Codice scheda: ASC A4520377 (Microscheda: 3915A9/12)
Luogo e data: VIANNA DO CASTELLO 11/03/1906
Autore: RUA MICHELE
Destinatario: MALAN ANTONIO
Classificazione: Rua: Corrispondenza con Salesiani
Tipo documento e supporto: Corrispondenza in genere Manoscritto
Autenticità: Interamente autografo
Contenuto: Ricevuta la lett. 23.01.1906 in Vianna (Portogallo). Si
compiace che siano arrivati a destinazione i salesiani missionari. Sosta
a Parigi per animazione missionaria.
***
Vianna do Castello, 11 marzo 1906
Caro Don Malan
La tua lettera del 23 passato gennaio mi venne a raggiungere in questa
città di Vianna, dove mi trovo per la visita alle case del Portogallo.
Non ti posso dire quanta consolazione mi diano le buone notizie, che
tu mi scrivi riguardo al prosperare di cotesta Missione. Ne sia
infinitamente ringraziato il Signore! Continuate a lavorare
alacremente per la sua gloria ed il Signore non vi abbandonerà.
Quanto a noi faremo sempre il possibile per aiutarvi. Godo che siano
felicemente ed opportunamente arrivati i confratelli mandati in vostro
aiuto. Sono tutti giovani ed inesperti; ma confido che sotto le tue cure e
quelle degli altri Superiori si avvieranno bene e faranno buona
riuscita. Speriamo di potervi mandare altri aiutanti in seguito; ma
credi che i bisogni sono sempre maggiori per l'estendersi della nostra
Pia Società ed i mezzi non ci permettono sempre di fare tutto quello
che vogliamo. Rogate anche voi Dominum messis ut mittat operarios
in messam suam; datevi attorno per vedere se si possono formare costì
delle vocazioni e poi non estendetevi troppo ad abbracciare più di
quello, che le forze vi permettono. Ti sia sempre cara la salute dei
confratelli ed in particolare abbi cura della tua, che mi dici essere di
nuovo un po' scossa. Godo di sentire che le Figlie di Maria Ausiliatrice
sono di grande aiuto per la Missione; ma anche per esse bisogna che tu
abbia i dovuti riguardi. Riguardi a non sopracaricarle troppo di lavoro
e non lasciar loro mancare il necessario, e riguardi per osservare tutte
le cautele nelle loro relazioni coi confratelli e coi selvaggi, che sono
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richieste dalla decenza e dalla moralità. Approvo, se le circostanze te lo
permettono, il viaggio che stai per intraprendere al fine di procurar
mezzi materiali alla Missione. Il Signore benedica le tue sollecitudini e
le renda fruttuose. Anche qui cercheremo di aiutarti, come abbiamo
fatto sempre, nel limite del possibile, e non pensare che possiamo
dimenticarci di voi. Una prova che io non vi dimentico puoi averla in
questo, che, passando, or sono 15 giorni, a Parigi, mi diedi premura di
visitare i tuoi benefattori di quella città, tra gli altri la famiglia
Fouchier, per animarli alla santa impresa di aiutare i Missionari del
Matto Grosso, e ti posso assicurare che, nonostante che in questi tempi
ci sia molto da pensare ai bisogni della Chiesa di Francia, essi non
lasciano di adoperarsi anche in vostro favore.
Non posso ora esaminare il documento, che dici aver ottenuto dal
Vescovo, perché il mio segretario lo trattenne a Torino; ma non dubito
che esso sarà compilato in forma da servire e da bastare al bisogno.
Caro Ispettore, nella dichiarazione, che tu fai in fine della tua lettera,
di pregare per me e di fare tutto il possibile per conservarti degno figlio
di Don Bosco, io ravviso lo spirito e la volontà di tutti Salesiani, che
lavorano sotto la tua direzione e, mentre ne ringrazio il Signore, per la
consolazione che mi date, io non cesserò di pregarlo che conservi in
tutti questa buona volontà e la perfezioni in guisa che possiate tutti
arrivare al Paradiso accompagnati da un gran numero di anime salvate
con le vostre preghiere e coi vostri sudori. Dal canto mio non dubitate
che cercherò di fare a vostro riguardo il meno imperfettamente che mi
sia possibile le veci di Don Bosco, il quale certamente ci guarda e ci
assiste dal cielo. Ma, perché possiamo con maggior fiducia
raccomandarci alla sua intercessione, pregate anche voi che si affretti il
giorno, in cui la parola infallibile della Chiesa ce lo presenti nel
numero degli eletti e ci permetta di invocarlo pubblicamente.
Con questo pensiero vi saluto tutti e vi benedico come cari figliuoli e
mi professo nel Signore.
Vostro affezionatissimo Superiore e Padre.
Sac. Michele Rua