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Codice scheda: ASC A4520466 (Microscheda: 3917C12/D2)
Luogo e data: TORINO 25/11/1884
Autore: RUA MICHELE
Destinatario: MASPERO GIOVANNI
Classificazione: Rua: Corrispondenza con altri
Tipo documento e supporto: Corrispondenza in genere Manoscritto
Autenticità: Firma autografa
Contenuto: D. Bosco concorrerebbe all'impianto di un oratorio festivo
se gli fosse possibile. Lo esorta comunque a non perdersi d'animo. (All.
una piccola busta.)
***
Torino, 25 novembre 1884
M. R. Signore
Pensi la S.V. con quanto piacere il Signor Don Bosco concorrerebbe
all'impianto di un Oratorio festivo costì, se gli fosse possibile! Ma
gl'impegni son molti e gravissimi che pesano sulle sue spalle; le
strettezze son grandi e i debiti enormi. Le nostre case sussistono
unicamente di carità e la Divina Provvidenza le eresse e le regge con
miracoli continui di misericordia; per cui malgrado il suo desiderio,
Don Bosco non può venirle in aiuto. Non perda coraggio per questo la
S.V.
Ella avrà letto nel Bollettino Salesiano quanto fu difficile a Don Bosco
l'avere solamente una tettoia; quanti anni si dovettero passare per
giungere, tra mille contraddizioni, persecuzioni e miseria, a fare
qualche cosa! E creda pure che è sempre lo stesso, oggi come allora.
Allora si trattava d'una casa, oggi di cento. All'ora di cento giovani,
oggi di centomila. Ma le difficoltà, le contraddizioni, le persecuzioni, i
debiti sono oggi com'erano trenta e quaranta anni fa, con la differenza
che sono centuplicati.
Faccia animo dunque; rimetta il tutto nelle mani di Dio e di Maria e
vedrà che non saranno i mezzi che mancheranno, sicuramente, se Dio
vuole che il suo Oratorio venga fondato.
Preghi, preghi e molto. Per far la guerra si dice che ci vogliono tre cose:
denaro, denaro e denaro; per eseguire le opere di Dio ci vogliono
egualmente tre cose: preghiera, preghiera e preghiera, o a meglio dire:
fede, speranza e carità. Pregare, soffrire ed amare sono le sole armi che
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abbiamo, ma con esse ogni battaglia è vinta.
Però dal canto nostro non mancheremo di unirci alla S. V. con le più
ferventi preghiere e chiamando su di Lei e sul suo Oratorio le più
copiose benedizioni. Gradisca i sensi della mia perfetta stima mentre
mi onoro protestarmi
Della S. V. M. R.
Umilissimo Reverendissimo Servo
Sac. Michele Rua
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