Codice scheda: ASC A4580344 (Microscheda: 3999A6/11)
Luogo e data: TORINO 21/11/1901
Autore: RUA MICHELE
Destinatario: COOPERATORI SALESIANI E BENEFATTORI
Classificazione: Rua: Circolari, direttive, documenti
Tipo documento e supporto: Circolare Stampa tipografica
Autenticità: Copia
Contenuto: Richiama le necessità che le missioni presentano sia per il
personale che per oggetti e strumenti di lavoro. Dà spiegazione circa
l'avvenuta recente spedizione missionaria.
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Torino, 21 novembre 1901
Benemeriti Signori Cooperatori
e Benemerite Signore Cooperatrici,
Nei momenti più difficili per il disimpegno del grande ufficio che pesa
sulle mie spalle, mi conforta assai il pensiero che una falange di
Benemeriti Cooperatori e zelanti Cooperatrici suole con benevolenza e
carità operosa rispondere alla mia chiamata e aiutarmi efficacemente e
prontamente a continuare e sostenere le molteplici opere del
venerando nostro padre e fondatore Don Bosco.
Per questo io mi rivolgo anche stavolta con tutta fiducia a voi, ottimi
Cooperatori e pie Cooperatrici, al fine di mettervi sott'occhio i bisogni
urgenti a cui presentemente debbo provvedere per la continuazione
dell'Opera nostra.
Sono due anni che non faccio più appello generale a tutte le forze della
nostra Pia Unione e ciò per non parere di troppo aggravio, ma ora le
cose sono giunte a tal segno che abbiamo bisogno della unione di tutte
le forze. Da tutte parti mi si domandano aiuti personali e materiali. Per
sopperire ai primi ho allestita una nuova spedizione di Missionari, i
quali in numero di oltre 80, il 29 dello scorso ottobre, nel caro
Santuario di Maria Ausiliatrice, dissero addio alle loro famiglie, alla
patria e a tutti gli affetti più cari al nostro cuore, per recarsi, chi nella
Repubblica Argentina, chi al Brasile, specie nel Matto Grosso, alla
Patagonia, alla Terra del Fuoco, al Chilì ed al Perù, alla Venezuela ed
all'Equatore fra i Jivaros, alla Repubblica di S. Salvador e al Messico; e
chi agli Stati Uniti per gli emigrati Italiani. Altri erano già partiti per la
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Palestina, Egitto, Tunisia ed Algeria; tutti inviati a sollevare i loro
fratelli oppressi dal lavoro e per diffondere la luce del Vangelo e della
civiltà presso nuovi popoli.
Ma quali ingenti spese per preparare questo nuovo drappello di
apostoli del Signore! Se non mi avesse sostenuta la viva fiducia nel
vostro valido appoggio, o generosi Cooperatori e Cooperatrici, non mi
sarei certo sobbarcato a questa nuova spedizione, che è già la 35ma
dall'inizio delle nostre Missioni!
Eppure la carità di Gesù Cristo mi sospinge incessantemente, e non so
resistere alle lamentevoli voci di tanti infelici ed affamati lebbrosi della
povera Colombia, dilaniata da una diuturna guerra civile, che la getta
nella più squallida miseria; dei numerosi selvaggi dell'Equatore e del
Matto Grosso, che mi supplicano di pane e di istruzione. Straziano
eziandio il mio cuore le continue suppliche che m'inviano gli Onas
della Terra del Fuoco, i quali in parte già raccolti nelle nostre Missioni
dell'Isola Dawson e della Candelaria, sono a carico del nostro Prefetto
Apostolico Monsignor Fagnano, venuto espressamente in Italia per
chiedermi i mezzi onde tirar innanzi al fine di salvare quella generosa
razza; e gli Indi della Patagonia che non cessano di farmi sentire i loro
lamenti per mezzo dello stesso Monsignor Fagnano e del carissimo
Monsignor Cagliero loro Padri ed Apostoli. Aspetta da me pure
soccorso lo sterminato stuolo di orfanelli ricoverati nelle nostre Case
tanto d'America che dell'Antico Continente; purtroppo molte di esse si
trovano in gravissime strettezze ed in pericolo di essere chiuse per
mancanza di mezzi di sussistenza. Mosso da questo lacrimevole stato
di cose, faccio appello a tutti voi, o Benemeriti Cooperatori e
Benemerite Cooperatrici, perché vogliate venirmi in aiuto con
generose offerte, interessando eziandio in questa nobile gara di carità
tutte le persone di vostra conoscenza.
Pare che il Signore, nelle cui mani stanno le sorti nostre, abbia stabilito
l'ora presente per segnare nella storia della Carità un novello trionfo
della generosità vostra.
Si compia adunque da tutti questo universale trionfo della Carità,
rispondendomi durante questo mese, con generose offerte in
SUFFRAGIO DELLE ANIME DEI CARI DEFUNTI, o, perlomeno, non
tralasciando di farmi avere UNA COPIOSA STRENNA DI GESU'
BAMBINO, in ragione delle prossime Feste Natalizie, e del nuovo anno
che vi auguro fin d'ora ripiene delle celesti Benedizioni.
In attesa del soccorso della Vostra Carità inspirata a queste due idee
cristiane, vi assicuro che io, con tutti Salesiani, le Suore di Maria