Codice scheda: ASC A4580226 (Microscheda: 3993C12/D1)
Luogo e data: TORINO 09/07/1888
Autore: RUA MICHELE
Destinatario: COOPERATORI SALESIANI E BENEFATTORI
Classificazione: Rua: Circolari, direttive, documenti
Tipo documento e supporto: Circolare Stampa tipografica
Autenticità: Copia
Contenuto: Sottopone all'attenzione un piano urbanistico riguardante
la zona di Valdocco, che egli ritiene dannoso per gli interessi
dell'Istituto Salesiano e non utile per gli interessi della città. [Copia
litografata].
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Torino, 9 luglio 1888
Ill.mo Signore,
Sta per essere sottoposto all'approvazione del Consiglio Comunale il
piano d'ingrandimento della regione Valdocco. Permetta a me,
Direttore dell'Oratorio di San Francesco di Sales, direttamente
interessato nella questione, di sottoporre al savio criterio di V. S. Ill.ma
alcune osservazioni riguardanti talune disposizioni contenute in detto
piano, e che io ritengo dannose agli interessi dell'Istituto che
rappresento, e punto utili alla città di Torino.
La proprietà dell'Oratorio comprende (oltre l'antico locale limitato
dalle vie Cottolengo, Caselle, Del Fiaudo e la proprietà Delfino)
l'attiguo terreno già Nelva e Bellezza posto a ponente della via Caselle e
a notte della via Cottolengo, altro terreno posto pure a ponente della
prima via e a giorno della seconda, e tutti i terreni e fabbricati
fronteggianti la piazza di Maria Ausiliatrice e via omonima, con
corrispondente prospetto sulla via Cottolengo e Corso Regina
Margherita, sino al circolo Valdocco.
Il terreno già Nelva e Bellezza venne acquistato allo scopo di
trasportarvi i laboratorii degli artigiani, ampliandoli
considerevolmente.
A questo progetto già si diede un principio di esecuzione con l'erezione
sul vecchio terreno, lungo la via Caselle, dell'ampio fabbricato
contenente la Tipografia, Fonderia di caratteri, stereotipia, litografia e
laboratorio per fabbri ferrai.
Archivio Salesiano Centrale A4580226 1
I terreni circostanti la piazza e fronteggianti le vie e corso accennati
sopra sono destinati a dar fede ai fabbricati per opere di beneficenza e
pubblico interesse.
Sul terreno a levante della piazza e via di Maria Ausiliatrice sul corso
Regina Margherita si erigerà un orfanotrofio femminile per il ricovero
di ragazze orfane. Quivi, oltre l'istruzione generale conveniente ad una
donna di casa, s'insegneranno alle ricoverate professioni diverse,
essendo intenzione di impiantarvi laboratori di arti e mestieri, telai
ecc. ecc.
Nel terreno attiguo all'angolo della via Cottolengo e Piazza si darà
maggior estensione al ricreatorio festivo femminile, che già ora
accoglie cinquecento fanciulle.
Nel terreno poi posto tra la piazza, il corso, le vie Cottolengo e Caselle e
nell'altro ivi presso a ponente di quest'ultima via, si vorrebbero
costruire locali per ricovero di fanciulli e giovani artigiani, ricovero
reclamato da moltissime domande, che da ogni parte ci pervengono.
E per la esecuzione della maggior parte di questi progetti già venne
presentata all'approvazione del Municipio, che ne diede il necessario
permesso, un disegno del Cav. Antonio Spezia, che esiste negli archivi
del Municipio, disegno, nel quale le fronti verso la piazza e via di Maria
Ausiliatrice sono decorate di Portici.
Parecchi anni or sono questo progetto ebbe un principio di esecuzione
con la fondazione del muro di facciata levante della piazza e via, e nella
fondazione dei muri verso via Cottolengo.
Se le opere non furono proseguite e condotte a termine lo si deve a
circostanze speciali, che ne sospesero l'esecuzione, ma che però non
mutarono per nulla il primitivo divisamento che venne sono differito.
Ora se V. S. Ill.ma si compiace di esaminare il piano di ingrandimento
sottoposto alla sua approvazione, vedrà come l'esecuzione delle sopra
indicate opere è resa impossibile da un'ampia via diagonale, che
partendo dal circolo di Valdocco porta alla nuova stazione erigenda.
Con questa via è reso impossibile l'orfanotrofio femminile, poiché il
terreno ad esso destinato è spezzato in due e reso inadatto allo scopo;
il terreno, ove intendono erigersi i fabbricati per ricordi di artigiani, è
pur esso tagliato, impicciolito e reso insufficiente. Di più la
comunicazione fra lo stabilimento principale e questi terreni, che ora si
fa attraversando la sola via Cottolengo, richiederebbe la traversata
incomoda di amplissima via.
Basta poi uno sguardo al terreno posto all'angolo delle vie Caselle e
Cottolengo, diviso in due dalla diagonale e ridotto irregolare, per