Codice scheda: ASC A4470229 (Microscheda: 3838C6/9)
Luogo e data: TORINO 23/01/1901
Autore: RUA MICHELE
Destinatario: ALBERA PAOLO
Classificazione: Rua: Corrispondenza con Salesiani
Tipo documento e supporto: Lettera spedita Manoscritto
Autenticità: Interamente autografo
Contenuto: Benedice il Capitolo Sudamericano; come evitare la
spiacevole concorrenza delle scuole governative; gli raccomanda di
vigilare sulla troppa familiarità tra le suore ed i SDB dell'Uruguay.
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Torino, 23 gennaio 1901
Carissimo Don Albera (B. A.)
Ho qui sotto gli occhi la gradita tua del 28 dicembre a cui mi affretto a
rispondere affinché la mia lettera ti raggiunga ancora in codesti
paraggi ed il ritardo a ritrovarti non mi faccia comparire trascurato nel
riscontrati. Parecchie volte ti ho già scritto e vorrei scriverti anche più
sovente, ma la molteplicità delle cose mi priva di questa soddisfazione.
Domani spedisco il telegramma per benedire il vostro Capitolo Sud
Americano e poi domani pregando per la tua festa pregherò pure in
modo speciale per il Capitolo stesso, continuando i giorni successivi.
Ho letto delle nuove fondazioni, una in Palermo, l'altra dei Cappuccini
nella Parrocchia di Almagro: rincresce che non abbiasi potuto chiedere
preventivo permesso; pure capisco che le circostanze erano tali da non
poter fare diversamente. Perciò sappiamo compatirvi. Bisognerà per
qualche tempo limitare l'opera nostra in proporzione della possibilità
riguardo al personale che ci avrà disponibile. Spero che nell'Uruguay
avri potuto rimediare alla rilassatezza che notavi riguardo alle Suore e
soprattutto avrai potuto impedire, se mai ve ne fosse bisogno, la
troppa familiarità tra esse ed i Salesiani. Sul qual punto converrà
continui a vigilare l'Ispettore. Quanto allo stabilire in ogni casa il
catechista, il prefetto ecc. è cosa portata dai nostri regolamenti; eccetto
che veramente non vi sia negli individui nessuna attitudine od anzi ne
siano indegni per la condotta; in tal caso anche qui si tralascia talvolta
di affidare tali uffici a chi potrebbe in seguito abusare della propria
carica o si dovrebbe forse destituire.
Archivio Salesiano Centrale A4470229 1
Mi consolano assai le notizie che mi dai dell'affetto che tutti costì
hanno per il Capitolo Superiore e per la nostra Pia Società. Spero che il
Capitolo SudAmericano avrà servito a stringere sempre più questi
vincoli di reciproco amore. Una cosa potrà meritare la tua attenzione
speciale. Di quando in quando, anche senza volerlo, si viene a far
concorrenza ai maestri governativi, il che suole creare inimicizie,
gelosie, ostilità. Chi sa se non vi sarebbe modo di evitare tali spiacevoli
occasioni? Chi sa se in certi siti non si potrebbe (anche per la scarsezza
del nostro personale) lasciar la scuola elementare ai maestri
governativi, ed i salesiani limitarsi a fare scuola di religione o nei locali
stessi governativi o nelle proprie chiese? Vedere un po' se ciò sia
combinabile andando d'accordo con le autorità scolastiche e con i
maestri stessi. Bisognerà di questo parlare con i nostri Ispettori specie
per le piccole località, dove facilmente può avvenire che il maestro
governativo trovi la sua scuola spopolata se si apre una scuola
salesiana. In tale ipotesi il salesiano oltre la scuola di religione
potrebbe forse coltivare più facilmente nel latino i giovani più distinti
per pietà ed abilità.
Costì si aprì casa in Palermo e noi qui abbiamo acquistato una
chiesetta e terreno fabbricabile in Napoli con grande soddisfazione e
contentezza del Cardinal Prisco e di tutti i buoni. Presto dovremmo
mandare qualcuno ad amministrarla. La Provvidenza venne già in
aiuto in modo che non avemmo a sborsar danaro nostro, anzi se ne
ricevette da poter sostenere colà almeno tre persone per qualche
tempo. Spero vi si potrà fare molto bene. Tale stabile è situato al
Vomero.
Qui però siamo sempre fermi a procedere con la maggiore lentezza
nell'accettare nuove fondazioni, dando sempre la preferenza all'Italia
meridionale, dove, come sai, ha di maggior bisogno.
Tutti i capitolari unitamente a Don Marenco, venuto per l'affare di
Napoli, vi mandano i più cordiali saluti. Essi stanno al solito: Don
Belmonte è ancor sempre sotto cura, sebbene non lasci di lavorare;
Don Cerruti di quando in quando deve eclissarsi per curare il suo
stomaco: gli altri tutti abbastanza bene. Poi si prega per le leggi che si
discutono alla camera francese; non tralasciando di fare i preparativi
(sebbene assai modesti appunto per tale motivo) per le feste giubilari
di Nizza.
Tanti cordiali saluti a tutti codesti carissimi confratelli e giovani, specie
ai Monsignori ed Ispettori. Noi ti accompagniamo sempre con le
nostre orazioni: ricordati anche tu di noi e specialmente del