Codice scheda: ASC A4520609 (Microscheda: 3921B6/8)
Luogo e data: TORINO 12/01/1891
Autore: RUA MICHELE
Destinatario: ORTUZAR CAMILLO
Classificazione: Rua: Corrispondenza con Salesiani
Tipo documento e supporto: Lettera personale Manoscritto
Autenticità: Interamente autografo
Contenuto: Prenderà in considerazione la domanda del Vescovo de La
Serena. Non ha ricevuto l'offerta della Sig.ra Juana Ross de Edwards.
Il Principe Czartoryski dice che i SDB hanno obbligato il figlio a fare i
voti.
***
Confidenziale
Torino, 12 gennaio 1891
Carissimo Don Ortuzar
Spero abbiate tutti tre cominciato bene l'anno e passato buone feste:
noi vi auguriamo a tutti tre, come pure all'A. Desjardins un'ottima
continuazione ed al caro Don Augusto tal miglioramento che possa nel
corrente anno ricevere qualche ordinazione; almeno gli ordini minori.
Abbiamo risposto al Vescovo de La Serena che prendiamo in
considerazione la sua domanda e che non potendo adesso esaudirla
per mancanza di personale, speriamo poter ciò fare fra qualche anno.
Riguardo alla Signora Doña Juana Ross de Edwards finora non
abbiamo ricevuto il giro postale di 45 franchi, di cui V. S. Ci parla,
come frutto della questua pel Sacro Cuore. Che sia andata smarrita
quella di lei lettera? Sarà bene che V. S. le scriva affinché possa fare gli
incombenti necessari (qualora li avesse realmente spediti) per farceli
recapitare. Come poi quella buona Signora mostra desiderio di avere
altre liste da riempire così io le mando a V. S. affinché gliele faccia
ricapitare, facendole tanti rispetti e ringraziamenti per noi per
l'interessamento che prende alle opere nostre.
Ora passiamo ad altro: ricevemmo ieri dal Cardinale Vicario di Roma
nostro Protettore una lettera scrittagli dal padre di Don Augusto. In
essa: 1° si lagna contro i Salesiani quasi avessimo obbligato il figlio a
fare i voti all'insaputa di lui; 2° parla di quanto Don Augusto ha
Archivio Salesiano Centrale A4520609 1
portato con sé rimanendo in Congregazione, quasi ridondi a danno
della famiglia, manifestando il timore che il figlio possa fare altri atti
inconsulti a danno della stessa; in 3° luogo propone alcuni punti per
una donazione inter vivos a lui di quanto spetta ancora a Don Augusto
della eredità materna e ritirare circa un terzo di quanto ha già ritirato
per donarlo a lui per le spese incontrate e da incontrarsi nella
liquidazione della materna eredità. Il Cardinale che ci comunica questa
lettera desidera da me una risposta. A tal uopo mi occorre sapere quali
sono le disposizioni di Don Augusto; se egli abbia a suo padre lasciato
qualche speranza in proposito, come se la passò col padre nel tempo
che rimase costì e se potrebbe egli stesso rispondere al Cardinale e al
Padre.
Avute queste dichiarazioni vedremo il da farsi. Questo però è da
tenersi tutto in discreta confidenza e da parlarne al figlio senza scosse,
cioè in modo da non produrre in lui penose sensazioni. Sarebbe pure
opportuno sapere se Don Augusto abbia manifestato al padre le sue
testamentarie disposizioni.
Veda nella sua prudenza e carità di fare le cose a modo. E intanto me lo
saluti cordialmente, faccia pur coraggio a Rossaro ed i rispetti all'A.
Desjardins e mi creda
Suo aff. in G. e M.
Sac. Michele Rua