Codice scheda: ASC A4570108 (Microscheda: 3973D4/6)
Luogo e data: TORINO 25/01/1895
Autore: RUA MICHELE
Destinatario: ISPETTORI SALESIANI
Classificazione: Rua: Corrispondenza con Ispettori
Tipo documento e supporto: Circolare Manoscritto
Autenticità: Firma autografa
Contenuto: Indica alcune norme sulla presenza dei Salesiani fra i
giovani e nei vari ambienti, soffermandosi su orari, modalità e norme.
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Torino, 25 gennaio 1895
Norme inviate a Don Rinaldi Filippo in Sarrià.
1. Quando gli assistenti o capi dovessero trattenersi in laboratorio,
fuori delle ore di lavoro (e pei capi potrebbe nascere il bisogno anche
sovente), ne parlino prima col Superiore, il quale, trattandosi di cose
relativa al laboratorio, generalmente favorisca, limitando anche la
durata del tempo, e, se dopo cena, non mai oltre alle ore 10.
2. Senza un ragionevole bisogno, i capi e gli assistenti non si discostino
mai dai giovani, ma sempre con loro in laboratorio, in chiesa,
ricreazione, passeggio etc.
3. In tempo della scuola dei giovani, quei capi che non avessero la
classe, e non avessero altro luogo dove ritirarsi ad occuparsi in cose
utili, col consenso dei Superiori, potranno benissimo andare nel
laboratorio, preparare lavori, e studiare qualche cosa per sé etc.
Ricordino però che il laboratorio è luogo di lavoro, non di convegno, di
conversazione etc., e perciò ciascun capo non tolleri che altri, fossero
anche i capi più vicini, vengano a disturbarli.
4. Sia proibito ai capi ed assistenti di condurre giovani nel laboratorio
nelle ore straordinarie, eccettuato il caso di lavori d'urgenza: allora,
specialmente i capi vedano di regolarsi come prescrive il n. 1°: ne
parlino col Superiore etc.
Durante questi lavori straordinari sarebbe buona logica che oltre il
capo vi fosse anche un assistente.
5. Procurare poi che gli assistenti non siano mai di disturbo, come
succede quando vogliono fare delle osservazioni intorno al lavoro etc.
Il lavoro, il modo di eseguirlo non è d'aspettanza dell'assistente, e
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volendosene intrigare reca disturbi, dissensi, e si mette in pericolo di
rendersi ridicolo in faccia ai giovani stessi.
6. Né capo né assistente, anche quando sono da soli in laboratorio, non
chiudano mai la porta di detto laboratorio a chiave, sicché passando
vicino un Superiore possa entrare liberamente.
7. Vi sarebbe ancora una cosa da suggerire, la quale però è già un po'
odiosa, e qui da noi non si fa. Sarebbe di avere un posto comodo presso
l'ufficio del Prefetto, o presso l'ufficio della Direzione dei laboratori,
per deporre le chiavi alla sera e riprenderle al mattino.