Codice scheda: ASC A3990455
Luogo e data: TORINO 28/08/1897
Autore: RUA MICHELE
Destinatario: STARACE RAFFAELE
Classificazione: Rua: Corrispondenza con Salesiani
Tipo documento e supporto: Lettera spedita Manoscritto
Autenticità: Firma autografa
Contenuto: Risponde alla sua del 23.8 per spiegargli la causa del
cambiamento della casa di Castellammare da orfanotrofio a collegio e
per dargli un po' di coraggio. [All. busta]
***
Torino, 28 agosto 1897
Carissimo nel Signore
Le scrivo qui presso alla di Don Bosco in risposta della sua lettera del
23 di questo mese di agosto, mese a noi così caro, perché ci ricorda il
bel dì natalizio del soavissimo Padre. Deo gratias! Delle notizie che mi
manda della sua tranquillità di spirito, e del vivo desiderio di voler
essere Salesiano a qualunque costo. Si vede però che il Signore la mise
alla prova, prima col male al piede, poi con quello di Castellamare. Ella
non mi parla del dolore che ha provato per la frattura dell'osso, ma si
diffonde assai per ciò che riguarda alla Casa di Castellamare, da lei
aggregata alla Pia nostra Società.
Il nostro venerato Don Bosco ci diceva: niente vi turbi! Questo caro
ricordo lo mando anche a lei un po' mortificato per il nuovo aspetto
che ha preso quella casa. Quello che forse in apparenza è cambiato
tornerà al suo posto, ed io spero che presto anche gli orfanelli
troveranno il loro nido, donde furono allontanati. Preghiamo per
questo fine il Signore, ed affidiamo le nostre preghiere a Don Bosco,
che fu veramente Orphanorum Pater, e vedrà che le presenti sue spine
si convertiranno in rose. Le sue amarezze sono un piccolo sacrificio a
Dio perché egli si compiaccia di accelerare il giorno della gloria per i
suoi orfanelli. Per ora nessuna pena, nessun disturbo di coscienza: ci
penseranno i suoi Superiori, i quali saranno ben contenti di vedere le
nostre case rigurgitanti di poverelli. Se per il momento si credette
miglior consiglio accogliere giovani studenti, Ella si unisca ai suoi
superiori così guidati da Dio a provvedere così pane ed istruzione a chi
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un giorno potrà entrare con noi a combattere le sante imprese del
Signore.
Mi sono diffuso su questo argomento, perché desidero che Ella stia di
buon animo, e che continui a provare con noi quella pace che mi dice
di avere da che venne tra i Salesiani. Faccia coraggio anche a sua
madre, che raccomandai di questi giorni al Signore, saluti il carissimo
Don Bibieni, ed Ella preghi sempre per la nostra Pia Società, perché i
suoi membri siano sempre ripieni dello spirito di Don Bosco, e
specialmente chi ha il piacere di ripetersi
Suo aff.mo amico in G. C.
Sac. Michele Rua