Codice scheda: ASC A4540305 (Microscheda: 3940B10/C6)
Luogo e data: TORINO 05/07/1879
Autore: RUA MICHELE
Destinatario: USUELLI GIOVANNI
Classificazione: Rua: Corrispondenza con altri
Tipo documento e supporto: Corrispondenza in genere Manoscritto
Autenticità: Interamente autografo
Contenuto: In risposta alla lett. del 23.06 invia il progetto di atto
notarile con alcune clausole formulate nel Consiglio di poter accettare
una casa ed aprire un istituto. (All. abbozzi di un atto notarile.)
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Torino, 5 luglio 1879
Reverendo Signor Don Usuelli
Ricevuta la riverita sua del 23 giugno, ci siamo nuovamente raccolti
per venire ad una finale decisione. Ella pertanto troverà nuovamente
qui unito il progetto di atto notarile che intendiamo di fare. Qui
peraltro Le notiamo alcune cose a migliore nostra intelligenza: 1.
Essendo noi oltremodo aggravati di affari, non sapremmo come
abbandonare l'Oratorio assentandoci alcuni giorni; perciò preghiamo
la S. V. a volere nella sua bontà recarsi qua a Torino il giorno che
crederà prevenendoci però qualche giorno prima con semplice
cartolina. S'aggiunge la circostanza che qui abbiamo un notaio, il quale
è di tutta confidenza e non suole farci pagare gli atti che per noi redige.
2. Rileviamo dalla riverita sua che V. S. nutre ancora speranza di avere
costì il ginnasio; noi non vogliamo lusingarla; perciò la preveniamo
che, come già Le fece intendere il Signor Don Bosco abbiamo
intenzione di mettere costà piuttosto un istituto professionale, anziché
scolastico.
3. Come vedrà dai fogli uniti, noi non possiamo ammettere l'obbligo di
un prete in parrocchia ogni festa. In paragone del bisogno siamo
sempre scarsi di sacerdoti e perciò non ci è possibile assumerci tale
peso.
4. Neppure possiamo ammettere la clausola di consegnare
all'Arcivescovo il collegio, oppure ad altra Congregazione nel caso che i
Salesiani si ritirassero. La cessione conviene sia fatta in modo assoluto.
5. La condizione poi di cominciar subito a pagare le L. 1500 annue ci
Archivio Salesiano Centrale A4540305 1
pare un po' dura, giacché è certo che pei primi anni saremo piuttosto
passivi. Quindi nella sua discrezione giudichi la S. V.
6. Quanto all'uso della Cappella per gli esercizi spirituali temiamo
assai che ciò possa incagliare le funzioni religiose per i convittori, e che
possa riuscire di grave disturbo tanto più se agli esercizi spirituali
potessero prendere parte anche persone di altro sesso. Perciò sarà
questo da esaminarsi qui di presenza.
Noi facciamo queste proposte come definitive: sicuramente che V. S.
non è obbligata ad accettarle, malgrado le passate trattative. Tuttavia
se queste non le andassero a grado, difficilmente noi potremmo
adottarne altre e per non protrarre ulteriormente quest'affare Ella
potrà rivolgersi a qualsiasi altro privato od a qualsiasi congregazione
religiosa per effettuare i suoi santi progetti, mentre ne è ancora in
tempo.
Ci pensi coram Domino, esamini ogni cosa e decida con piena libertà,
che in qualunque modo deliberi pel sì o pel no saremo sempre tutti
insieme quale godo confermarmi io
Di V. S. Rev.
Obbligatissimo Servo ed Amico
Sac. Rua Michele