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Codice scheda: ASC D5460709 (Microscheda: 3952E1­E3)
Luogo e data: TORINO ­ 02/03/1889
Autore: RUA MICHELE
Destinatario: CAGLIERO CESARE
Classificazione: CAGLIERO Cesare (1887­1899)
Tipo documento e supporto: Lettera ricevuta ­ Manoscritto
Autenticità: Firma autografa
Contenuto: In risposta a sue lettere (14 e 25.02.u.s.), gli invia
comunicazioni: Pagamento effettuato, con informazione per D.
Oddone G.­ Reperimento di confessore­ Sig.ra Darbesio E.­ Opera
Div.Provvidenza ­ Gen.Velez.
***
Torino, 2 marzo 1889
Carissimo Don Cagliero
In risposta alle gradite tue lettere 14 e 25 febbraio ti faccio noto:
1. Che la Maria Sigrist di cui ti parlò Don Oddone venne da me alla fine
di gennaio, e riscosse il danaro di cui aveva bisogno ed oltre quello che
le spettava da parte mia; perciò io non credetti più opportuno farle
altro pagamento, cioè quello di cui parlava la tua lettera di febbraio: se
credi bene spediscigli tu quello che hai in deposito. Intanto però avvisa
Don Oddone di non immischiarsi più in affari di mutui od altri affari
temporali. Tutto al più consigli quanto crede bene, ma non prenda
nessun impegno, nessun deposito, nessuna responsabilità.
2. Pel confessore di cui abbisogna il Curato, prova a scriverne a
Magliano Sabino: forse potranno provvederlo di là.
3. Ti notifico poi che ho ricevuto ancora in tempo opportuno l'atteso
Breve di concessione dell'Oratorio privato per la benemerita Signora
Darbesio, e venne rimesso il giorno stesso di San Eudosia.
4. Ho ricevuto a suo tempo il programma dell'Opera della Divina
Provvidenza che vuoi stabilire costì, ma desidererei anche sapere quale
movimento avete dato a tale istituzione.
5. Sull'affare della Colombia pensa quanto desidereremmo poter
rispondere subito affermativamente all'ottimo Signor Generale Velez:
sì è la sola mancanza del personale che ci lega le mani ed i piedi:
tuttavia puoi dirgli che stante la raccomandazione dell'Eminentissimo
Card. Rampolla, e le sue profferte si spera di poter fare qualche cosa, e
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stabilire la partenza pel novembre 1890, ma bisognerebbe che facesse
anch'esso come fece S. E. l'Arcivescovo di Quito il quale prima di
partire ci lasciò qui tutti i fondi necessari per le provviste a farsi, pel
viaggio ecc., e con questo la parte materiale non ci diede più fastidio, e
con qualche sacrificio si provvide il personale, e si poté aprire la casa di
Quito con ottimo successo. Ora siamo forse più sprovvisti di personale
che allora, ma se non avremo da pensare a preparare i fondi materiali,
potremo far anche dei sacrifici per avere più presto disponibile il
personale, cioè, per l'epoca suddetta.
Ricevi i miei cordiali saluti e quelli anche di Don Belmonte che ti
ringrazia del buono di L. 500 speditogli tempo fa, e ne accetterà
sempre volentieri di simili, se potrai mandargliene.
Fa dunque coraggio in Domino, saluta tutti e prega per me che ti
auguro di cuore ogni celeste benedizione.
Tuo aff.mo in G. e M.
Sac. Michele Rua
P. S. Favorisci spedire la qui unita al Mons. Antonini.
Ho visto l'esito della vostra conferenza; pazienza! Si è fatto quanto da
noi dipendeva: il Signore provvederà diversamente.
Riguardo alla città di Alby si parlò bensì col giovane prete che trovasi
alla testa di un piccolo orfanotrofio; ma non si assunse da noi nessun
impegno per ora. Andando avanti se si avrà un po' di margine nel
personale, volentieri si farà il possibile, senza poter per ora
determinare il tempo o la quantità delle persone che si potranno
mandare.
Quanto al sussidio che dovevasi ottenere per mezzo del Cardinal
Sacconi vedi se si potrà avere per altra via.

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