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Codice scheda: ASC A3990156
Luogo e data: TORINO ­ 21/06/1878
Autore: RUA MICHELE
Destinatario: AGUILAR LUIGI MARIA
Classificazione: Rua: Corrispondenza con altri
Tipo documento e supporto: Lettera spedita ­ Copia fotostatica
Autenticità: Copia
Contenuto: Conviene con l'Arciv. di Brindisi­Ostuni che, per trattare il
progetto di un laboratorio per giovani da aprirsi in Brindisi, un
Salesiano vi si rechi a novembre p.v., e presenta risposte a suoi vari
quesiti in merito.
***
Torino, 21 giugno 1878
Eccellenza Ill.ma e Rev.ma
Mi fo grato dovere di rispondere alla venerata sua dell'8 corrente.
Siamo perfettamente d'accordo nell'attendere fino al novembre
venturo a mandar qualcuno di noi costà presso l'E. V.. Tornerà anche
più comodo e più facile per noi. Ciò premesso, mi accingo a soddisfare
categoricamente ai vari suoi quesiti; e primieramente Ella ci chiede se
non si potrebbe cominciare l'opera del laboratorio con soli esterni.
Veramente stabilire un laboratorio per soli esterni sarebbe per noi cosa
nuova e che crediamo di non grande utilità e soggetta a difficoltà non
leggiere. Piuttosto giudicheremo assai utile un oratorio festivo e scuole
serali e fors'anche diurne per soli esterni. Qui abbiamo appunto
cominciato in tal modo ed il Signore ci ha benedetti, e l'istituto andò
ognora prosperando ed ingrandendosi.
2. Quale spesa suol portare, approssimativamente, ciascuno degli
interni? Bisogna distinguere: se trattasi di giovani di mezzana
condizione, da applicarsi allo studio, si suol fissare la pensione di L. 24
mensili oltre le spese per vestiario, biancheria, libri, oggetti di
cancelleria ecc. Se trattasi di giovani orfani, abbandonati e poveri
senza appoggio, si sogliono accogliere gratuitamente per applicarli ad
un'arte; ed in tali casi ci rivolgiamo alla carità dei raccomandanti o di
altre pie persone che ci aiutino a sostenerne le spese. Se poi trattasi di
giovani non orfani e non assolutamente poveri, generalmente si
accettano con riduzioni sulla pensione, o con offerta adattata alla loro
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condizione, tenendo conto eziandio del merito personale dei ragazzi.
Che se poi si avesse a calcolare quanto veramente venga a costare un
giovane di tal fatta, per questi nostri paesi la spesa non è minore di L.
0,80 al giorno.
3. Quando l'istituto sia avviato suol cavare dai propri lavori il suo
mantenimento? In generale non può fare solido assegnamento sul
lavoro degli allievi; se non v'interviene qualche altra fonte di entrata
per la concorrente di circa la metà della spesa non si potrebbe andare
avanti. Quando però ci fosse buon avviamento nei lavori, e si potessero
coltivare certi rami d'industria più lucrosi potrebbero anche arrivare a
far fronte alle spese occorrenti.
4. Quanti religiosi occorrerebbero nell'ipotesi di soli esterni? In tale
ipotesi ce ne occorrerebbero da 4 a 6, compresi sacerdoti, chierici e
coadiutori, secondo che sarebbe maggiore o minore il numero degli
allievi, delle classi e dei laboratori. Quanti se potessero unirsi gli
interni? Se si unissero gli interni in numero ristretto, il sovraindicato
personale potrebbe bastare, ma si dovrebbe poi aumentare in
proporzione che andasse crescendo il quantitativo degli allievi.
E quale assegno si domanda per ciascuno? Risponderemo con San
Paolo: habentes alimenta et quibus tegamur, his contentu erimus. In
nessun sito andiamo per acquistar ricchezze temporali; perciò a
seconda dei luoghi ci contentiamo di 600 o di 500, o di 400 lire a
testa: purché si abbia tanto da poter andare avanti senza caricarci di
debiti. Aggiungerò a compimento di questo quesito che quando si
trattasse di collegio di giovani pensionanti, come sopra accennai,
appena il numero degli allievi arrivasse a tale cifra che bastasse a
sopperire a tutte le opere, i Salesiani si adatterebbero eziandio a
rimanere senza alcun sussidio personale per loro.
5. Potrei sperare che pei primi del prossimo novembre mi si
concedessero (senza pregiudizio dell'opera principale e finché questa si
prepari e stabilisca) due sacerdoti salesiani? La Santa Sede ha ordinato
che dobbiamo essere almeno in sei dove andiamo a porre la nostra
dimora; e se sopra notai che il numero di quattro potrebbe bastare, ciò
feci nella persuasione che fra pochi mesi richiederebbonsi almeno altri
due da completare il numero di sei voluti dalle regole. Come vede l'E.
V. , sarebbe contraddire alle nostre costituzioni, ed alle intenzioni della
Santa Sede il mandar uno o due sacerdoti da soli a disimpegnare per
tempo considerevole qualsiasi uffizio.
Fiduciosi di aver risposto sufficientemente ad ogni suo quesito tengo
molto cara l'intenzione per riconfermarle i sensi della profonda

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venerazione del nostro caro Don Bosco e di tutto il suo Capitolo; e profferendomi pronto a darle quegli
ulteriori chiarimenti che potesse desiderare godo di potermi rinnovare
Di V. E. Ill.ma e Rev.ma
Umil.mo e Obb.mo Servitore
Sac. Rua Michele
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