Codice scheda: ASC A4580236 (Microscheda: 3994A12/B2)
Luogo e data: TORINO //1889
Autore: RUA MICHELE
Destinatario: COOPERATORI SALESIANI E BENEFATTORI
Classificazione: Rua: Circolari, direttive, documenti
Tipo documento e supporto: Circolare Stampa tipografica
Autenticità: Copia
Contenuto: Invia una "Breve Notizia sulle Opere di D. Bosco in
Torino", su Oratori festivi, Scuole Serali, Scuole Diurne, Ospizi,
Missioni, Colonie agricole, Buona Stampa, Numero giovinetti ospitati,
Cooperatori.
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BREVE NOTIZIA
sulle Opere di Don Bosco di Torino.
Soventi volte ci sono richieste notizie intorno alle Opere di Don Bosco
e alla pia Società di San Francesco di Sales, ed io credo di appagare
almeno in parte tale aspettazione, esponendo Il fine che queste si
propongono con alcuni brevi ma precisi schiarimenti. Il fine delle
Opere di Don Bosco e della pia Società Salesiana è di venire in aiuto
della gioventù povera ed abbandonata. Don Bosco le cominciò con un
semplice Catechismo nel 1841, nella chiesa di S. Francesco d'Assisi in
Torino. In progresso di tempo si fondarono e si praticarono i seguenti
mezzi:
1° Oratorii festivi e giardini di ricreazione. In essi i fanciulli più
abbandonati sono raccolti e trattenuti con piacevoli trastulli in varie
ore della giornata. Questi trastulli sono la ginnastica elementare, salti,
corsa, altalena, piastrelle, musica vocale e istrumentale, declamazione,
teatrini, ecc. Al mattino, ad ora stabilita, si dà loro la comodità di
confessarsi, comunicarsi, ascoltare la santa Messa,. la spiegazione del
Vangelo. Di poi un po' di scuola domenicale ;
Dopo mezzogiorno si fa il Catechismo in classe, si cantane i Vespri, cui
segue breve istruzione in comune, benedizione col SS. Sacramento. Di
poi ricreazione fino a notte, quindi scuola fino alle ore otto nella
stagione d'inverno soltanto. Prima che gli allievi si rechino alle
rispettive famiglie, alcuni buoni signori, detti COLLABORATORI o
COOPERATORI, si fanno a ricercare quelli che non avessero lavoro,
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mentre altri COLLABORATORI procurano di condurli da qualche
onesto padrone, presso cui occuparli nel corso della vegnente
settimana;
2° Scuole cerali. Pei giovani operai più adulti, cui non basta l'istruzione
festiva, si fondarono le scuole serali. Sono ivi insegnati il Catechismo e
i corsi elementari in que' limiti e rami d'insegnamento che si giudica
convenire ad un artigianello ;
3° Scuole diurne. Per que' giovanetti che, essendo male vestiti od
alquanto indisciplinati, non possono frequentare le classi pubbliche, si
sono aperte scuole diurne;
4° Ospizi. Gli Ospizi hanno per fine di dare ricetto a que' giovani poveri
ed abbandonati che mancano di tetto, di vitto, vestito ed assistenza. In
questi Ospizi gli allievi sono applicati alle arti ed ai mestieri, ed alcuni
percorrono anche gli studi classici. Ma tutti frequentano le scuole
serali, dove loro è somministrata l'istruzione elementare ,
professionale, e l'insegnamento della musica vocale, istrumentale, di
canto fermo, di pianoforte, armonio, organo e simili.
Fra gli studenti, molti si rendono capaci di coprire impieghi civili e
commerciali, altri si danno all'insegnamento scolastico, o vanno nella
milizia, mentre alcuni, secondando la loro vocazione, rientrano nelle
rispettive Diocesi ed abbracciano la carriera ecclesiastica;
5° missioni estere. Non pochi fra gli studenti ed artigiani si consacrano
alle Missioni estere del Brasile, dell'Uruguay, del Chilì, della
Repubblica dell'Equatore e della Repubblica Argentina e fra gli stessi
selvaggi dei Pampas, della Patagonia e della Terra del Fuoco. In queste
regioni D. Bosco ha aperto circa 80 Case fra Ospizi, Istituti e Stazioni
pei Missionarii ;
6° Colonie agricole. In questi tempi le campagne richiedendo braccia
per la coltivazione delle terre, furono pure fondate alcune colonie
agricole in Italia, in Francia ed in America tanto per fanciulli, quanto
per orfanelle. Queste sono affidate alle Suore di Maria SS. Ausiliatrice ,
che formano come un secondo ordine, e fanno tra le povere fanciulle
quello che i Salesiani, che costituiscono il primo ordine, procurano di
fare in favore dei ragazzi;
7° Buona stampa. Per diffondere delle buone letture tra il popolo e per
porre un qualche rimedio alle cattive stampe, Don Bosco ha pure
fondato varie tipografie in Italia, Francia, Spagna ed America, che a
tenuissimo prezzo mettono in luce opuscoli, libri , periodici e varie
opere Che vennero tradotte in molte lingue, e s'inviano in ogni parte
del mondo,