Codice scheda: ASC A4530245 (Microscheda: 3927A12/B3)
Luogo e data: TORINO 30/03/1905
Autore: RUA MICHELE
Destinatario: RABAGLIATI EVASIO
Classificazione: Rua: Corrispondenza con Ispettori
Tipo documento e supporto: Lettera spedita Manoscritto
Autenticità: Firma autografa
Contenuto: È contento che accettino la facoltà di dare la cresima; pone
alcune condizioni per il personale dei lazzaretti; appello sul BS per
trovar un medico; lo assicura che D. Aime A. non ha dimenticato i
lazzaretti.
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Torino, 30 marzo 1905
Carissimo Don Rabagliati
Rispondo alla gradita tua del 13 febbraio. Sono ben contento che
accettiate la facoltà di dare la cresima a quanti il Delegato Apostolico
giudicherà opportuno. Forse sarà bene su questo punto intenderti col
Signor Ispettore il quale potrebbe essere uno dei delegati all'uopo.
2. Riguardo alla dimanda del presidente sul personale per i Lazzaretti
spero che a quest'ora hai già avuto la nostra risposta, la quale si
compendia in queste due condizioni: a) a voi non si lasci
l'amministrazione dei fondi necessari pei Lazzaretti, ma si assegni a
ciascuno un onorario; b) noi non siamo obbligati a provvedere tutto il
personale che potrà occorrere; bensì c'incaricheremo volentieri a
provvedere quanto potremo e a misura che ci sarà possibile.
3. Quanto ai medici si potrà forse provare a fare un appello sul
Bollettino a chi si sentisse abbastanza coraggioso per assumersi tale
incarico. Forse qualcheduno si troverà; ma occorrerebbe che questo
appello venisse da te stesso con l'appoggio del governo, e che si dicesse
lo stipendio che avrebbero e vi si unisse il rimborso delle spese di
andata. Questo appello si dovrà fare quando tutto sarà combinato e
che tu possa parlare con la certezza di non essere poi smentito dai fatti.
Quanto al nostro Don Garrone ha troppo da fare nella sua missione
della Patagonia e non potrà certamente venire sebbene non gli manchi
né il coraggio né la generosità. Quello che mi racconti fa conoscere
quanto sia conveniente prendere le opportune misure per non restar
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poi incagliati noi medesimi con gli aspiranti a codesta missione
sanitaria.
4. Ho tosto dato al caro Belmonte la commissione, che mi hai affidata,
di spedirti 100 botticini del Pagliano: spero la eseguirà con tutta
prontezza.
5. Quanto al far parte della Commissione Ispettoriale, non importa che
tu non possa sempre trovarti; basterà che ti trovi quando ti sarà
possibile. Tu intanto facendovi parte potrai tenerti un po' al corrente
delle cose dell'Ispettoria; come pure portare i tuoi lumi intorno a quei
confratelli che dimorano e dimoreranno nei Lazzaretti.
6. Non devi credere che Don Aime abbia dimenticato nella sua
permanenza qui i poveri lebbrosi: egli chiese e condusse quanti più e
meglio poté avere da distribuire poi secondo i vari bisogni
dell'Ispettoria.
7. Quanto a te non curarti di ciò che possano dire sul tuo conto: tu
lavori pel Signore e pel bene di tanti infelici e della Repubblica stessa.
Essendo così grande il bene che sei destinato a fare, non è a
meravigliarsi se avrai da incontrare difficoltà e tribolazioni da coloro
stessi che dovrebbero essere il tuo sostegno ed incoraggiamento.
Coraggio e avanti sempre in Domino. Per te pregherà ognora
Il tuo affezionatissimo in Gesù e Maria
Sac. Michele Rua