Codice scheda: ASC A4530106 (Microscheda: 3922C11/12)
Luogo e data: TORINO 12/06/1876
Autore: RUA MICHELE
Destinatario: PESTARINO ANDREA
Classificazione: Rua: Corrispondenza con Salesiani
Tipo documento e supporto: Lettera spedita Manoscritto
Autenticità: Interamente autografo
Contenuto: Ha visto la nota di denari e generi somministrati al
compianto d. Pestarino D.; fa qualche osservazione sulle piante
tagliate e sul campo affittato; D. Pestarino intendeva regalarle.
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Torino, 12 giugno 1876
Illustrissimo Signore
Con piacere riscontro la pregiatissima sua delli 29 maggio. Ho visto la
nota di danari e generi somministrati al Reverendo compianto Don
Domenico Pestarino, e riguardo a questa nulla avrei ad eccepire.
Piuttosto debbo farle qualche osservazione intorno alle piante tagliate
ed al campo affittato. Graziosamente V. S. scriveva al Signor Don Savio
con la pregiatissima sua del novembre scorso di prendere delle
informazioni, e così ho fatto io nell'assenza di lui. Pertanto dalle
assunte informazioni e rilevasi che V. S. nella sua bontà assicurava il
prelodato suo fratello Don Domenico che le piante intendeva regalarle
e protestava di non volerne ricevere alcun compenso. Come vede, non
sarebbe conveniente il ritrattare una donazione fatta e neppure si
potrebbe fare tale ritrattazione; e però le piante tagliate (che a quanto
mi venne riferito scenderebbero a piccolissima somma) devonsi
eliminare da questo conto. Quanto al fitto del campo, sebbene siasi
potuto affittarlo in seguito al decesso di Don Domenico a L. 70 annue,
avendo io preso informazioni da chi era incaricato dell'esazione del
fitto, venni a sapere che quel campo era solo affittato a L. 25 mensili.
Ora prego V. S. a volerne dedurre i dodicesimi e le imposte, e poi
favorisca dirmi a quanto debbasi fissarne il debito; che io procurerò al
più presto farle tenere il saldo di ogni suo credito. Ho intenzione di
sistemare ogni conto all'amichevole; voglia anche la S. V. trattarmi
nello stesso modo; e consideri che quanto mi resterà tutto sarà
impiegato a beneficio della povera gioventù. Spero che nella sua carità
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saprà apprezzare questo motivo per lasciar correre quello che non è
richiesto dal rigore di giustizia.
Gradisca i nostri cordiali ossequi, con cui pregandole dal Signore ogni
bene godo professarmi con tutta stima
Di V. S. Illustrissima
Obbedientissimo Servitore
Sac. Rua Michele
P. S. Riguardo al Reverendo Signor Don Giuseppe parmi di avergli già
scritto una volta dopo l'abboccamento che ebbi con lui nel dicembre
scorso. Potrà vedere quella mia risposta.