Codice scheda: ASC A4500528
Luogo e data: TORINO 06/01/1898
Autore: RUA MICHELE
Destinatario: COOPERATORI SALESIANI
Classificazione: Rua: Circolari, direttive, documenti
Tipo documento e supporto: Circolare Manoscritto
Autenticità: Copia
Contenuto: Circolare ai cooperatori e cooperatrici del Chili per
domandare soccorsi per la casa di Concepcion. Consiglia d'inviare le
offerte direttamente a Mons. Costamagna G.
***
Torino, 6 gennaio 1898
Benemeriti Cooperatori Salesiani e Benemerite Cooperatrici del Chilì
Avrete ricevuto poc'anzi una mia circolare colla data del 6 dicembre
indirizzata a tutti i Cooperatori Salesiani. Non vogliate prendere in
mala parte se ora ve ne indirizzo una speciale per voi.
Sapete certamente, miei buoni Cooperatori, o mie buone Cooperatrici
le tribolazioni grandi che la pia Società Salesiana di Don Bosco incorse
nel Chilì nell'anno testè spirato.
Senza star qui ad indagarne le cause, devo constatare con gran dolore
che le conseguenze perdurano tuttavia, e non so come andranno a
finire se voi non mi venite in aiuto. Il dolore che io ne provo è ben
grande, e, dopo Dio, solo voi potete temperarlo.
Le rose e le spine si sono sempre alternate nella vita di Don Bosco, e
generalmente quanto più olezzanti e consolanti erano le rose tanto più
pungenti e dolorose succedevano le spine. Pare che il Signore, nei suoi
imperscrutabili decreti, voglia lasciare questa continua alternativa di
gioie e di dolori come in eredità alla pia Società Salesiana, ed io ne
trovo la realtà. Ecco che, per parlare solo del Chilì, mentre l'anima mia
gioiva per aver potuto stabilire Monsignor Costamagna a Santiago in
aiuto di Monsignor Fagnano e degli altri nostri confratelli, perché si
trovasse uomo sentinella vigile nel contro a guidare tutto il movimento
Salesiano sulle sponde del grande Oceano una molto pericolosa crisi
finanziaria ci viene a sorprenderci a Concezione.
Sì, il nostro Stato finanziario nel Chilì è al punto deplorevole ed è
succeduto costì ciò che finora, in tanti anni, non si è verificato in
Archivio Salesiano Centrale A4500528 1
nessun altro luogo a nostro riguardo.
Non mettete che io stia più a lungo sotto un incubo così grande: venite
in mio aiuto: fate che la casa di Concezione possa risorgere, e che tutte
le altre possano sostenersi.
Come dopo le rose vennero le spine, così son come certo che dopo le
spine torneranno le rose. Voi contribuite a farle venire più presto e più
abbondanti e più belle. Cominciate coll'elevare con me le vostre mani
ed il vostro cuore al cielo per ottenere dal Signore grazia ed aiuto. Poi
colla vostra riputazione ed influenza, parlando in ogni occasione
opportuna, procurate di sostenere l'onoratezza della nostra Pia Società
presso le persone che vi avvicinano. Ed in seguito allargate voi
medesimi le vostre borse, aprite i vostri scrigni, e se potete procurate
di ridurre anche altri al punto che fattisi ammiratori delle nostre opere
abbiano a sostenerci anche coi sussidi pecuniari. Ricordo che quando
per la prima volta insigni personaggi Chileni vennero a fare calde
istanze al nostro buon padre Don Bosco, affinché mandasse i suoi figli
a fondare case nel Chilì, lo assicuravano che il cuor generoso dei
Chileni li avrebbero sempre aiutati e sostenuti in mezzo a qualunque
difficoltà. Don Bosco si arrese, mandò i suoi figli ed in meno di dieci
anni di Concezione, Talca, Santiago, Valparaiso, Macul, Melipilla,
Iquique videro sorgere istituti di arti e mestieri e di scuole primarie per
opera dei Salesiani. Puntarenas, poi, divenne per opera loro centro di
missioni pei proveri Fueghini e Patagoni. Immense spese occorsero ed
occorrono tuttavia per imprese così colossali. Non è a meravigliare se
ora i poveri Salesiani si trovano sovraccarichi di debiti. Ritengo però
che le promesse di quegli insigni personaggi non saranno smentite.
Nella vostra carità troverete modo di sollevarli e non permetterete che
la prima casa Salesiana fondata nel Chilì, quella di Concezione, abbia a
cadere per mancanza di mezzi. Nutro pur fiducia che vinte queste
difficoltà dei principii non avranno a rinnovarsi dei Salesiani simili
strettezze.
Una profonda convinzione ho nel cuore. Il Signore non deve aver
permessa questa qua di catastrofe se non per trarne qualche maggior
bene a noi finora sconosciuto; e se permise, lasciatemi dire, un urto
così formidabile del demonio, è solo per far sorgere una occasione di
scornarlo meglio.
L'indimenticabile nostro padre e fondatore, Don Giovanni Bosco, vide
dal porto di Valparaiso partire gran numero di missionari, e riuscire a
fare un bene immenso. È naturale che il demonio vedendosi a mal
partito, abbia cercato di impedire sì gran bene. Ma non sia mai che noi