Codice scheda: ASC A4510111 (Microscheda: 3893D5/7)
Luogo e data: TORINO 06/05/1888
Autore: RUA MICHELE
Destinatario: DE AGOSTINI TULLIO
Classificazione: Rua: Corrispondenza con altri
Tipo documento e supporto: Corrispondenza in genere Manoscritto
Autenticità: Firma autografa
Contenuto: Grave responsabilità di succedere a D. Bosco. Grazia
ottenuta dal Sig. Mainardi Franceschino per intercessione di Maria
Ausiliatrice. Viaggio a Roma.
***
Torino, 6 maggio 1888
M. R. Signore
Con quel piacere che Ella non ignora lessi la gentilissima sua del 2
corrente la quale oggi di buon grado riscontro.
Le sono tenutissimo per le espressioni dalla di lei squisita cortesia
usate a mio riguardo e spero molto sulle sue preghiere onde il Signore
mi aiuti a portare un peso non indifferente quale il mio attuale, tanto
più gravoso in quanto che fui chiamato, mio malgrado, succedere ad
un Don Bosco: V. S. sa ciò che compendiosi in questo nome. La perdita
di un tanto uomo l'abbiamo intesa immensamente sotto due aspetti
morale cioè e materiale. Morale poiché siamo ora privi dei consigli che
egli davaci e dell'immenso conforto che provavamo al solo vederlo:
materiale poi, poiché mentre i nostri bisogni vanno sempre crescendo,
pare diminuiscano in modo sensibile quelle offerte che ricevevamo,
egli vivendo.
Le rendiamo cordiali grazie per la inviataci somma di L. 58, e la S.V.
favorirà estenderle a quelle caritatevoli persone che vi concorsero,
tutte assicurandole delle comuni nostre orazioni: per Lei poi e per il
carissimo Conte Franceschino continuiamo farne sempre delle
particolari ricordando pure in esse i loro cari defunti. Riceveremo
inoltre con vivissima riconoscenza l'offerta di cui V. S. ci parla
nell'ultima sua, non occorrendo dire che se facevano cosa propria
meritoria, vivendo Don Bosco, tanto più ora che egli è passato a
miglior vita, sicuri di là non cesserà pregare con quell'affetto tutto suo
proprio per i benefattori dei suoi cari orfanelli.
Archivio Salesiano Centrale A4510111 1
Già si eseguirono sue commissioni all'Ufficio del Bollettino e alla
nostra Libreria la quale presto le spedirà ciò che è di sua spettanza. Ci
riuscirà gradito se ci manderà, quando possa, la relazione dettagliata
della grazia ottenuta dal Signor Franceschino ad intercessione della
Vergine Ausiliatrice: la pubblicheremo poi nel miglior modo che ci
sembrerà opportuno, o ci verrà da lei indicato nel nostro Bollettino o
Letture Cattoliche. Di buon grado le mandiamo l'elogio funebre del
Cardinale Alimonda, ben contenti lo gradisca come nostro ricordo.
In quanto a Roma ci troviamo al caso dell'altra volta, che cioè
ignorando quali impegni già siasi assunti il Signor Don Cagliero, nulla
possiamo dire in proposito tanto più che tali sono le intelligenze tra
noi prese. Siamo sicuri che se egli potrà compiacere sia Lei come il
caro Conte Franceschino, il farà assai di buon grado, e speriamo che
quando loro colà si recheranno, vi sarà posto. Ci dispensiamo pure
dallo scrivergli su tal proposito per risparmio considerevole di tempo
da loro parte e nostra, mentre se Ella gli scrive direttamente, tosto avrà
riscontro in proposito, significandogli, se vuole, averne per lettera già a
noi fatto parola.
Termino col salutare tanto tanto e Lei e il caro Signor Franceschino da
parte pure degli altri Superiori dell'Oratorio, mentre con perfetta stima
e considerazione mi ripeto
Suo Devotissimo Servo
Sac. Michele Rua