Codice scheda: ASC A4530307 (Microscheda: 3928C11/12)
Luogo e data: TORINO 26/12/1888
Autore: RUA MICHELE
Destinatario: RADICATI LUIGI
Classificazione: Rua: Corrispondenza con altri
Tipo documento e supporto: Lettera spedita Manoscritto
Autenticità: Firma autografa
Contenuto: I figli di D. Bosco nel giubileo di Leone XIII presentano
l'opera "La filosofia, la storia e le lettere nel concetto di Leone XIII",
che fu premiata; ne offre una copia al conte. (All. copia MF 3928D2/4)
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Torino, 26 dicembre 1888
Illustrissimo e Benemerito Signore
Volge al termine ormai l'anno 1888 memorabile per il fausto
avvenimento del Sacerdotale Giubileo del nostro Santo Padre Leone
XIII.
In questa occasione in cui da tutte parti i buoni cattolici concorsero nel
limite della loro facoltà a presentare ai piedi del Sommo Gerarca
l'omaggio del loro affetto e riconoscenza, anche i poveri figli di Don
Bosco presero parte a questa gara di amore filiale.
Tra le altre cose l'amatissimo Don Bosco ideò che i nostri giovani
tipografi eseguissero nel modo più splendido che loro fosse possibile
un lavoro sotto il titolo:
La filosofia, la storia, e le lettere nel concetto di Leone XIII.
Quest'opera presentata quale omaggio all'angusto pontefice ebbe
degno posto all'Esposizione e riscosse l'ammirazione di quanti sono
intelligenti dell'arte tipografica.
Infine poi avemmo la consolazione di vederla premiata con medaglia
d'oro. Presentata successivamente alle Esposizioni di Bruxelles, di
Barcellona e di Londra, conseguì altre due medaglie d'oro nelle due
prime, e il diploma d'onore a quella di Londra.
Persuaso uniformarmi all'intenzione e desiderio del medesimo
compianto Don Bosco per contraccambiare in qualche modo la carità
della S. V. Illustrissima verso le di lui opere di beneficenza, mi
permetto offerirle copia di tale lavoro, frutto di molto studio, sacrifici e
di grande fatica dei nostri giovani, quale ricordo del fausto
Archivio Salesiano Centrale A4530307 1
avvenimento, e quale tenue pegno della profonda nostra riconoscenza.
E poiché Don Bosco, se ne volò, come speriamo, al Paradiso, viene
almeno in figura a presentarglielo egli stesso.
Dalla fotografia che trovasi unita all'opera, vedrà che è proprio lui che
la ringrazia da parte dei suoi poveri figli, lasciatimi in retaggio, e
l'assicura del buon uso che questi continueranno sempre a fare della di
lei carità che spero vorrà continuarci.
Intanto approfitto della favorevole occasione per augurare alla S.V.
Benemerita e a tutte le persone a Lei care ogni celeste benedizione,
mentre i nostri orfanelli a me uniti pregheranno il Bambino Gesù che
la conservi ancora per molti molti anni in buona e florida salute, e
prosperandola sempre nei suoi affari spirituali e temporali.
Gradisca i sentimenti di profonda stima e riconoscenza, con cui
raccomandando alle sue orazioni me stesso e la numerosa mia famiglia
ho l'onore di essere
Di V. S. Illustrissima
Obbligatissimo Servitore
Sac. Michele Rua