Codice scheda: ASC A4020908
Luogo e data: TORINO 17/11/1891
Autore: RUA MICHELE
Destinatario: LEONE XIII
Classificazione: Rua: Corrispondenza con S.Sede
Tipo documento e supporto: Lettera spedita Manoscritto
Autenticità: Copia
Contenuto: Propone quale Arciv. di Torino il Vesc. di Novara, Mons.
Davide dei Conti Riccardi di Netro: "... il suo tratto squisito, la sua
necessaria fermezza contribuisce a fare di lui un pastore secondo il
cuore di Dio ...".
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Torino, 17 novembre 1891
Beatissimo Padre,
L'Arcidiocesi di Torino geme tuttora vedovata dal suo Pastore, ed il suo
affanno si fa di giorno in giorno più doloroso in quanto che essendo
ormai passati sei mesi dalla perdita dell'indimenticabile Cardinal
Alimonda, non ancora si vede sull'orizzonte alcun segno di prossima
elezione di altro Arcivescovo.
Lo scrivente sebbene il più indegno fra membri del clero di questa città
e diocesi, animato da personaggi degni di tutta considerazione, fidando
nella paterna bontà della Santità Vostra chiede umile venia se osa far
presente un soggetto che pare riunire in sé tutti i requisiti per divenire
un compitissimo Arcivescovo di questa insigne Archidiocesi. Egli
sarebbe l'attuale Vescovo di Novara Monsignor Davide dei Conti
Riccardi di Netro. La sua età di 56 anni per cui comparisce né troppo
giovane né troppo attempato, la sua nobiltà, la sua presenza, il suo
tratto squisito, la sua bontà, non disgiunta all'uopo dalla necessaria
fermezza, la sua scienza e fiorita parola come scrittore e come oratore,
il suo coraggio, il suo attaccamento alla Santa Sede, la sua prudenza
nell'amministrazione e direzione, il complesso delle altre sue virtù,
tutto contribuisce a fare di lui un pastore secondo il cuore di Dio e
gradito ad ogni ceto di persone epperò atto a procacciare il bene delle
anime.
Tutto ciò lo scrivente espone facendo affatto astrazione dalle
testimonianze di affetto date alla nostra umile Società Salesiana la
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quale lo annovera fra i più benevoli suoi amici. Egli già volle stabilita
nella sua Diocesi due case dirette dalle nostre Suore, Figlie di Maria
Ausiliatrice, e nel corso di quest'anno fece dono ai Salesiani di un
terreno e fabbricato ad uso di Oratorio festivo da inaugurarsi in
Novara nel 1893 come monumento per il Giubileo Episcopale di Vostra
Santità. Parlando pertanto nell'interesse della nostra Pia Società, noi
considereremo di avere in lui qui in Torino un amico, un protettore, un
padre, quale lo avemmo nella Diocesi di Ivrea e nella Diocesi di Novara.
Perdoni Santità, l'ardimento dello scrivente e voglia colla sua
Apostolica Benedizione allietare i Salesiani e specialmente colui che
felice di baciare in spirito il Sacro Piede ha l'onore di professarsi
ognora colla più profonda venerazione.
Di vostra Santità
Unmilissimo ed Obbedientissimo servo e figlio in G. C.
firm. Sac. Michele Rua