Il mondo sta cambiando; come rispondiamo noi Salesiani?
Federica Damiana Dalmazzo di Fondazione "Don Bosco nel mondo" risponde a questo interrogativo, dando diversi spunti di riflessione.
Io ritengo che i Salesiani nel periodo della pandemia abbiano fatto un lavoro eccellente accanto alle persone più vulnerabili, sostenendole nel momento del bisogno a rischio della propria vita, ma una volta superato il momento dell’emergenza si ha la necessità di tirare le somme del lavoro fatto e riprogrammare le azioni future.
Questa pandemia ha colpito duramente tutti, e ci siamo resi conto che anni di lavoro, di sostegno alla lotta alla povertà e alla promozione dell’educazione integrale dell’individuo sono stati cancellati rapidamente.
Bisogna ripartire, ma i nostri giovani ora sono diversi, lo schermo dove li abbiamo relegati per oltre un anno ha cambiato la prospettiva della loro vita modificandone la scala di valori.
Se da una parte il mondo ha compreso che nulla può sostituire le relazioni umane e lo scambio di emozioni e di idee che si possono avere di persona, dall’altro lato ha reso i nostri ragazzi più cinici e meno attenti all’essere umano, all’amico, e più propensi a innescare una serie di relazioni virtuali che mettono dei filtri alle sofferenze e alle emozioni.
Io credo che i salesiani di domani debbano accompagnare i giovani nel mondo digitale aiutandoli a comprendere le molteplici difficoltà, i pericoli, ma anche quello che di buono può esserci in questa nuova forma di rapporti interpersonali e lavorare con loro sulla centralità dell’individuo non dell’individualità. Perché anche se dietro a quello schermo ciascuno di noi si rapporta in solitudine, è pur vero che nonostante questo si è interconnessi con altri individui che vivono le stesse fragilità, le stesse preoccupazioni e gli stessi sogni.
Va ricordato loro il valore dell’essere umano, il rispetto reciproco e il rispetto di quello che ci circonda e va rifocalizzata la loro attenzione sull'importanza dei valori umani.
Riscoprire come motore del mondo l’essere umano nella sua pienezza, nel rispetto dei valori di fratellanza e umanità che sembra stiano scomparendo dietro ad un mondo fatto di lotte di potere, e in cui non ci si fa scrupoli a distruggere un ecosistema in nome del profitto economico e dell’affermazione personale.
I salesiani di domani dovranno impegnarsi a ricostruire un nuovo mondo fatto di valori positivi, cultura, in cui l’essere umano vive nel rispetto del mondo che lo circonda.
Federica Damiana Dalmazzo
Fondazione "Don Bosco nel mondo"