Codice scheda: ASC A4550143 (Microscheda: 3956B7/9)
Luogo e data: TORINO 08/02/1888
Autore: RUA MICHELE
Destinatario: FAVA BERTOLOTTI ANNA
Classificazione: Rua: Corrispondenza con altri
Tipo documento e supporto: Lettera spedita Copia fotostatica
Autenticità: Copia
Contenuto: Le assicura che non dimenticherà di mandarle un oggetto
appartenuto a D. Bosco, che durante la malattia si ricordò di lei e della
figlia. La ringrazia per l'offerta di L. 100.
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Torino, 8 febbraio 1888
Illustrissima e Benemerita Signora Fava
Sono commosso di tanta bontà e vorrei trovare parole convenienti per
dimostrarle la viva riconoscenza mia e dei poveri Salesiani tutti. Ma in
si luttuosa circostanza si è incapaci ad esprimere ciò che il cuore sente.
Benché, come V. S. giustamente osserva, dobbiamo assai consolarci nel
pensare che il nostro venerato Padre sia già nel cielo che ci protegge.
Egli stesso prima di morire ci ha lasciato detto di non piangere la sua
dipartenza. Poiché ci attende tutti in Paradiso.
Riguardo al pio desiderio di V. S. di avere qualche oggetto appartenuto
al venerato nostro Padre può stare tranquilla che non me ne
dimenticai, benché pel momento si sia obbligati a non ancora dar nulla
per motivi di prudenza.
Ora le dirò che nell'intervallo della malattia in cui l'amatissimo nostro
Padre parve migliorare, si ricordò molto bene di Lei e dell'amata figlia.
Mi lasciò di dirle che benediceva di gran cuore ambedue, e che andava
preparare un posto per loro in Paradiso, tra i più insigni benefattori
dei suoi poveri orfanelli.
Infine la ringrazio della caritatevole offerta di L. 100, tornatami
veramente opportuna. Dio ne la rimeriti. I nostri orfanelli
continueranno sempre a pregare per Lei e pei suoi cari vivi e defunti.
Ci raccomandiamo pure tutti alla carità delle sante sue preghiere,
mentre godo potermele professare colla massima riconoscenza.
Obbligatissimo Servitore
Archivio Salesiano Centrale A4550143 1
Sac. Michele Rua
P. S. Il sopraccarico di affari mi hanno obbligato a rinunziare al dolce
piacere di scrivere io stesso questa mia onde le ne dimando umile
venia.