Codice scheda: ASC A4500560
Luogo e data: CORIGLIANO D'OTRANTO 22/04/1900
Autore: RUA MICHELE
Destinatario: COSTAMAGNA GIACOMO
Classificazione: Rua: Corrisp. con NunziVescoviAutorità
Tipo documento e supporto: Lettera spedita Manoscritto
Autenticità: Copia
Contenuto: Risponde alle sue del 26 o 28.2 e del 16.3: consiglia come
trattare le vocazioni difficili; impossibile accettare nuove opere a
Valparaiso proposte dal Vesc. di Puno e dal Governatore del Perù;
pericolo d'esilio in Colombia.
***
Conegliano d'Otranto, 22 aprile 1900
Carissimo Monsignor Costamagna
Rispondo alla gradita tua del 26/2 o 28, che mi raggiunsero in questo
lungo mio viaggio.
1. Preghiamo pel povero Don : voglia il Signore assisterlo, affinché
non gli avvenga peggio. Quando un confratello si abbandona al vino ed
alle gozzaviglie, vi è grandemente a temere che perda la vocazione.
Perciò vigilate ad impedite tali disordini.
2. Ammiro il caro Don Sallaberry che trovi il modo di coltivare
vocazioni: forse è il solo che abbia somministrato un po' di contingente
al tuo noviziato. Tu temi che alcuni di tali soggetti non si possano
tenere: io però ti esorto a non rimandarli se non si rendono indegni
per gravi mancanze commesse come novizi o come salesiani. Anche
Don Bosco per regola generale riteneva che chi ha già avuto certe
disgrazie non convenga metterlo fra i salesiani: tuttavia so che ha fatto
delle eccezioni con grande vantaggio. Chi sa che anche questi nuovi
tuoi ascritti ben coltivati non possano riuscire bene?
3. Tu vuoi parlarmi di una chiesa presso Valparaiso, che si vuole darci
per le Suore: ma anch'io penso alle difficoltà del personale per
amministrarla. Pare che il nostro personale, invece di crescere,
diminuisca. Osserva un poco anche se veramente Valparaiso sia un sito
salubre. Il povero Don Scavini non vi poté reggere, ed ora vi sono là
altri affetti da malattia simile alla sua. Ti prego di osservare se non si
possano salvare quei cari confratelli infermi od infermicci provando
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collocarli in altro sito di aria differente.
4. Riguardo alla proposta del Vescovo di Puno, certo che per ora non si
può accettare per mancanza di personale; tuttavia se può essere di
qualche utilità per dividere un poco la grande distanza che separa le
case boliviane dalle altre nostre case, e se vi è un campo discreto a fare
un po' di bene con mezzi da poter vivere non sarà una proposta da
rigettare.
Tenendo in vista queste considerazioni, ti autorizzo a rispondere
quanto ti parrà meglio in Domino.
5. Quanto ad accettare la casa di correzione, che ci propone il
Governatore Peruviano occorre la stessa difficoltà della mancanza di
personale.
6. Quanto a Loi vedi un po' di esaminare bene le cose e poi avvisala
paternamente, se ne ha bisogno. Spero che si arrenderà a correggere i
difetti in cui fosse incorsa.
7. Don Rabagliati mi scrisse dalla Colombia che teme tocchi loro la
sorte toccata ai nostri Equatoriani, cioè l'esilio. Io gli risposi che in tal
caso mandi le Suore ed alcuni Salesiani ai tuoi ordini. Tanto per tua
informazione. Spero tuttavia ciò non sia per avvenire. A tal fine
imploro pur le vostre orazioni.
Il Signore vi assista, vi illumini, vi preservi da ogni disgrazia, specie
dalle defezioni, e Gesù Cristo regni sempre nelle nostre case e nei
nostri cuori.
Tanti saluti a tutti dal
Tuo aff.mo in G. e M.
Sac. Michele Rua
P. S. Sul punto di spedire la presente mi arriva la gradita tua dellì 16/3
da cui rilevo che trasportasti di nuovo l'Aspirandato a Macul. Va bene
purché conserviate lo studio del latino in tutte le case, possibilmente
perfino in quella delle Suore.
A proposito di esse sono contento che ti occupi di esse, ma mettendo la
cura principale intorno i Salesiani ed alle loro case. Per le loro
confessioni (delle Suore) procuriamo si osservi il decreto del 1892, se
non erro.
Del personale dei Salesiani e di Suore che ti occorrerà pel 1901
conviene farai avere le dimande in agosto prossimo. Chi sa che non ti
giunga qualche po' di personale dalla Colombia?