conquista della gioventù. Se gli avversari metteranno più lustra esterna
noi mireremo più direttamente all'anima. Essi potranno forse colpire
maggiormente i sensi, ma non infondere l'interior pace che essi non
hanno; essi con molto clamore e con mezzi non pochi arriveranno a
mettere qualcuno in un'esaltazione momentanea seguita poi da
amarezza e noia grande, e noi con quei mezzi che la Divina
Provvidenza ci mette fra mano e sovratutto colla lieta accoglienza e
soavità del tratto, speriamo di arrivare al cuore della gioventù per
infondervi l'orrore al peccato, l'amore al dovere, la pratica della pietà,
insomma ci sforzeremo di mettere nei cuori la contentezza di chi si
sente nella via del bene, dell'onestà, del Paradiso. E quando la gioventù
è trattata con affabile cordialità, con amorevole festività, quando può
divertirsi
senza offendere il Signore, e ne' cuori ancor teneri soavemente penetra
il gusto della pietà, oh credetelo che all'Oratorio si affezionerà
cordialmente, vi accorrerà festosamente e noi faremo così un gran
bene ad un numero sempre maggiore di anime. che un dì canteranno
con noi le glorie del Signore.
E di questo risultato pare che il demonio già si vada accorgendo,
poichè la guerra che muove agli Oratorii si fa più aspra e più palese.
Vedendo che la gioventù lietamente corre ove col divertimento
esteriore può avere la pace interna, vedendo che mentre certi
ricreatorii svaniscono, gli Oratorii ove c'è vero spirito di pietà ed
allegria si mantengono e crescono rigogliosi, non è a dire come spinge i
suoi ad ostacolare gli Oratorii con tutti i pretesti più speciosi. Ma
facciamoci coraggio e sempre lieti di poter ad altri comunicare la pace
dell'anima e formarli per la felicità del Paradiso, non lasciamoci
turbare: non turbetur cor vestrum neque formidet (1) ma generosi e
confidenti diamo gloria al Signore perchè Egli si è gloriosamente
esaltato: cantemus Domino, gloriose enim magnificatus est (2).
(1) Ioan. 14, 27. (2) Exod. 15, 1.
Procuriamo per altro che questo spirito di santa allegria, basato sulla
soda pietà, davvero vi sia e cresca rigoglioso, e mai e poi mai perdiamo
di vista un tale impegno che se questo venisse a mancare con ciò stesso
mancherebbe la prosperità, la vita de' nostri Oratorii, e allora gaudebit
inimicus noster super nos (1), il nostro nemico si rallegrerà, o si befferà
di noi e la gioventù ci potrebbe rinfacciare di non avere da noi quegli
aiuti che, da noi si può aspettare.
Archivio Salesiano Centrale A4580118 4
Comprendo che tali aiuti soventi vi possono costare dolorosi sacrifici,
che la vivacità, l'indisciplinatezza e talora anche la malignità di qualche
spirito non ancora ammansato, potrebbero mettere talvolta a
repentaglio la vostra pazienza e strapparvi parole tutt'altro che dolci;
comprendo che la fatica, improba, continua, opprimente e forse non
considerata o corrisposta d'insuccessi potrebbe attentare alla vostra
serenità; comprendo persino che qualche volta la scarsezza di mezzi, la
momentanea deficienza di aiuto, la mancanza di un pronto consiglio
nell'incertezza d'una sorpresa potrebbero dare fieri assalti all'abituale
giovialità a cui già foste formate; ma ricordate bene,
(1) Psal. 40, 11.
come sopra vi ho detto, che l'allegria in voi ha da essere meritoria, ha
da essere santa, e tutte queste non sarebbero che occasioni per
meritare di più, occasioni che prevedete vi devono trovare coll'animo
preparato a tollerarlo, impegnate a sopportarlo con proposito di
crescere nella virtù o direi anche, a chi mi può intendere, col cuore
contento di poter dimostrare in ciò il suo saldo amore al buon Gesù.
E queste disposizioni d'animo e di buon cuore sono da aversi non solo
negli Oratorii, ma ancora negli Educatorii e nei Pensionati, nei
Laboratorii e nelle Scuole, negli Asili e negli Ospedali, sono da aversi
dovunque vi può mettere l'ubbidienza; perché se ciascuna casa pel
genere di occupazioni per sè può avere le sue difficoltà particolari,
bisogna però che in tutto regni il medesimo spirito, poichè tutte sono
figlie del medesimo Padre, della medesima Società, e tutto sono
formate ai medesimi principii, agli stessi insegnamenti, tutte sono
governate dalle medesime leggi, dai medesimi Superiori ; in una
parola, se le case nostre possono avere diversa fisionomia l'una
dall'altra, devono però avere la medesima impronta generale, carità ed
allegria, come hanno i membri d'una stessa famiglia.
Ma io vorrei accora aggiungere una parola, e questa si è che lo spirito
di santa allegria in voi non solo deve mirare al bene della gioventù
affidata alle vostre cure, ma ancora ha da essere di reciproco conforto
fra di voi. E qui oh! quale altra sorgente di meriti personali per voi mi
si para dinnanzi allo sguardo, quale fonte di benedizione per le vostre
case, quali principii di fecondità e prosperità per la Congregazione
tutta intiera! Se questa mia non fosse già troppo lunga io vorrei
passarvi ad una ad una le occasioni e comodità che vi si presentano,
nella vita comune, di cooperare al benessere delle vostre sorelle, a