Codice scheda: ASC A4470467 (Microscheda: 3841C11/D2)
Luogo e data: TORINO 18/04/1889
Autore: RUA MICHELE
Destinatario: ANONIMO
Classificazione: Rua: Corrispondenza con altri
Tipo documento e supporto: Corrispondenza in genere Manoscritto
Autenticità: Firma autografa
Contenuto: Invia un ritratto di D. Bosco e il discorso funebre
pronunciato in occasione di un funerale di trigesima; rammenta la
lettera che lasciò a tutti i Cooperatori S., nella quale raccomandava
tutte le sue opere.
***
Torino, 18 aprile 1889
Illustrissima Signora
Il venerato padre Don Bosco, di santa memoria, indirizzava poco
tempo prima di volare in cielo,una lettera affettuosa vero testamento
dell'amor suo e della sua gratitudine, a tutti i cooperatori salesiani, per
raccomandar loro le numerose sue fondazioni e, per così dire,
nominarli eredi della carità che tutto infiammava il suo grande e nobile
cuore. Né le sue speranze andarono deluse per quanto concerne vostra
signoria; imperocchè ella continuò al successore di quel magnanimo e
santo sacerdote, il suo prezioso concorso, contribuendo e con materiali
soccorsi e con la sua benevolenza, a rendere meno difficile l'affidatagli
missione.
Colgo dunque l'occasione delle vicine Sante Feste Pasquali per
testimoniarle la mia viva riconoscenza e il mio profondo rispetto,
augurando a lei ed a tutte le persone che le sono care, di passare questa
grande solennità nel santo giubilo del Risorto Signore, e nella perfetta
carità dei Cuori Santissimi di Gesù e di Maria. Pregherò quindi con
tutti i miei salesiani e con i giovinetti nelle nostre case ricoverati,
affinché Iddio, Sommo Rimuneratore, la benedica e la ricolmi delle più
preziose sue grazie; fiducioso però che vostra signoria, continuandoci
la sua benevolenza, non vorrà negarci il valido appoggio delle sue
preghiere. Mi permetto intanto d'inviarle un discorso funebre
pronunciato in occasione di un funerale di tredicesima per il nostro
diletto padre Don Bosco, in cui potrà leggere vari episodi della vita
Archivio Salesiano Centrale A4470467 1
intima di questo servo di Dio in mezzo ai giovinetti dell'Oratorio. Ella
conoscerà già i tratti principali di questa mirabile vita; non di meno
credo che tale lettura potrà riuscirle di edificazione e in un dilettevole
assai.
Gradisca i miei rispettosi omaggi e voglia credermi sempre in Gesù
Cristo
Della S. V. Illustrissima
Umilissimo obbligatissimo servitore
Sacerdote Michele Rua
P. S. Nella speranza che la S. V. voglia vieppiù benignamente
accogliere i miei auguri, glieli invio per mezzo dello stesso Don Bosco,
cioè con un suo ritratto, che io spero non le sarà discaro accettare.