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Codice scheda: ASC A4500512
Luogo e data: TORINO 14/12/1896
Autore: RUA MICHELE
Destinatario: COSTAMAGNA GIACOMO
Classificazione: Rua: Corrisp. con NunziVescoviAutorità
Tipo documento e supporto: Lettera spedita Manoscritto
Autenticità: Copia
Contenuto: Insiste che vada a Santiago e faccia da Ispettore alle case
del Chilí, Perú, Bolivia ed Equatore e che si occupi dei confratelli
esiliati dall'Equatore.(In sunto: commento di Mons. Costamagna; v.
A4500511.)
***
Torino, 14 dicembre 1896
Carissimo Monsignor Costamagna in Santiago
Spero che sarai in possesso delle varie lettere che ti scrissi durante il
tuo viaggio a La Paz ed avrai visto le mie intenzioni ed avrai stabilito la
tua dimora in Santiago nell'asilo della Patria, donde potrai dirigere i
movimenti di tutti i tuoi subalterni del Chilì, Perù, Bolivia, Equatore.
Dalle lettere ricevute in seguito da Don Riccardi e dagli Equatoriani
sempre più mi sono convinto delle necessità di fermar la a tua dimora
in Santiago e d'andar tutto al più qualche volta al Lima.
Ho promesso a Don Rabagliati di mandargli due Sacerdoti
Equatoriani. Vedi un po' di eseguir la mia promessa. Il Vescovo di
Tolima nella Colombia dimorante nelle sue metropoli di Reiva mi
prega per dispaccio a mandargli due altri dei sacerdoti usciti
dall'Equatore. Egli ci aveva già pregati precedentemente ed ora coglie
l'occasione che gli pare opportuna. Se puoi contentarlo ne avrò piacere.
Io gli risposi ieri, che non so se vi sia ancora alcuno disponibile fra quel
personale. Si rivolga a te in Santiago.
Che notizia ricevo oggi?! Tu sei a Buenos Aires! Dopo avermi
assicurato che saresti in questi giorni a Santiago, fin dalla metà di
ottobre, dopo avermi di nuovo confermato tal avviso nelle susseguenti
tue lettere, senza più nulla dirmi te ne vieni a Buenos Aires! Povero
me! Io ho scritto a Santiago parecchie lettere al tuo indirizzo, ospito
Monsignor Fagnano, a Don Calcagno, a Don Tomatis per fissar colà
convenientemente la tua residenza come Ispettore e tu... Sai in quali
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critiche circostanze si trova il personale venuto dall'Equatore che pur ti
appartiene da lunga data ed in momenti così importanti tu ti allontani.
Questo sconcerta tutti i nostri piani.
Non solo ti dispenso dall'andare al Paraguay, ma se vuoi fare il tuo
dovere, va' quanto più presto potrai a Santiago per eseguire quanto
abbiamo disposto per te e per i tuoi compagni pel Chilì, Perù, Bolivia e
pel personale venuto dall'Equatore.
Se potessi arrivare mentre sono ancora in vacanze sarebbe la cosa più
opportuna. Avresti ancor tempo a radunar tutti quei Direttori, avresti
ancora Monsignor Fagnano che ora trovasi colà, e potresti combinare
quanto occorre pel nuovo anno scolastico. Tutti i Direttori dei Chilì
dietro le mie lettere si erano rallegrati che finalmente avrebbero avuto
vicino il loro Ispettore ed ora, come scorgo da qualche lettera,
cominciano forse pensare che i Superiori cambino d'idea come i
fanciulli e si crederanno illusi da noi. Anzi trovo che sei passato a
Santiago e dopo tre giorni sei ripartito. Ma dunque non ti furon
consegnate le mie lettere? Don Tomatis non ti avrà consegnato niente?
Saresti in tal caso scusabile in parte almeno.
Dalla presente puoi arguire quali erano e sono le nostre intenzioni;
vedi ora di metterle in esecuzione se non vi è qualche insormontabile
ostacolo.
Mi scrive Don Fossati e del bisogno che vi è col Chilì di sostenere il
prestigio dei Salesiani; è appunto per questo che desideriamo
vivamente che ti trovi tu colà fisso in Santiago a sostenervi la pietà, la
moralità, la regolarità, l'applicazione allo studio ed ai mestieri; a farvi
coltivare le vocazioni religiose salesiane tanto fra gli studenti, quanto
fra gli artigiani, e, lasciando in massima parte ad altri la cura delle
suore, che hanno minor bisogno, occuparti seriamente dei Salesiani,
che ora abbisognano per ogni lato, morale, intellettuale, finanziario.
Fa' questo e quanto si può per provvedere Sacerdoti Salesiani indigeni,
che ad eventualità simili a quelle dell'Equatore, possano continuare le
opere nostre, come probabilmente avrebbero potuto quelli
dell'Equatore, se già avessero avuto Sacerdoti Salesiani indigeni.
Ricevuta la presente, favorisci scrivermi prontamente che farai.
Fa' coraggio a Don Vespignani; tanti saluti a Monsignor Cagliero e a
tutti gli altri dal
Tuo aff. in G. e M.
Sac. Michele Rua
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