Codice scheda: ASC A4500572
Luogo e data: TORINO 06/08/1892
Autore: RUA MICHELE
Destinatario: RICCARDI ANTONIO
Classificazione: Rua: Corrispondenza con Salesiani
Tipo documento e supporto: Lettera spedita Manoscritto
Autenticità: Copia
Contenuto: Risponde alla sua del 12.6 e 3.7: è contento delle notizie
sull'Istituto Sevilla e degli Oratori fest. Dà paterni consigli riguardo al
comportamento di D. Terzuolo e Sciolli. Sia prudente con le nuove
fondazioni.
***
Torino, 6 agosto 1892
Carissimo Don Riccardi
Ho qui sotto gli occhi le due tue lettere del 12 giugno e del 3 luglio a cui
rispondo punto per punto. Mi rallegrano molto le buone notizie che mi
dai dell'Istituto Sevilla, delle Suore e loro ragazze. Peccato che queste
sono ancora poche, ma aumenteranno, giova sperarlo. Mi fa pure
molto piacere il buon avviamento dei due Oratori estivi pei fanciulli e
fanciulle. Il vuoto, che lamenti, di una suora che sappia suonare, si
potrà fra qualche tempo eliminare, quando occorrerà fare qualche
nuova spedizione, allora converrà farcene speciale memoria. Quanto a
Don Terzuolo converrà fargli intendere che lo studio non deve aver
ragione di fine semplicemente di mezzo. Studii pure quando ha tempo
libero, ma quando vi è da occuparsi pei doveri di casa, dal Sacro
Ministero , per es., per assistere i 250 giovani esterni dell'Oratorio
festivo, si stimi fortunato di poter prestare l'opera sua in loro favore.
Fagli anche coraggio a studiar bene il castigliano come mezzo di
rendere fruttuoso il suo studio.
Quanto all'idea di cangiarlo con qualcuno di Talca o Santiago, io sono
pienamente contento purché sia pure d'accordo il direttore che avesse
da riceverlo. Ricordati però che ti potrebbe accadere di cadere dalla
padella nella bragia, perché se i direttori hanno buoni soggetti non
cercano di cambiarli. Se credi, esortalo da parte mia su quanto sopra.
Riguardo a Sciolli non accettare le sue velleità di cambiare. Quando
partì di qui mi assicurò che anche a costo della vita non avrebbe più
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cercato alcun cambio, ma lavorerebbe del suo meglio in Lima.
Mi rallegro pure della fiducia che godi di essere stabilito confessore
delle suore del Callao: finché si può accettare tali incarichi senza
tralasciare le opere nostre, sono contento.
Riguardo al Dott. Pesce sua madre in confidenza mi lascia a dirti che se
non viene a confessarsi, lo inviti tu stesso. Riguardo alla proposta di
assumere la direzione dell'istituto di ragazzi; se ti verrà fatta; sarà
bene, come dici, prender tempo. Abbiamo avvisato Rossi di ciò che vi
manca per le macchine.
Quanto al progetto di fondare per conto nostro un collegio di arti e
mestieri col danaro del legato, io non dissento, ma finché siamo così
scarsi di personale non saprei come si potrebbe fare per provvedervelo.
D'altra parte se potrete almeno una porzione del legato spedircela da
altra città dove non siate conosciuti, servirebbe a meraviglia per
sostenere i noviziati, ecc. Tuttavia ti lascio facoltà di agire come meglio
il Signore t'ispirerà. Non impiegarlo però nelle banche e
nell'ampliamento di fabbricati non nostri.
Quanto allo stabile Dreyfus pensaci bene, se ci viene regalato potrebbe
già essere un segno della volontà di Dio. Chi sa se Don Guido non
potrebbe far un po' di scuola quotidiana ad alcuni ragazzi esterni per
avviarne allo studio del latino e coltivar qualche vocazione. Prova
parlargliene.
Il Signore sia sempre il vostro sostegno, Maria Ausiliatrice vostra
protezione e Don Bosco vostro esemplare. Io vi raccomando tutti a
Dio, voi non dimenticate
Il vostro aff.mo in G . e M.
Sac. Michele Rua