regionali di varia natura tra il Consigliere Regionale e i Consiglieri di Settore competenti “per materia”.


Intervento 3


c. Le Regioni, la possibilità di nuove conformazioni.

- Miglior collegamento tra Regioni e Settori.

- Programmare la partecipazione dei Consiglieri di Settore agli incontri Regionali di ispettori.

- Definire meglio il ruolo dei Settori nelle Regioni.


d. La forma e i tempi delle visite straordinarie

Non ho suggerimenti.


e. Le visite d’insieme

Non ho suggerimenti.


f. Le strutture di animazione all’interno delle singole ispettorie

Cambio di durata del mandato dei direttori e degli ispettori ?– forse. A livello mondiale, non vedo ancora la necessità. Ma ho sentito che alcune congregazioni hanno un mandato non rinnovabile di 8 anni; quindi Capitolo Generale ogni 8 anni.


Intervento 4


c. Le Regioni, la possibilità di nuove conformazioni.

Credo che per la Regione Africa-Madagascar si debba prendere in considerazione la nomina di due Regionali.

1. Innanzitutto, per poter accompagnare una realtà ricca di opportunità ma così complessa: attualmente la Regione è composta da 6 Ispettorie, 9 Visitatorie, 4 delegazioni in 41 Paesi con numerose attività educative e pastorali, al di là delle grandi distanze geografiche e differenze linguistiche e culturali. In queste condizioni è molto difficile che un solo salesiano possa accompagnare adeguatamente le ispettorie. Diciamo “Africa” ma “le Afriche” sono numerose e non si somigliano.

2. D'altra parte, credo che sia necessario accompagnare da vicino l'enorme crescita di questa Regione, essere "al fianco" degli ispettori per affrontare le grandi sfide in evoluzione: la sfida della formazione (come investire forze nella formazione nel Continente: il sacrificio di oggi è la ricchezza del futuro); la sfida della vita religiosa (i confratelli d’Africa non rimangono immuni dai processi di globalizzazione); la sfida della sostenibilità economica o la sfida della leadership nel governo futuro delle ispettorie (a.e., ispettori) al di là della presenza di confratelli stranieri.

3. Oltre a questo, penso che due Regionali potrebbero essere un efficace strumento per rinforzare il senso di appartenenza e di comunione all’interno delle Regioni e della Congregazione. Un assistente del Regionale non garantirebbe del tutto questa comunione. Molte delle sfide e delle opportunità dei prossimi decenni in questo Continente saranno determinate da come viene accompagnato ora!


d. La forma e i tempi delle visite straordinarie.

Mi sembra che si debbano dare criteri più precisi ed una metodologia a quei confratelli che non sono membri del Consiglio e che fanno visite straordinarie. La visita svolge una azione capillare e dinamizzatrice per conoscere la realtà ed animare la vita Salesiana della ispettoria. È un atto importante nella vita di una Congregazione. Si dovrebbe affrontare lo stato attuale dell’ispettoria (l'opportunità, le criticità), discernere ed individuare nuove sfide, animare ad un rinnovamento della nostra vita e della nostra missione, ecc. (la visita non ha lo scopo di rimproverare i confratelli).

Credo che alcuni Visitatori si siano trovati un po' spaesati nella Relazione finale al Consiglio: a volte, era una cronaca delle visite con alcuni dettagli, senza la visione sostanziale; altre volte, ci hanno offerto una lezione magistrale su come dovrebbero essere le cose; per ultimo, molte pagine e poca sintesi.

La capacità di fare sintesi del Visitatore penso sia un valido supporto per andare “dritti al punto” della situazione. La sintesi mostra la conoscenza del Visitatore della vita dell'ispettoria perché mette subito sul piatto le questioni più importanti. Sintesi dunque non è brevità!


f. Le strutture di animazione all’interno delle singole ispettorie.

Sarebbe molto importante incorporare la proposta del GC28 sulla modifica sul art. 164 delle Costituzioni affinché preveda che il Delegato ispettoriale per la Formazione e per la Pastorale Giovanile siano membri di diritto del Consiglio ispettoriale.

Per quanto riguarda il Delegato per la Pastorale giovanile è già prassi consolidata che sia presente nel Consiglio. Ma è vero che bisogna capire bene il perché. Troviamo confratelli, anche ispettori, che non conoscono il modello educativo-pastorale che ci siamo dati in Congregazione e "stritolano la pastorale" in piccoli pezzi. In questa manovra, il delegato pastorale è l’incaricato delle attività-eventi giovanili, "il delegato dei giovani" e il resto dei Settori è distribuito senza alcuna articolazione.

Come abbiamo visto, la Congregazione, dal Capitolo generale 19 fino alla redazione delle Costituzioni ha insistito nell’unità organica della pastorale salesiana, la quale esige che ci sia un unico punto di riferimento per tutta la pastorale nelle sue diverse manifestazioni e Settori, che sono il Consigliere per la Pastorale Giovanile a livello mondiale (art. 136, in coerenza con gli articoli Cost. 42 e Reg. 11-17; 25-30) e il Delegato per la Pastorale Giovanile a livello ispettoriale (CG23, 244 e Quadro di riferimento PG VIII 1.1.A.); ad essi compete animare e guidare i diversi Settori e ambiti della pastorale nell’unità e nel coordinamento operativo.

In questo senso, i benefici della sua presenza nel Consiglio sono evidenti per un'articolazione organica delle espressioni della missione per quanto riguarda l’animazione dell’Ispettoria come tale e delle singole case.



Intervento 5


c. Le Regioni, la possibilità di nuove conformazioni

- Sulla creazione di due Regioni in Africa penso che sia necessario uno studio, un discernimento e una decisione congiunta con gli ispettori e i loro consigli della Regione. Tuttavia, questo processo richiede tempo per un discernimento profondo e partecipato. A tal fine, suggerisco di iniziare questo processo con la possibilità di creare due Regioni dopo il CG29.


d. La forma e i tempi delle visite straordinarie

- La visita straordinaria sia effettuata possibilmente solo dal Regionale per favorire la continuità del processo di accompagnamento e la verifica del cammino percorso dell’Ispettoria.

- Negli incontri ordinari del Regionale con gli Ispettori, la partecipazione di Consiglieri di Settore può favorire più sinergia, lavoro trasversale e corresponsabilità nella realizzazione della visione di insieme del Progetto per la Regione.

- La grande sfida per il Regionale è come accompagnare e verificare i progressi della Ispettoria dopo l'invio della Lettera del Rettor Maggiore. Credo sia necessario fare una breve visita alla Ispettoria per verificare l'andamento a tre anni dall'invio della Lettera.


e. Le visite d’insieme

- Le visite di insieme sono momenti speciali di comunione e unità nell’ animazione e nel governo della Congregazione. La sfida è come accompagnare il processo e la verifica degli orientamenti dopo la visita. Penso che l'incontro del Regionale con la Conferenza degli Ispettori potrebbe essere un momento di verifica.


f. Le strutture di animazione all’interno delle singole ispettorie

- Un modo di accompagnare il processo e la programmazione della Ispettoria è partecipare alle Conferenze ordinarie degli Ispettori, perché in queste occasioni i processi, i progetti e le decisioni vengono prese tenendo conto delle linee guida della visita straordinaria, dei Capitoli e delle lettere del Rettor Maggiore e della vita della Ispettoria e della Regione. Pertanto, a mio avviso è importante per i Regionali partecipare regolarmente alle Conferenze.

- Rispetto alla durata di governo dell’Ispettore, penso che sia importante mantenere il mandato solito per 6 anni.



Intervento 6


In questi giorni ho riflettuto sulle nostre discussioni e io sono arrivato a queste 2 premesse:


1. È bene conoscere lo sviluppo storico degli orientamenti pastorali e delle opzioni dal CG Speciale al CG 28 che spiegano la struttura che abbiamo ora in Congregazione. Se vogliamo continuare queste opzioni pastorali allora non c’è bisogno di quello che stiamo facendo adesso.

Ma nella lettera di convocazione il RM invita ad una coraggiosa revisione delle strutture del governo della Congregazione. Per me questo invito implica una coraggiosa ricerca di un nuovo paradigma. Penso che dovremmo concentrarci soprattutto sul cambio di paradigma. Un cambio di strutture senza cambio di paradigma della nostra pastorale salesiana non funzionerà!


2. È stato detto alcune volte dal RM, ma le mie riflessioni di questi giorni mi hanno reso più convinto che per fare bene queste discussioni, la nostra consapevolezza che non dobbiamo essere attaccati al servizio che facciamo adesso, dovrebbe essere trasformata in una convinzione che dobbiamo lasciare l’incarico a persone nuove (cioè, detto semplicemente, ‘non ci sarò più per fare questo servizio nel prossimo sessennio’), che dovranno trovare nuovi modi di funzionare con un nuovo paradigma pastorale.

Penso che queste 2 premesse possono renderci veramente liberi per pensare e per prendere delle decisioni.

Detto queste, ecco le mie proposte:


c. Le Regioni, la possibilità di nuove conformazioni.

Io sono convinto che l’Africa ha bisogno di un’altra Regione, MA sono anche d’accordo che bisogna soprattutto ascoltare le ispettorie durante la prossima visita d’insieme.

Per consolidare la Regione, credo che si debba avere una sede Regionale, dove avrà un ufficio del Regionale, uffici dei servizi Regionali; centro formazione Regionali, alcuni collaboratori.


Ma vorrei chiedere di ricordarci anche dell’Europa: dobbiamo decidere prima del CG 29:

- AUSTRIA ad essere Delegazione di GER;

- IRLANDA come Delegazione o di GBR o BEN;

- Visitatoria UPS


La mia Proposta: Malta e Francia devono essere nella Regione Mediterranea.


Solo come promemoria.

Le 2 Delegazioni di Albania e Romania devono essere istituite.


d. La forma e i tempi delle visite straordinarie

La visita straordinaria è uno strumento molto importante per conoscere bene una Ispettoria.

Per me la più grande sfida è ciò che segue alla Visita Straordinaria

Per renderla davvero utile per l’Ispettoria la visita straordinaria non deve essere fatta almeno un anno dopo il CG e non più tardi a 2 anni prima del CG.


e. Le visite d’insieme

Per me è molto positivo che nella visita d’insieme ci siano non solo i Consiglieri dei Settori, ma anche i Regionali, particolarmente il Regionale della Regione vicina.


f. Le strutture di animazione all’interno delle singole ispettorie

Mandato dell’Ispettore di 4 anni e rinnovabile per un secondo mandato; quindi un CG ogni 8 anni.

Propongo che il Capitolo Ispettoriale si faccia solo dopo il CG; che ci sia un’assemblea dei confratelli per preparare il CG e quando l’Ispettore con il suo Consiglio consideri opportuno di convocarla.

La prassi adesso è che quando l’Ispettore inizia suo mandato, fa anche un POI.

Se si fa ci sarà CI dopo il CG, questo Capitolo sarà il momento di fare / ravvisare il POI.



Intervento 7


Tempi

La mia esperienza con il mandato di 6 anni è abbastanza buona. Ci vuole un po' di tempo per conoscere i propri contatti nelle ispettorie. Ma i primi due anni servono quasi esclusivamente per familiarizzare. Mi sbagliavo molto sul secondo mandato. Pensavo che sarebbe stato più facile perché conoscevo già molte ispettorie e anche gli Economi. Ma, in primo luogo, gli Economi cambiano e, in secondo luogo, non si può mai dire che un anno sia uguale all'altro e quindi non ci sono due mandati uguali. Per me è quindi molto concepibile che un Consigliere sia responsabile solo per un mandato totale di 8 anni (quindi non un massimo di 12 anni), il che probabilmente è meglio per la propria salute e anche per l'innovazione della Congregazione.


Regioni

Come molti hanno già sottolineato, l'Africa ha bisogno di un accompagnamento diverso, più intenso dal punto di vista del personale. Se questo sia fatto da due Consiglieri generali o da assistenti che affiancano un unico Consigliere responsabile è una questione aperta.

In generale, ritengo che un sostegno più intenso alle Regioni sia l'approccio giusto. Non sempre è necessario recarsi di persona nelle singole ispettorie, perché molto si può fare anche per via digitale. Ma soprattutto nelle Regioni in cui ci sono ispettorie deboli, dove stanno emergendo crisi e dove si stanno sviluppando molte novità, una visita in loco è sempre meglio, perché si impara e si capisce molto di più.


Visite Straordinarie

Se ogni ispettoria presenta al Consigliere Regionale una breve relazione annuale, simile a un bilancio sociale, la situazione è più aggiornata e il Consigliere può discutere gli sviluppi con l'ispettore sulla base della relazione. Tuttavia, nulla può sostituire la visita di un rappresentante diretto del RM e dobbiamo continuare con le visite da parte del RM ogni 6/8 anni, soprattutto per prendere sul serio le responsabilità che ha il Consiglio Generale e per rispetto del singolo confratello.


Strutture di animazione

In alcune ispettorie il Consiglio ispettoriale si è trasformato in un'organizzazione di gestione. Ciò è comprensibile, poiché le opere, spesso di grandi dimensioni, si sono trasformate in aziende e sono gestite da personale altamente professionale. Se l’ispettore è molto attento, può mantenere l'equilibrio in Consiglio tra le questioni interne legate alla vita religiosa e le questioni economicamente sensibili. Le riunioni dei direttori devono essere preparate bene come quelle dei confratelli. A mio avviso, è necessario solo un Capitolo ispettoriale in preparazione al Capitolo Generale; negli altri anni, le riunioni dei confratelli (ad esempio biennali) sarebbero una buona piattaforma per la riflessione sulla vita religiosa e la revisione della missione.

Ciò che dobbiamo migliorare in futuro sono le offerte spirituali per i confratelli e per i collaboratori. La qualità dei ritiri spirituali (annuali) e dei giorni di riflessione (ritiri mensili) ha un impatto sulla qualità del lavoro e sulla qualità di vita della comunità.


Intervento 8


c. Le Regioni, la possibilità di nuove conformazioni.


I. - Con la difficoltà di circolare tra le 41 nazioni che comprende ora la Regione Africa, non è possibile assicurare quanto stiamo definendo come presenza e accompagnamento delle ispettorie in modo agevole.

Quindi rispetto alla struttura, spero sul serio che venga ristrutturata la Regione Africa Madagascar in due Regioni: una potrebbe comprendere tutta la parte occidentale fino all'Africa centrale (AON, AOS, ANN, ATE, ACC e AFC) come è stato provato a fine ottobre durante l’assemblea CIVAM in Sudafrica, e l'altra coprirebbe la parte orientale e meridionale, compresi Madagascar e Mauritius (AGL, AFE, TZA, AET, ANG, ZMB, MOZ, AFM e MDG).


II. - Da valutare meglio:

1. La sinergia tra i piani e gli interventi dei Settori nelle Regioni.

2. Un coordinamento NON centralizzato sugli Ispettori/Consiglieri e quindi più agile, un’interattiva segreteria Regionale, con un comitato o una équipe tecnica a tempo pieno.

3. Tenere l'occhio sulla continuità del cammino di ogni ispettoria, di ogni Settore.


III. - Molto si gioca sulla comunicazione tra le ispettorie della Regione, sullo scambio delle buone pratiche, lo scambio dei confratelli, una Roadmap Regionale semplice, la Pagina Web Regionale, gli eventi Regionali, in presenza oppure online che collegano la Regione.


d. La forma e i tempi delle visite straordinarie

Nella mia esperienza le visite straordinarie si collocano in alternanza con le due sessioni plenarie, quindi settembre - novembre, e febbraio - maggio. Vengono interrotte dalla sessione intermedia, dalle assemblee Regionali, e dai vari curatoria. Sono un'opportunità preziosa per scoprire/conoscere/accompagnare i confratelli, la Famiglia Salesiana e la CEP, i Settori della missione e i destinatari.

Purtroppo la Visita straordinaria la vivo come una corsa dietro l’orologio (in media 60 giorni effettivi), tra le modalità del viaggio (visti e problematiche di confini), i colloqui con i confratelli, la visita dell'opera, lo studio del materiale locale e la stesura di una relazione da lasciare alla comunità.

- Quale continuità con le Visite precedenti?

- Che confronto con le precedenti linee di azione (visite canoniche, lettera del RM), ecc.?

- Lo sguardo sistemico: qual è il legame di ogni Settore all'opera, e di ogni opera con l'Ispettoria?

- Quale ponte con le altre ispettorie (specialmente per le opere ai confini, o con una missione alle periferie)?


e. Le visite d’insieme

- Bella la "preparazione" attraverso il ritiro con il Rettor Maggiore.

- Come assicurare che la Visita d’Insieme non sia una semplice serie di Conferenze, ma una significativa esperienza sinodale salesiana ?

- C’è il solito problema della scarsità del feedback, delle informazioni e di dati affidabili per comporre l’instrumentum laboris.


f. Le strutture di animazione all’interno delle singole ispettorie

- Settori nelle ispettorie:

Ho percepito una certa ridondanza tra le Commissioni e le équipe. Sarà forse un semplice bisogno di definizione di compiti?

- C'è una buona crescita nella comprensione del ruolo delle figure del Consiglio che devono essere a tempo pieno e senza troppi altri impegni.

- PDO: lavora sotto la PG, sotto l'economato (o sotto il DIAM)?

- La Congregazione accompagna in modo sistematico e organizzato gli ispettori, gli economi e PDO: è mancato il progetto previsto per i vicari. Si può fare altrettanto per i segretari ispettoriali, visto quanto è importante il loro servizio per le pratiche e per assistere gli ispettori?


Intervento 9


c. Le Regioni, la possibilità di nuove conformazioni.

Penso che ci siano davvero molte ispettorie in Africa e che abbiano bisogno di essere accompagnate da vicino in questa realtà in crescita. Tuttavia, alcuni ipotizzavano che questa divisione non debba necessariamente essere proposta all'unanimità dalla stessa Regione. Secondo me, dopo l’ascoltato durante la prossima Visita d'insieme, è necessario riflettere e presentare al CG29 questa divisione.


d. La forma e i tempi delle visite straordinarie

La durata dipende sempre dalle dimensioni delle ispettorie e dal numero dei confratelli (alcune hanno bisogno di quattro mesi, altre di due o tre).

È bene che un altro Visitatore Straordinario visiti qualche ispettoria della Regione, soprattutto considerando le Regioni più grandi. Questo dà al Regionale più tempo per partecipare ad altri incontri o a momenti significativi della Regione (visite del RM, curatorium di case di formazione, anniversari di ispettorie, ecc.)

È buona la proposta che il Regionale sia presente nella ispettoria che non sarà da lui visitata, fraternamente, per incontrare i confratelli e alcuni luoghi specifici. Un altro buon momento per essere presenti in queste ispettorie è la consultazione del nuovo ispettore.

Anche per me visitare una ispettoria di un'altra Regione è stato moto interessante e ha aperto la mente ad un’altra realtà e ad un altro modo di vivere il carisma salesiano.


e. Le visite d’insieme

Questo sessennio abbiamo avuto anche la settimana di EESS con il Rettor Maggiore. Penso che questa settimana di fraternità e di riflessione sia stata molto apprezzata.

Certo, la visita d’Insieme ha un altro obiettivo, ma riunire tutti due volte nel sessennio può essere molto.

Personalmente, sarei più propenso a privilegiare il tema degli esercizi, vale a dire che il contenuto della "visita" dovrebbe essere piuttosto spirituale o di riflessione sulla propria vita consacrata o sulla propria esperienza di animazione e governo delle ispettorie, e a limitare a solo una o due questioni specifiche che la Regione deve approfondire.

La lettera di conclusione della visita alla Regione è un buon strumento, ma è combinata con tante altre cose (“hoja de ruta”, lettera dopo la visita straordinaria, temi dei capitoli, POI, PEPSI, ecc.) che, talvolta, passa in secondo piano. Anche se le cose che vengono dette sono importanti, sono generali e si preferisce dare priorità alle sfide specifiche delle ispettorie.


f. Le strutture di animazione all’interno delle singole ispettorie

Penso che valga la pena continuare a insistere affinché il Delegato per la Formazione e il Delegato per la Pastorale Giovanile facciano parte del Consiglio Ispettoriale, cioè che almeno l'ispettore e altri due possano dedicarsi esclusivamente all'animazione (se sono in tre, meglio).

C’è la necessità di incontri in presenza del Consiglio ispettoriale, con un tempo adeguato per trattare i temi emergenti, che sempre ci sono; e un tempo anche per lo studio e l'approfondimento dei temi dell'Animazione ispettoriale, delle valutazioni, dei progetti, ecc.



Intervento 10


c. Consolidamento delle Commissioni Regionali di Settore che lavorano a stretto contatto con il Settore della Casa Generalizia. Il Settore della Casa Generalizia è quello che guida, anima (a volte, spinge in avanti), in quanto opera per conto del Rettor Maggiore e del suo Consiglio.


d. Il Regionale lavora a stretto contatto con i Consiglieri di Settore per tutte le questioni, le sfide e le difficoltà che devono essere animate nella Regione e nelle Ispettorie.

Le visite straordinarie (distribuite nella Regione nell'arco di 5 anni) saranno molto efficienti se il tempo sarà dedicato alle esigenze dei confratelli (ascolto, sintesi e lavoro sui temi con il Consiglio provinciale).


e. Visita d’insieme

L’'obiettivo che ho ricevuto dal recente briefing di preparazione (sulla prossima Visita d'Insieme) è piuttosto chiaro: come rafforzare la Regione con la collaborazione reciproca e la solidarietà tra le singole Ispettorie in molti aspetti, il più possibile (formazione-curatori; Pastorale Giovanile con diverse aree; Missioni; Famiglia Salesiana; Comunicazione Sociale e anche solidarietà finanziaria).


f. Struttura nell’Ispettoria

La presenza del Delegato per la Formazione e la Pastorale Giovanile a tempo pieno per una ispettoria e visitatoria. Gli altri Settori dell’Ispettoria possono essere combinati sotto un delegato oppure due delegati.

Per una ispettoria (o una visitatoria) grande è necessario che siano a tempo pieno e, preferibilmente, che rimangano nella stessa comunità ispettoriale.



Intervento 11


c. Le Regioni, la possibilità di nuove conformazioni.

La creazione di un'ulteriore Regione all'interno dell'attuale Regione Africa-Madagascar sembra importante sia per il contesto territoriale e multinazionale e linguistico, sia per la crescita del numero di confratelli e ispettorie.

La Regione dell'Asia Sud è grande, con oltre 3000 confratelli e più di 400 comunità religiose, ma ha il vantaggio di avere un'unica lingua di comunicazione (l'inglese) tra i confratelli, a causa delle centinaia di gruppi linguistici presenti nella Regione. La maggior parte delle ispettorie ha gruppi multietnici e multilingue (popolazione e confratelli). Il fatto che 11 delle 12 ispettorie si trovino in un unico Paese (India) contribuisce all'uniformità della Regione. Con l'aiuto di visitatori speciali straordinari e una migliore pianificazione dell'animazione dell'intera Regione, le cose possono essere migliorate (ad esempio, disponendo di un aiuto di segreteria dedicato per controllare tutte le richieste provenienti dalla Regione e per seguire i rapporti di attuazione delle varie lettere del Rettor Maggiore alle province ecc.).


d. La forma e i tempi delle visite straordinarie

La forma e i tempi come ora, giustamente, variano a seconda delle dimensioni e delle esigenze delle Ispettorie. L'esigenza di visitatori straordinari aggiuntivi è stata avvertita per molti anni e recentemente attuata su scala più ampia. Ha una sua necessità pratica. I Regionali dovranno trovare il modo di essere più disponibili e di studiare e seguire le ispettorie in cui qualcun altro si occupa della visita straordinaria. È importante trovare il modo di dare seguito alle raccomandazioni della visita prima che passino sei anni. In effetti, il follow-up maggiore potrebbe essere necessario e più efficace nel primo anno dopo la Visita.


e. La visita d'insieme

La visita d'insieme è un processo molto importante. Fa sì che tutti i Consigli Ispettoriali (non solo gli Ispettori) si avvicinino al cuore dei processi delle Congregazioni. Inoltre, riunisce la leadership a livello ispettoriale di un'intera Regione e favorisce una maggiore conoscenza e collaborazione tra tutti. Il follow-up per la realizzazione delle raccomandazioni richiede una maggiore attenzione.


f. Le strutture di animazione all'interno delle singole ispettorie

Mentre le strutture in genere sono solide, il seguito della maggior parte dei documenti creati sembra essere lasciato alla buona volontà di ciascun confratello o animatore. Il SEPP a livello ispettoriale, l'OPP, i Direttori, le decisioni dei Capitoli ispettoriali, ecc. non sembrano essere le linee guida per l'animazione su base regolare. Le emergenze e i "temi di moda" sembrano prendere il sopravvento. Questo va evitato pianificando interventi mirati e valutati e rinnovati al passo con i tempi. La formazione permanente deve essere forte nell’animazione in ispettoria e non essere visto solo come corsi fatti fuori o qualificazione in termine di certificati.

L'idea di avere un delegato di Pastorale Giovanile in ogni ispettoria, che sia un Consigliere ispettoriale che si dedichi a tempo pieno all'animazione della Pastorale Giovanile, potrebbe essere utile per unificare gli sforzi attraverso i vari Settori come scuole, parrocchie, ecc.

La formazione per i segretari ispettoriali è cruciale (e devono essere responsabilizzati) per avere in ispettoria pratiche fatte e seguite bene.



Intervento 12


c. Le Regioni, la possibilità di nuove conformazioni.

Non conosco bene la realtà di altre Regioni, quindi mi limiterò all'Europa.

Non si dovrebbero introdurre cambiamenti fondamentali nella divisione che esiste attualmente in Europa. Due Regioni.

Si dovrebbero apportare solo alcuni aggiustamenti geografici e amministrativi. Soprattutto per quanto riguarda i Balcani e la Lituania, la Siberia?

Un'altra questione è la necessità di compiere un lento sforzo per unificare alcuni ispettorati in modo da rispettare pienamente le loro caratteristiche. Ad esempio, la Germania, l'Austria e forse il Belgio. Irlanda UK ecc. Inoltre, si dovrebbe lavorare in consultazione con le Province per prepararle mentalmente alla futura unificazione in Europa. (formazione comune, ritiri comuni, progetti comuni, incontri di integrazione comuni).


d. La forma e i tempi delle visite straordinarie

La modalità delle visite straordinarie è appropriata una volta durante il mandato del CG.

Inoltre, dovrebbe essere obbligatoria la partecipazione di persona o on-line ad almeno due consigli ispettoriali.

Personalmente, introdurrei un unico modello per i documenti sviluppati dalle Regioni.


e. Le visite d’insieme

Non ho suggerimenti.


f. Le strutture di animazione all’interno delle singole ispettorie

Il tempo di lavoro di base del Consiglio e della Congregazione nel suo complesso dovrebbe passare da un modulo di 6i anni a un modulo di 8 anni. Questo vale non solo per il Consiglio Generale, ma anche per i mandati dei singoli ispettori. Dopo 4 anni dovrebbe essere effettuata una valutazione di ciascun ispettore da parte del Consiglio Generale e la conferma del proseguimento del mandato.



Intervento 13


a. Le Regioni, la possibilità di nuove conformazioni.

Apprezzo la struttura organizzativa Regionale, che permette di focalizzare la realtà della Congregazione in contesti simili ma diversi. È ovvio per la progressiva crescita pensare a due Regioni per l'Africa, considero anche che per il numero di confratelli e comunità mette in difficoltà la Regione dell'Asia Sud, ma non credo sia un bene avere due Regioni. Ma si può pensare a un ausiliare Regionale, proprio per accompagnare e animare la Regione come un'équipe.


b. La forma e i tempi delle visite straordinarie

La visita straordinaria è una delle esperienze più ricche che questo servizio mi ha offerto come Regionale. È vero che sono molto faticose e a volte molto fugaci, ma è conoscere il cuore delle ispettorie e dei loro confratelli, l'esperienza che mi ha permesso di conoscere, valorizzare e confrontare le somiglianze e le particolarità.

Penso che, data l'ampiezza e il numero delle ispettorie della mia Regione, rivedrei la distribuzione delle visite per utilizzarle al meglio. Vale a dire che in un anno potrebbero essere visitate due ispettorie e in un altro anno tre.

Lo studio e il dossier presentato mi sembrano validi. Suggerisco una presentazione più agile e oggettivamente più concreta. Il formato del dossier attuale mi sembra che possa essere migliorato nella sua agilità ed efficienza. Credo o spero che il primo beneficiario della visita sia l'ispettore stesso e che le informazioni e gli interventi di animazione siano utili per il suo servizio. Poi lo studio e la riflessione condivisa in Consiglio generale mi sembra molto preziosa.

Il sistema di follow-up della visita e della sua conclusione è forse quello che condividiamo meno sul piano del metodo e delle strategie. Non esiste un sistema condiviso o almeno criteri o indicatori o momenti di riflessione, feedback per valutare la visita. Credo che questo aspetto possa essere migliorato.


c. Le visite d’insieme

È una buona esperienza, è un buon incontro di animazione, di presa di polso e di comunione negli orientamenti, potrebbe essere meglio utilizzato in temi particolari, per Settore di riflessioni comuni o anche organizzative se necessario.

Mi sembra che non abbiamo o che abbiamo un sistema debole di valutazione e di follow-up delle conclusioni della visita, penso che non tutti gli interventi o le conclusioni abbiano lo stesso peso. Quindi, cosa vogliamo fare dopo la visita? Qual è l'orientamento che la Regione o il Consiglio riceve dall'incontro con la Regione?


d. Le strutture di animazione all'interno delle singole istituzioni

Mi sembra che una definizione più chiara del Vicario sia stata lasciata in sospeso quando gli incontri sul tema sono stati sospesi. Penso che sarebbe utile definirlo e orientarlo. Penso anche che andrebbe definita meglio la struttura ispettoriale e la funzione del Consiglio ispettoriale: c'è un oggettivo sovraccarico di funzioni nei Consiglieri e nelle funzioni e in quali siano le priorità nelle funzioni che svolgono.

Rivedere alcune strutture strane nella loro configurazione, forse nel loro momento storico hanno la loro spiegazione, ma credo sia conveniente rivedere e ridefinire la semplice organizzazione, non come sovrastruttura ispettiva. Da quello che so, mi sembra che sarebbe utile fare chiarezza nell'organizzazione dell'UPS, del CSFPA e del CRESCO.



Intervento 14


c. Le Regioni, la possibilità di nuove conformazioni.

- Mi pare evidente che qualche intervento si debba fare in alcune Regioni, lo vedo chiarissimo nella Regione Africa-Madagascar. Ma sicuramente nelle due Regioni dell’Asia e dell’Oceania.

- C’è bisogno di un maggiore e migliore accompagnamento dei processi che portano avanti le ispettorie. Almeno gli ispettori della mia Regione lo chiedono.

- È vero che in questo sessennio con la nomina dei visitatori non Consiglieri per la visita straordinaria, i Consiglieri Regionali teoricamente avrebbero avuto più tempo per fare in un modo più sereno alle visite straordinarie e poter fare in qualche modo altre visite alle ispettorie che non hanno fatto le visite straordinarie. Ma questo non possiamo valutarlo con precisione in un sessennio che è stato segnato inizialmente dalla pandemia e alla fine è diventato quinquennio a motivo della nomina a Cardinale del nostro caro Rettor Maggiore.

- In questo momento il Consigliere Regionale ha il compito di accompagnare il curatorium delle case di formazione. Queste case stanno diventando nella stragrande maggioranza interispettoriali (per non dire Regionali). Ci sono anche altre strutture Regionali o interispettoriali come i Centri Nazionali di PG o di Formazione… Non sempre è facile questo accompagnamento per due ragioni: una, per la mancanza di tempo; un'altra, per la mancanza di strutture di governo a questo livello che facilitino la presa di decisioni e l’accompagnamento nel farle operative in ciascuna delle ispettorie.

- Sarebbe desiderabile un chiarimento sulle commissioni Regionali dei vari Settori e i rapporti con gli ispettori e il Consigliere Regionale.


d. La forma e i tempi delle visite straordinarie

Mi sembrano opportune le decisioni prese in questo sessennio, sebbene alla fine si dovranno fare più in fretta. L’idea iniziale permetteva di farle con più serenità e profondità. Rimane la circostanza della minore conoscenza da parte del Regionale delle ispettorie non visitate nella modalità della visita straordinaria.


e. Le visite d’insieme

Va bene così. Secondo me, devono continuare.

Mi sembra molto importante individuare temi propri della Regione, come è stato fatto.


f. Le strutture di animazione all’interno delle singole ispettorie

- Cambiare le Costituzioni per poter considerare membri di diritto nel Consiglio il delegato della Formazione e della PG.

- Promuovere di più le assemblee ispettoriali.

- Assicurare che gli orientamenti arrivino, siano studiati e approfonditi con i sussidi appositamente preparati.

- Continuare con il processo di discernimento-riflessione in vista della creazione di alcune delegazioni territoriali come, per esempio, quella della Moldavia-Romania e quella del Montenegro-Kosovo-Albania.

- Accompagnare il processo iniziato nella CISI per arrivare a un nuovo modello di animazione e governo.

- Studiare la possibilità di 4+4 tanto per i direttori come per gli ispettori; invece di 3+3 (direttori) oppure direttamente 6 (ispettori).



Intervento 15


c. Le Regioni, la possibilità di nuove conformazioni.

Mi sembra conveniente la creazione di due Regioni in Africa.

Mi confonde che gli ispettori africani non lo vedano così.

Nella eventuale nuova conformazione rispettare, se possibile, le conformazioni di altri gruppi della FS, particolarmente i SSCC, in modo che una loro Regione non venga divisa in due nostre Regioni.


d. La forma e i tempi delle visite straordinarie

Immagino molto difficile conciliare visite curate alle diverse presenze delle ispettorie della Regione con gli auspicabili momenti di animazione seguiti da quelli degli organismi che richiedono la presenza del visitatore.

Come in una ispettoria di un territorio esteso visitano l’ispettore e il vicario, così mi sembra che si deve prevedere, come in questi anni, il servizio dei visitatori, benché in forma limitata.


f. Le strutture di animazione all’interno delle singole ispettorie

Parto da questa mia composizione globale dell’animazione:

- La riflessione del CG arriva alle ispettorie tramite i capitolari e i CI, “assemblea” dei confratelli + laici con particolari impegni di responsabilità (opto per “assemblea” per agilità e perché raggiunge tutti… tra le altre cose il POI del sessennio).

- Gli incontri Regionali degli ispettori (Conferenze, curatorium…)

- Gli incontri dei delegati ispettoriali per Settori

- Il corso dei nuovi ispettori e gl’incontri del RM con gli ispettori al terzo anno del mandato.

- EESS Regionali del RM con i membri dei Consigli Ispettoriali

- Alcuni eventuali eventi particolari

- Inoltre le visite straordinarie, le visite dei Consiglieri di Settore e di alcuni membri delle loro équipe.

- Il CI, in preparazione al CG

- … e le visite d’insieme


Come sistemare tutto quanto?

- Blocco ispettoriale (CI, Assemblee, Visite straordinarie…) ha la sua dinamica. Niente da dire.

- Blocco del RM: Corso iniziale, incontro dopo 3 anni, EESS membri Consiglio ispettoriale, le visite alle singole ispettorie. Niente da dire.

- Blocco incontri Regionali (ispettori, Settori). Razionalizzare: unire.






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