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Codice scheda: ASC D5460516 (Microscheda: 3950C1­C3)
Luogo e data: TORINO ­ 27/01/1888
Autore: RUA MICHELE
Destinatario: CAGLIERO CESARE
Classificazione: CAGLIERO Cesare (1887­1899)
Tipo documento e supporto: Lettera ricevuta ­ Manoscritto
Autenticità: Interamente autografo
Contenuto: È concorde per l'effettuato pagamento alla Banca Ricotti,
come per l'accomodamento Gelpi. Unisce buono di L. 3.000. Tratta di:
Ricorso al S. Padre ­ D. Timon­David E. e D. Nava G..
***
Torino, 27 gennaio 1888
Carissimo Don Cagliero
1. Va benissimo che abbi pagato al Banco Ricotti le L. 25.000.
Tenetene esatta registrazione. Appena sappi qualche decisione su quel
conto notificacela e ci farai piacere.
2. Va anche bene l'accomodamento Gelpi; terremo nota delle varie
scadenze e a suo tempo manderemo pagarle.
3. Quanto al Conte Bracceschi della Ditta Cicognani invece di un
effetto, che a lui costerebbe qualche perdita presso il banchiere, ti
unisco qui un buono di L. 3000. Vedi con questo pronto pagamento
farti fare l'offerta di L. 500 a saldo, come scrivi.
4. Aspetto qualche risposta o notizia sul ricorso al Santo Padre: se
potrai farcene avere ci farai piacere. Però non sollecitare troppo ma
lasciamo che il Card. Vicario possa presentarlo.
5. Quanto al D. Edoardo Timon­David rispondi che noi di buon grado
concediamo facoltà di ritornare nell'ordine a cui già apparteneva
sciogliendolo dai voti emessi nella nostra Pia Società in quel momento
stesso che uscirà dalla nostra casa di Parigi per venir da loro. Se poi ti
dimandassero notizie di sua condotta potrai dire che per moralità e
sentimenti religiosi nulla abbiamo da lagnarci di lui. Quanto
all'obbedienza e convivenza lasciava a desiderare. Che però facciam
voti che possa riuscir bene presso i RR. Prenonstratensi a cui portiamo
molta stima ed affetto. Questo sia in confidenza tra te ed il Procuratore
di quell'Ordine.
6. Al Rev. Don Giacomo Nava di Abbiategrasso potrai notificare che il
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nome di mio padre era Gio. Battista, del padre di Don Durando era
Francesco. Però non tralasciar di pregarlo a suggerire a quella
benevola Signora che Don Bosco suole dire che è molto meglio dare in
vita che aspettar dopo morte. In tal modo si ha maggior merito, si
evitano tante spese ed anche il pericolo di far andar fallite le proprie
benefiche intenzioni. Se lo desiderasse si potrebbe fissare un interesse
da pagarsi sua vita natural durante.
7. Stante l'aggravarsi nuovamente del nostro carissimo Don Bosco non
saprei dirti quando Monsignore potrà recarsi a Roma.
Tanti cordiali saluti a tutti e prega per Don Bosco e pel
Tuo aff. in G. e M.
Sac. Michele Rua
P. S. Sento che Don Buzzetti ha preso con alacrità la direzione dei
lavori. Fate in modo tra l'uno e l'altro che si cerchi l'economia senza
troppo far gridare la gente.

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