Codice scheda: ASC A4540404 (Microscheda: 3943D3/5)
Luogo e data: TORINO 04/11/1896
Autore: RUA MICHELE
Destinatario: VESPIGNANI GIUSEPPE
Classificazione: Rua: Corrispondenza con Ispettori
Tipo documento e supporto: Corrispondenza in genere Manoscritto
Autenticità: Copia
Contenuto: Gli consiglia d'ignorare le accuse rivoltegli dai giornali per
lo schiaffo che ha dato ad un ubriaco; lo assicura che i Superiori non
sono scontenti di lui.
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Torino, 4 novembre 1896
Carissimo Don Vespignani
La gradita tua del 6 u. p. mi arrecò grande piacere a prima giunta,
perché veramente temevo di essere da te dimenticato e la vista dei tuoi
caratteri, che subito riconobbi, mi persuase del contrario. Ma poi mi
rattristò alquanto nel leggere le tribolazioni e persecuzioni a cui sei
fatto bersaglio da parte dei nemici di ogni bene. Prendo parte vivissima
nelle tue pene e prego il Signore a venire in tuo soccorso. Tu hai fatto
benissimo a riporre in Lui, come mi scrivi, tutta la tua confidenza: Egli
non mancherà di aiutarti. Sono poi dolente del dispiacere da te provato
nell'idea che i Superiori non fossero contenti di te. Chi mai t'ha detto
questo? Sebbene talvolta non si possa approvare quanto si fa da
taluno, questo non vuol dire che non siasi contenti del medesimo.
Supponi, per esempio, nel fatto che mi racconti io non potrei
approvare lo schiaffo che hai dato a quel tale ubriaco, tuttavia non
sono malcontento di te. Poveretto! Ti compatisco e ti esorto a far
quanto puoi per acquistare piena padronanza del tuo cuore; ma ti
voglio sempre bene e sono contento del lavoro che vai facendo a
benefizio delle anime e specialmente della gioventù. Fa coraggio e non
allarmati per le persecuzioni a cui sei fatto segno: continua a lavorare
senza far caso dei giornali e delle dicerie. Se ti accorgi che tu o
qualcuno dei tuoi abbiate dato appiglio a tali accuse; fa quanto puoi
per correggere ciò che si potesse trovare di meno esatto nella vostra
condotta: del resto la vostra risposta alle maldicenze sia la vostra
calma, esemplarità, carità e pazienza congiunte allo zelo, attività e
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prudenza. Nelle piccole città specialmente, i giornalacci, non avendo
guari materia da trattare studiano di trovarne nelle persone religiose,
nei ministri di Dio. Possiamo poi anche già persuaderci che dalle vette
siamo presi di mira in modo speciale; quindi senza sgomentarci
dobbiamo sempre aspettarci di essere tribolati pubblicamente o
privatamente. La miglior risposta sarà: lactare et benefacere e lasciar
cantar le passere. Sì, sta' allegro di discreta e santa allegria in casa e
fuori di casa e ciò costantemente ad imitazione di San Francesco di
Sales e di Don Bosco. Tanti saluti a tutti codesti cari confratelli dal
Tuo affezionato in Gesù e Maria
Sac. Michele Rua
P. S. Se poi i Superiori giudicassero conveniente la tua rinunzia per il
bene della parrocchia, non inquietarti per questo. A vari Vescovi il
Papa per tale motivo ha consigliato di rinunziare sebbene senza vera
colpa fossero in uggia alla popolazione o ad una parte di essa.