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Codice scheda: ASC A4580367 (Microscheda: 4000A12/B7)
Luogo e data: TORINO ­ 27/12/1904
Autore: RUA MICHELE
Destinatario: COOPERATORI SALESIANI E BENEFATTORI
Classificazione: Rua: Circolari, direttive, documenti
Tipo documento e supporto: Circolare ­ Manoscritto
Autenticità: Copia
Contenuto: Ringrazia per le preghiere elevate al Signore durante la
propriainfermità. Sottolinea l'impegno della Famiglia Salesiana di
solennizzare il 50.mo del Dogma dell'Immacolata Concezione con aiuti
alle missioni. [All. copia a stampa].
***
Torino, 27 dicembre 1904
Benemeriti Cooperatori,
e Benemerite Cooperatrici,
Avete appreso dal Bollettino l'infermità, certo non grave, ma pure assai
lunga, con cui il Signore si compiacque di visitarmi in questi ultimi
mesi. Essendone ormai pienamente ristabilito, mi faccio un dovere di
ringraziarvi delle preghiere che avete fatto per me, e di esprimere tutta
la mia riconoscenza per l'affettuoso interesse che dimostrarono per la
mia persona quanti conobbero per tempo la mia indisposizione. Vi
assicuro che ciò mi fu di molto conforto, perché mi persuase di più
della vostra costante premura per tutte le cose nostre, e della speciale
vostra bontà per il successore di Don Bosco.
Il buon Padre, quando avanzato negli anni cominciò lui pure a soffrir
degli incomodi, che gli impedivano di ripetere quei lunghi viaggi in
Italia e all'estero a beneficio dei suoi orfanelli, era solito a dire: "I
buoni Cooperatori ormai sanno che Don Bosco non può più andare né
venire; e quindi, quelli che vogliono essere generosi con lui e coi suoi
orfanelli abbiano la bontà di fargli avere ugualmente le loro offerte
all'Oratorio." E questo è quello che dovrei ripetere anch'io per mio
conto, almeno questa volta. Se la salute mi fosse stata propizia, certo
non avrei mancato di interessare personalmente molti di voi; ma
siccome ciò mi è stato impedito, e, mentre non ho più quattrini, i
nostri orfanelli continuano a domandar pane e i creditori a domandar
denaro, mi vedo proprio costretto a fare umile appello a tutti con
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questa lettera.
Voi, o generosi nostri Benefattori, avete pur letto nell'ultimo numero
del Bollettino, come anche la Famiglia Salesiana, volendo compiere un
solenne omaggio ad onore di Maria SS. nel 1° cinquantenario del
Dogma della Sua Immacolata Concezione, si determinò a dare un
eccezionale sviluppo a tutte le sue Missioni, per le quali partirono in
poche settimane più di 200 Missionari. La maggior parte di loro si recò
in case già esistenti, è vero; ma pure le sole spese del viaggio e del
corredo personale superarono assai la cifra di duecentomila lire.
Aggiungete, a questo, le ingenti provviste fatte per le nuove fondazioni
nella Patagonia Centrale, nel Matto Grosso e quanto prima nella Cina;
aggiungete pur quegli speciali sussidi pecuniari, che dovetti rimettere a
molti dei missionari espressamente tornati in Europa anche ad
implorare soccorsi; e dite voi se non siano veramente gravi le mie
presenti strettezze.
È per questo, che anche quest'anno, non senza trepidazione, io faccio
appello alla vostra carità; ma non è già che dubiti della larghezza del
vostro buon cuore, temo solo fortemente che gli stessi vostri soccorsi,
qualora non siano proprio generali, abbiano ad essere insufficienti ai
miei pressanti bisogni.
O generosi Benefattori, vi assicuro, che se non toccassi con mano
essere volontà della Divina Provvidenza, che i figli di Don Bosco
continuino ad accettare queste o quelle nuove fondazioni, noi
desisteremmo al contempo dal metter mano a nuove opere. Ma
quando la volontà del Signore è più che manifesta, e d'altra parte
vediamo come il demonio non desista mai dalla sua rovinosa
propaganda, io mi sento raddoppiare la fiducia in Dio; e senza troppo
preoccuparmi del come faremo, non dubito punto di inviare là, ove il
Signore li chiama, i figli di Don Bosco.
Dovrei pure richiamare la vostra attenzione sulle spese continue e
rilevanti, che a noi provengono dal mantenimento di tanti orfanelli;
ma siccome non mancherò di farlo nella lettera del 1º gennaio, vengo
senz'altro allo scopo precipuo di questa mia... Voi però, mi avete già
pienamente compreso; anzi io sono certo, che non vi sarà nessuno
questa volta, il quale vorrà negarmi l'offerta della sua carità. Pertanto a
me non resta che indirizzarvi una preghiera: i miei bisogni sono
urgenti; se potete venirmi tosto in aiuto mi farete doppio favore e la
vostra prontezza accrescerà il merito della vostra elemosina innanzi a
Dio, venendo questa più efficacemente a sollievo dell'umile sottoscritto.
Siate certi, che l'Immacolata Madre di Dio, Aiuto potente di tutti i

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Cristiani, non lascerà senza premio speciale quanti si degneranno di
accogliere benevolmente quest'invito; giacché sarà questa la costante
preghiera, che nel corso dell'anno 1905 s'innalzerà con particolare
fervore in tutte le Case Salesiane.
Intanto coi più vivi ringraziamenti e cogli auguri più affettuosi per
l'anno che sta per sorgere credetemi,
Di voi, Benemeriti Cooperatori
e Benemerite Cooperatrici,
Devotissimo Servitore
Sac. Michele Rua
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