effetto propositi bellicosi e rivoluzionari; è d'una assurdità
impareggiabile che da essi siasi in detta riunione di gente armata in
una bottega, aperta, di prospetto al collegio, in una via pubblica assai
frequentata, esposta alla facile vigilanza della polizia, in un'ora in cui
d'estate è tuttavia vivo il passaggio, in un momento in cui tal governo
teneva gli occhi su tutti, quando è risaputo che nel cuore della notte
sogliono unirsi i cospiratori e nell'aperta campagna e mentre potevano
i salesiani aver modo di ricevere codesta gente e tenerla nascosta in
una delle remote stanze del Protectorado, donde sarebbe stato facile ai
convenuti fuggire per i monti, se mai fossero stati scoperti; e qualora
avessero pur voluto tenere una somigliante adunanza fuori dal
collegio...ma la più ristretta circospezione li avrebbe consigliati a
scegliere un luogo lontano dall'istituto, onde evitare il più che fosse
possibile i sospetti e le eventuali compromesse.
d) E di non minore assurdità si è che in quella tale adunanza del 24
agosto, che si vorrebbe indetta dai Salesiani e dove cose di lauto
momento per il loro interesse e le loro ribelli imprese avrebbero
dovuto concordarsi, neppur uno di quelli che appartenevano al collegio
e perciò più fidati vi sia intervenuto; poiché è a notare che Velasquo
Rubio e Cristoforo Velasquo furono arrestati per istrada, mentre
tranquillamente andavano verso il collegio, da quel drappello di
guardie che traeva gli arrestati nella bottega dell'Alvear:
e) ed è assurdo che istigatori e favoreggiatori di congiure come si
vorrebbero i salesiani, non abbiano tenuto presso di sé, come risulta
dalle ripetute vane ricerche, armi e munizioni da somministrare
all'occorrenza, mentre ne avrebbero avuti tutti i mezzi ed anche il
dovere per non porgere ai loro alleati il nudo soccorso della parola.
Ma mentre per tutti i sovraesposti motivi perde ogni fede la
deposizione del Vallez acquista grande verisomiglianza (se si tiene
conto dell'odio che i fondatori del novello partito predominante
dovevano naturalmente nutrire più o meno countro i religiosi) la
ipotesi che accenno. E cioè che per arte di qualche maligno, siansi
raccolti quei determinati individui (gente per la loro condizione
facilmente corruttibile, specie il Vallez, volgare malfattore, condannato
già per vari delitti, ed evaso dal Panoptico con la instaurazione del
nuovo governo) e siensi fatti adunare in quella tale bottega con le armi
e con istruzioni opportune, a bella posta per compromettere il
salesiani.
Che tale desiderio di cogliere in fallo i detti missionari fosse già in
parecchi e in particolar modo negli agenti di polizia, lo provano due
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aneddoti che a titolo di amenità voglio addurre.
Una volta sul principio di quest'anno l'istituto fu improvvisamente
perquisito da un numero grande di guardie e di soldati agli ordini di un
capitano. Dietro la guida del giovane Serrano (che in quella occasione
mostrò senza ambagi chi egli si fosse e con quale intendimento entrato
in collegio) corsero difilati a un certo luogo dell'istituto detto
"pecebrera". Colà il capitano Solì vittorioso sopra una catasta di casse e
con malfrenata gioia "ah, ecco, esclamò, eccolo il corpo del delitto" e in
così dire andava picchiando colla punta della spada una di quelle casse
che per verità aveva molta somiglianza con quei tali recipienti dove si
contengono e conservano le capsule per "Remingtons". Il direttore
accorso a quella novità "piano, ripeteva, signore, piano... non mi guasti
quelle casse che sono di legno straniero d'ottima qualità: aspetti il
tirachiodi". E il falegname venne e la cassa fu aperta, ma quale, la
sorpresa del capitano e del delegato quando si ebbero sotto gli occhi
tante dozzine di mattoni refrattari!
Un'altra volta uno degli innocenti del collegio fu fermato dalle guardie
e condotto all'ufficio di polizia. Là un impiegato voleva assolutamente
cavargli la rivelazione del nascondiglio dove i padri salesiani tenevano
le armi e lo minacciò perfino di 25 sferzate se non confessava. Ma fuori
di un po' di paura per il malcapitato l'inquirente non s'ebbe nulla!
Colla commedia però del 22 agosto potè in qualche modo darsi
finalmente corpo alle ombre.
Ma sia che si considerino le deposizioni inverosimili dei testimoni
d'accusa, raccolte senza garanzia il giuramento e con tal metodo, per
cui giuridicamente non potrebbero avere alcun valore;
sia che si consideri la verosimiglianza della ipotesi da me sovraesposta,
è certo che nel fatto della sera del 22 agosto non può raffigurarsi più
che "un pretesto" per espellere il salesiani, ormai mossi al partito
liberale predominante.
Ma se con somiglianti "pretesti" potè sperarsi di svelare agli occhi del
popolo l'arbitrarietà dell'atto compiuto, non potranno mai
giustificarvisi, danni voluti arrecare ai salesiani.
Al contratto in virtù del quale si erano stabiliti in quella Repubblica
non si contravvenne da essi in alcun modo, per alcun motivo
legalmente accertato; e se tuttavia dal governo vi si contravvenne col
loro improvviso licenziamento, doveva restare almeno osservata la
clausola della restituzione di tutti i mobili di loro spettanza.
È poiché, con espressa autorizzazione del governo, avendo acquistati a
titolo oneroso e gratuito alcuni stabili nel territorio di essa Repubblica