s'intende, retribuire il lavoro delle Figlie di Maria Ausiliatrice, dove
continuassero a prestar servizio per la biancheria, con adeguata
mercede in guisa che possano da sé far fronte alle spese del loro
mantenimento, come già si pratica qui nell'Oratorio ed in altri siti.
Quanto alla separazione disciplinare devo notificarvi che finalmente
quest'anno le Figlie di Maria Ausiliatrice han potuto riuscire a stabilire
le Ispettrici per tutte le case del loro Istituto. Ora adunque devono le
Direttrici e le loro dipendenti corrispondere colle relative Ispettrici e
per mezzo di esse col loro Capitolo Superiore. Per ulteriori disposizioni
poi che potessero occorrere, aspetteremo quanto verrà determinato
dalla prelodata Sacra Congregazione, non volendo scostarci
menomamente dalle sante sue prescrizioni. Questa è la notizia che mi
premeva di darvi anche per avere il vostro concorso a secondare più
sollecitamente la divisione voluta dalla Santa Sede. Questa notizia
tenetela per voi per operare con diligenza, senza che occorra farne
parola con altri.
Ora, passando ad altro, vi dirò che si sente sempre più il bisogno di
buono e numeroso personale; perciò non posso fare a meno di
ritornare su una raccomandazione già più volte fatta di coltivare le
vocazioni ed esortarvi ad animare i vostri direttori a tale cultura
mettendo in pratica le norme che sono indicate nelle Deliberazioni
Capitolari e nelle Lettere del nostro venerato Fondatore, come anche
nelle precedenti mie come mezzo per moltiplicare i nostri operai
evangelici, vi converrà, o cari Confratelli, industriarvi per istabilire in
ciascuna delle vostre Ispettorie la categoria dei Figli di Maria in una
casa a parte, e, dove fosse comodo, anche nel collegio, ma in locale
alquanto appartato, e possibilmente con scuole regolari a loro adattate.
Il nostro buon Padre Don Bosco aveva tanta fiducia in questa categoria
di studenti; ed infatti ne raccolse frutti abbondanti e consolanti. Tali
risultati potremo ottenere anche noi se gl'Ispettori e Direttori
spiegheranno zelo e particolare sollecitudine per introdurli e coltivarli
a dovere. Spero in altra mia darvi le norme speciali per la loro cultura.
Parlando di coltura debbo pur rammentarvi che quanto a voi, o cari
Ispettori, la diligenza più grande dovete impiegarla nell'indirizzar bene
i vostri Direttori, inculcando loro la grande cura che debbono avere del
personale Salesiano. Fra le altre cose raccomandate che stiano attenti a
non lasciar introdurre libri o giornali cattivi, ed anche impedire la
lettura di certi libri che, sebbene non ancora proibiti, esaltano la testa
di giovani preti e chierici con uno spirito di tale modernità da portarli
quasi a disprezzar quanto sa di antichità sacra, non esclusi i SS. Padri
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ed i Dottori della Chiesa e quasi perfino la S. Scrittura, ed arrogarsi
d'inventare nuovi temi riguardo all'ubbidienza ed alle altre virtù, come
se per il passato si fosse sempre camminato nelle tenebre. Avvisino,
ove sia bisogno, con le parole che San Paolo già ai suoi tempi
indirizzava ai primi fedeli: doctrinis variis et peregrinis nolite abduci.
Vigilate pure affinché non s'introducano nelle vostre case gazzette e
riviste musicali che con le loro composizioni, articoli, illustrazioni
possano riuscire di pericolo agli studenti di musica ed alle case stesse.
Abbiate in quella vece tutta la cura affinché s'introducano buone
letture, in modo particolare quelle di fonte Salesiana. Converrà pure
che in ogni casa, specie negli studentati d'Italia, vi sia la Civiltà
Cattolica.
Insistete affinché si faccia in tutte le vostre case la lettura regolare e
seria a tavola e vi si leggano libri che diano veramente pascolo
spirituale all'anima. Fra gli altri non si tralasci di leggere le biografie
del S. Pio Brunone Lanteri del Gastaldi e di Don Cafasso, maestro di
Don Bosco, del Colombero: da questi libri vedranno i nostri a quale
santa scuola si è formato il nostro buon Padre e potranno essi pure
ricavarne grande vantaggio. Come ogni nostra casa è provvista della
vita del nostro Fondatore del Lemoyne, così conviene sia pur provvista
delle due biografie suddette, facendone lettura in comunità, specie a
tavola, e poi conservandole nella biblioteca.
Nell'indirizzare i vostri Direttori fate loro pur comprendere quanto è
importante il sostenere bene la pietà fra' Confratelli compiendone
divotamente gli esercizi che ci sono prescritti e dando l'esempio col
prendervi parte precedendo gli altri nella puntualità ed esattezza,
giacché come dice l'adagio: verba movent, exempla trahunt.
Qualche Direttore desidera sapere se si possa in caso di grave malattia,
in pericolo di morte, ammettere ai voti perpetui confratelli triennali,
che lo desiderano. Oh! Sì che si può; ditelo pure ai vostri Direttori; anzi
conviene perfino che lo suggeriscano, affinché se il Signore li chiama
possano portar seco il merito della perfetta consacrazione di se stessi a
Sua Divina Maestà. Potranno però avvisarli che tali voti obbligano essi
davanti a Dio ed alla nostra Pia Società, questa però non sarà obbligata
verso di essi finché non saranno regolarmente ammessi a farli, o
meglio a rinnovargli.
So che certi confessori per maggior profitto del loro sacro Ministero
desiderano esser provvisti della facoltà di assolvere dai peccati
riservati contenuti nel foglio della Sacra Penitenziaria. Ebbene, senza
troppo disturbarsi, esortateli a fare a voi la dimanda: voi mandatela a