Commissioni si presero ad esaminare ed ordinare convenientemente le
suaccennate proposte ed osservazioni, e così finalmente presentate alla
discussione, all'emendamento del Capitolo intero , il quale approvò
quanto ritenne corrispondente allo spirito delle Costituzioni e
necessario od utile pel buon governo dell'Istituto. Ora se si riflette al
processo tenuto, alla ponderazione con cui si trattarono gli argomenti,
al giudizio di persone che all'esperienza uniscono un affetto vivissimo
alla Religione ed all'Istituto: se si riflette che furono fatte specialissime
preghiere per ottenere i lumi del Signore, che Iddio non può non
illuminare e benedire coloro che sperano e lavorano per Lui, che Gesù
Cristo ha promesso di trovarsi in mezzo a coloro che sono raccolti nel
suo santo Nome, chi potrà dubitare che queste Deliberazioni non siano
l'espressione della sua Divina Volontà, e il mezzo di avvantaggiare
l'Istituto che è opera sua? Ogni Suora pertanto deve accogliere con
giubilo queste Deliberazioni e disporsi a praticarle con tutto lo zelo,
perchè la condurranno ad essere vera Figlia di Maria Ausiliatrice. a
praticare perfettamente la S. Regola e quindi compiere così
sicuramente la volontà del Signore.
Inoltre è certo che se queste Deliberazioni saranno fedelmente
praticate, l'Istituto intera si avvantaggierà di copiosi e vitali beni.
Desidero segnalarvene qualcuno in particolare. Il primo è che le Suore
di tutti i paesi avranno conoscenza vera dello spirito della
Congregazione e lo conserveranno. Questo spirito si forma negli
individui dal conoscere lo scopo dell'Istituto, ed altresì dall'usare dei
mezzi proposti a
conseguirlo. Ora sono le Deliberazioni che conducono e chi dirige e chi
è diretto alla piena conoscenza delle Costituzioni e mettono in mano i
mezzi che l'esperienza ha indicati efficaci ed opportuni. Epperò
dovunque le Deliberazioni saranno eseguite, la vita dell'Istituto sarà in
pieno vigore. E ciò è ora pii che mai necessario, perchè le case di
Noviziato vanno moltiplicandosi in diverse nazioni, ed entrano così
nell'Istituto molte fanciulle di lontane regioni che non possono
facilmente conoscere nè la CasaMadre, nè avvicinare con frequenza i
Superiori. Senza norme determinate e pratiche come si potrebbe a
lungo conservare uniformità di spirito e di metodo, servirsi degli stessi
mezzi, che l'esperienza addita come migliori ?
Il secondo bene che ne riceverà l'Istituto sarà quello di aver
dappertutto uniformità di direzione e di vita comune. Molte volte le
circostanze dei tempi e dei luoghi, le esigenze delle persone che hanno
relazione colle Case possono introdurre delle novità non necessarie e
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che appariranno di piccolo conto da principio, ma che coll'andar del
tempo cagionerebbero tale dissonanza da scuotere la regolarità interna
e rallentare quei vincoli che della Congregazione fanno una famiglia.
Oltre di che la diversità di regime nelle Case cagionerebbe
neccessariamente inquietudine in quelle Suore che per ragione di
ufficio debbono trasferirsi da una Ispettoria all'altra, da una all'altra
Casa. Ora le Deliberazioni, se praticate, ovvieranno a questo pericolo.
Essendo per esse stabilito quanto occorre per la retta dipendenza e
relazione col Capitolo Superiore e coi Superiori Maggiori, per il regime
delle singole Case, per la direzione degli individui e per
l'amministrazione, verrà preclusa la via alle varietà nocive; e le Suore
sentiranno di essere sempre nell'Istituto trasferendosi anche da una
Casa all'altra, perchè dappertutto verranno seguiti gli stessi usi e le
medesime norme.
Per amore di brevità tralascio di parlare di molti altri benefizi che
arrecherà
la pratica di queste Deliberazioni. Però quel tanto che vi ho esposto vi
deve persuadere che esse servono mirabilmente al vantaggio spirituale
e temporale vostro, ed a quello dell'intera Congregazione, la quale se
sarà santa, compatta e forte, come un esercito di Dio, propagherà la
sua gloria, porterà la salute a molte e molte anime.
Nutro perciò tutta la fiducia che fra di voi, bene affette come siete
all'Istituto, si desterà una santa gara per conoscerle e praticarle. Le
Direttrici procurino di ottenerne l'esatta pratica nella Casa loro
affidata, perchè in essa si troverà più spirito buono e più pace, quanto
sarà maggiore l'esattezza nell'eseguirle. A conseguire quest'intento mi
pare opportuno stabilire quanto segue:
1° Ogni Suora abbia una copia delle Deliberazioni, acciocchè a suo agio
possa farne frequente lettura, come è raccomandato dalla S. Regola
stessa, e a suo tempo praticarle.
2° Nelle ordinarie conferenze prescritte dalle Costituzioni si legga ora
un tratto delle sante Regole, ora un capo delle Deliberazioni, e sì le une
come le altre possono fornire argomento alle Direttrici per le
accennate conferenze. A questo proposito mi piace riferire quanto il
vostro Padre Don Bosco scriveva in capo all'antecedente edizione delle
Deliberazioni: « Le Direttrici poi avranno qui come un manuale ed una
guida nelle loro gestioni ed un appoggio alla loro autorità; e dovrà
essere loro cura non solo l'impararle per conto proprio, ma ancora il
farne argomento di conferenze, sviluppando più ampiamente ciò che
per avventura avesse bisogno di dichiarazione. »