Codice scheda: ASC G336X101 (Microscheda: 4159D2/5)
Luogo e data: TORINO 04/12/1891
Autore: RUA MICHELE
Destinatario: SIMEONI GIOVANNI
Classificazione: ISPETTORIE, VISITATORIE, DELEGAZIONI
Tipo documento e supporto: Corrispondenza in genere Manoscritto
Autenticità: Copia
Contenuto: Risponde alla lettera del Card. Pref. della S.C. di
Propaganda Fide del 25/09/1891 relativa al progetto del sac. D. Belloni
A. di aggregare alla Congregazione Salesiana il suo Istituto per
l'educazione degli orfanelli in Betlemme presentando alcune
osservazioni.
***
Torino, 4 dicembre 1891
Eminenza Reverendissima,
Ho ricevuto la venerata lettera di V. Em. in data 25 settembre
protocollata N° 4197, relativa al progetto del venerando sacerdote Don
Belloni, di aggregare alla Congregazione Salesiana il suo Istituto per
l'educazione degli orfanelli in Betlemme. Avendo dovuto prendere
ulteriori informazioni, ed avuto riguardo alla distanza, che ci separa
dal prelodato sacerdote, non mi fu possibile, come avrei desiderato,
compiere prima l'onorato mio dovere.
Ora esaminata ogni cosa, io non posso a meno che attingere la mia
risposta da quello spirito che informa la nostra Congregazione
Salesiana e che ci viene suggerito dall'esempio luminoso lasciatoci
dall'indimenticabile nostro padre e fondatore Don Bosco; quello cioè
di fare il bene e tutto il bene possibile nel modo e dove piace a codesta
Sede Apostolica, alla quale dobbiamo e vogliamo subordinare ogni
nostro pensiero ed opera.
Abbiamo accondisceso, non senza gravi sacrifizi, alle insistenze del
Reverendo Don Belloni, nel solo intento di porgere aiuto ad
un'istituzione pericolante; capace però di produrre grandi frutti per la
salute delle anime, qualora venga sostenuta; e ciò non prima di essere
accertati dell'assenso di S. E. R.ma il Patriarca Gerosilimitano, e di
codesta Sacra Congregazione di Propaganda. Lo stato in cui si trovava
l'opera Belloni, richiedeva non solo un forte contingente di personale,
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ma per di più un considerevole contributo in danaro per soddisfare ad
urgenti bisogni ed a soddisfazione dei debiti incontrati dal medesimo
sacerdote. La Congregazione Salesiana nonostante le ingenti spese cui
deve sottostare per le Missioni d'America, e di altre regioni, persuasa
di far cosa gradita al Santo Padre, contribuire e provvedere ai bisogni
della Palestina, provvide l'Istituto Belloni di un personale sufficiente,
pagò debiti con danaro raccolto per le Opere Salesiane in genere, portò
migliorie nello stabilimento, fece insomma quanto le era consentito
dalle proprie forze, fidente nella generosa pietà dei fedeli. Noi
pensavamo che chiamando in Palestina la Congregazione nostra, si
sarebbe proceduto nel modo consueto di tutte le altre Case Salesiane;
ignoravamo affatto la posizione dell'opera Belloni nei suoi rapporti col
Patriarcato; nostra convinzione era che fosse assolutamente privata,
frutto del suo zelo e proprietà personale.
Il seguito e specialmente la lettera di V. Em. ci rappresentano la cosa
altrimenti. Ad ogni modo non sarà mai che la Congregazione Salesiana
si metta in opposizione al diritto comune della Chiesa od alle
disposizioni della Santa Sede Apostolica. Noi non intendiamo punto di
entrare in discussione sulla natura dei beni dell'orfanotrofio Belloni
nella Palestina; siamo andati semplicemente in suo aiuto, e non
intendiamo di mutar per nulla la condizione delle cose per quanto da
noi dipende. Se cotesta Veneranda Congregazione vorrà stabilire
qualche norma da eseguirsi nelle relazioni col Patriarca, noi potremo
allora solo esporre umilmente alla Eminenza Vostra le difficoltà che
possono portare ostacolo a che la Congregazione Salesiana si assuma
in tutto o in parte l'impegno di continuare l'opera Belloni. Non ci viene
neppure in mente il dubbio che i beni appartenenti all'orfanotrofio di
Betlemme possano dai Salesiani distrarsi dallo scopo che ebbero in
mente i pii oblatori. La Congregazione Salesiana è così aliena da simili
fatti, che oltre ai beni già esistenti colà, non ebbe difficoltà alcuna di
portarne altri, e non pochi, come accennai sopra; mandò il personale
senz'altro scopo che di far del bene in Betlemme, in Palestina, secondo
che reclama il bisogno di quella popolazione. Questo bene si fa nel
territorio di giurisdizione Patriarcale, e nel modo che meglio possa
corrispondere ai giusti desideri del Reverendissimo Patriarca e di
codesta Sacra Congregazione di Propaganda servatis servandis quanto
è stabilito nelle Costituzioni Apostoliche ed insieme salvato lo spirito e
la regola della nostra Congregazione. Se non si potrà conciliare la
regola della nostra Congregazione coi diritti del Patriarcato, noi ci
rimettiamo interamente a quanto sarà per disporre codesta Sede