molte fanciulle, specialmente di condizione operaia, nelle città e nei
grossi borghi. Forse voi stesse, o buone Figlie in G. C., quando
dimoravate presso i vostri genitori, avrete veduto cogli occhi vostri il
miserando spettacolo. Voi avrete forse conosciuto tali sventurate
crescere ignoranti delle verità necessarie alla salute, ma non ignoranti
delle miserie e della depravazione del mondo. Avrete forse anche
veduto dei genitori non curarsi affatto dell'avvenire temporale ed
eterno delle loro figlie, abbandonandole in mezzo ad esempi malvagi e
a compagnie dannosissime, seppure qualche volta ancora, orribile a
dirsi, essi stessi non si fanno causa del loro traviamento. Capirete certo
che il male, benchè gravissimo, non si arresta qui. Tali fanciulle un
giorno diverranno madri di famiglia; e che cosa vorrà essere quella
famiglia, nella quale la madre, che dovrebbe esserne l'angelo, non
conoscerà neppure che cosa sia religione, anima, virtù , Dio, eternità?
Dinanzi a tanta sventura un cuore cristiano, che abbia fede, che ami
Dio ed il suo prossimo non può a meno di sentirsi commosso
profondamente. E per verità sono i mali dello spirito ben più
miserandi di ogni altro male. I mali del corpo sono gravi, ma
temporali, quelli dello spirito sono gravissimi non solo temporali, ma
eterni. Oltre di che ai mali del corpo molti provvedono, perchè
colpiscono l'immaginazione, e toccano la sensibilità del cuore, mentre
ai mali dello spirito pochi sono coloro che badano , e meno quelli che
provvedono. È questa pertanto una ragione di più per sovvenire a
quelle inesperte creature che cogli occhi bendati correrebbero alla
perdizione.
Ebbene un rimedio, anzi un preservativo a sì gran male lo si trova negli
Oratori festivi. Lo ebbe a dire un illustre Prelato: « A' nostri tempi gli
oratorii festivi sono il porto di salute per una gran parte della gioventù.
» Quanto ciò sia vero si può arguire sia dalla condizione naturale delle
fanciulle, sia dall'esperienza. Le fanciulle hanno naturalmente il
cuore pieghevole e disposto a ricevere l'impressione o buona o cattiva,
secondo l' istruzione e gli esempi che hanno. Spesso divengono cattive,
perchè nessuno loro insegna ad essere buone. Il giorno poi più
pericoloso ad esse, per la maggior libertà loro lasciata e per altre simili
cause, è senza dubbio il giorno festivo, nel quale, se non vengono
attirate alla religione e alle gioie della pietà, esse ricorreranno a
divertimenti non sempre onesti e troveranno compagnie non sempre
innocenti. Ma se loro verrà aperto un asilo sicuro, dove con
convenienti sollazzi e onesti divertimenti sia loro impartita la
istruzione religiosa, saranno messe al riparo dei pericoli ed avviate sul
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sentiero della onestà. Inoltre le fanciulle sentono naturalmente il
bisogno di una guida e di un cuore amico, a cui chiedere consiglio e
confidare i dubbii e le trepidazioni loro. Se questo ufficio non lo
esercita la madre o una persona che la supplisca per amor di Dio, esse
seguiranno i mali consigli e diverranno vittima di esortazioni malvagie.
Felici invece saranno se incontreranno una Suora, la quale si consacra
con carità paziente, prudente e direi materna al bene loro. Allora
sentono di avere la guida desiderata, e una consigliera fedele. Allora la
Suora parlerà con fiducia, perchè la sua parola troverà corrispondenza,
e le fanciulle dall'istruzione della suora passeranno a l'istruzione del
sacerdote, conosceranno i propri doveri; la preghiera ed i Sacramenti
infonderanno la grazia nei loro cuori e così, divenendo care a Dio,
diverranno pure la benedizione della casa e della famiglia. Ecco quanto
bene può operare una Suora nell'Oratorio festivo, se ha buono spirito e
zelo per la salute delle anime. A conferma di che vi è l'esperienza di
circa vent'anni , cioè da che le Suore si dedicarono a questo santo
apostolato. Nelle città e nei paesi dove coltivarono davvero l'Oratorio,
si andò operando un visibile miglioramento fra le fanciulle e per loro
mezzo anche nelle famiglie e nel paese intero.
Però non crediate che il frutto sia esclusivamente delle fanciulle. Esso è
un bene vero e eterno anche per voi. È certo che coloro che se ne
occupano saranno benedette da Dio nel tempo e nell'eternità. S.
Agostino non dubita di insegnare che, quando si concorre a salvare
un'anima, si assicura la salute propria. Hai salvato un'anima, egli dice,
ebbene tu hai predestinato l'anima tua. Questa sentenza è appoggiata
alle parole di G. C. stesso, il quale nel vangelo dice che chi praticherà la
parola di Dio e la insegnerà, sarà grande nel regno dei cieli (1). E
(1) Qui fecerit et docuerit, hic magnus vocabitur in regno coelorum.
MAT. V, 19.
Daniele per divina ispirazione aveva scritto che coloro i quali
apprendono a molti la giustizia, cioè la vita buona, saranno come stelle
risplendenti nelle perpetue eternità del cielo (1).
Da queste poche parole, mie buone Figlie nel Signore, potete rilevare
l'importanza di occuparvi delle fanciulle negli Oratorii festivi, il frutto
che ve ne dovete ripromettere tanto per le fanciulle, quanto per voi
stesse. Nutro perciò fiducia che vi porterete tutto l'impegno a fine di
corrispondere alla vostra vocazione e promuovere tra le fanciulle quel
bene, che Iddio attende da voi.