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Codice scheda: ASC A4540513 (Microscheda: 3946D3/4)
Luogo e data: TORINO 03/08/1905
Autore: RUA MICHELE
Destinatario: VESPIGNANI GIUSEPPE
Classificazione: Rua: Corrispondenza con Ispettori
Tipo documento e supporto: Corrispondenza in genere Manoscritto
Autenticità: Interamente autografo
Contenuto: Tramite Mons. Espinosa M.A. ospite a Torino manda due
lett.: una di un parroco che vorrebbe fare una sottoscrizione in favore
della sua chiesa e una di un Padre Oblato che raccomanda il fratello.
***
Torino, 3 agosto 1905
Carissimo Don Vespignani
Parte oggi il Carissimo ed Eccellentissimo Monsignor Espinosa, che si
fermò due giorni con noi. Abbiamo fatto il possibile per trattarlo bene:
spero non sarà rimasto malcontento.
Ora ti mando due lettere: una di un Parroco che vorrebbe venire con
voi per promuovere una sottoscrizione in favore di sua Chiesa. Io già
gli scrissi che per tale impresa non conviene prendere alloggio presso
di voi, che dovete sempre questuare per le vostre opere; che tuttavia
pei primi giorni gli avreste dato ospitalità e lo avreste aiutato sia per
cercarsi altra abitazione, sia per indirizzarlo alquanto nel suo intento.
A tal fine te lo raccomando.
L'altra è copia di lettera di un buon Padre Oblato di Maria di Torino, il
quale raccomanda un suo fratello costì dimorante affinché lo si aiuti a
trovar lavoro. Da questa lettera si può rilevare che codesto fratello deve
essere un buon giovane.
A proposito di queste raccomandazioni parmi che qualcuno de' tuoi
Direttori e Prefetti non si curino affatto di quelle stesse che mando io;
anzi talvolta si ricevono i raccomandati freddamente e quasi con
disprezzo. Ti esorto a procurare che ciò non accada: non siamo mai
dispensati dal dovere di trattar bene il nostro prossimo tanto più se
raccomandato da Superiori e più ancora se questo prossimo è emigrato
italiano che forma ormai uno dei nostri scopi nelle Missioni. Talvolta
non converrà spendere parole di calda raccomandazione o dar
assicurazione di buona condotta; tuttavia se possiamo fare un po' di
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bene a chiunque si presenti, almeno col trattarli bene, non dobbiamo
tralasciare di farlo. Così ci insegnava il caro Don Bosco. Il Signore ti
benedica col
Tuo affezionato in Gesù e Maria
Sac. Michele Rua
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