religione e di civiltà.
Don Fagnano in questo momento deve essere già disceso nelle Isole Malvine, e
di là correrà ad esplorare tutte quelle isole fino al Capo Horn, e vi studierà i
punti più strategici e meglio adatti per piantar colà le tende dei nuovi soldati
della Croce, che andranno presto a raggiungerlo.
Non potrete mai immaginarvi, o cari Cooperatori e Cooperatrici, quante vive
istanze e quante suppliche mi giungano di laggiù, da parte dei nostri
infaticabili Missionari e delle popolazioni stesse, affinché mandiamo colà
nuovi e ragguardevoli rinforzi di uomini e di danaro.
Ed appunto per far conoscere meglio i bisogni e la condizione, grazie a Dio,
soddisfacente delle nostre Missioni di America è venuto espressamente da
quei lontani paesi il nostro Missionario D. Luigi Lasagna, il quale non lasciò
intentata nessuna via per indurmi a preparare, anche questa volta, una
numerosa spedizione di Missionari Salesiani e di Suore di Maria Ausiliatrice.
Ne abbisogna anch'egli di un buon numero per le Missioni, che gli affidai nel
vastissimo Impero del Brasile, più esteso di per sé solo che tutta quanta
l'Europa, e dove vi sono regioni sconfinate, popolate unicamente di selvaggi,
che scorrazzano per immense foreste, sospirando da secoli una mano amica,
che loro vada a sottrarli alla vergognosa barbarie, in cui giacciono sepolti, e vi
giaceranno ancora chi sa per quante generazioni, se lo zelo di Missionari,
sostenuti dalla carità dei fedeli, non apporta loro presto un qualche aiuto. .
Indotti da questi potenti motivi, abbiamo deciso di preparare per il prossimo
novembre la spedizione di un nuovo drappello di Missionari, che
raggiungeranno almeno il numero di trenta, e che potranno anche essere di
più, se i soccorsi dei Benefattori ci giungeranno a tempo e copiosi.
Ciò posto, non vi sarà difficile capire, o cari Cooperatori e Cooperatrici, che
per allestire la novella schiera di conquistatori di anime e di propagatori del
regno di Dio in sulla terra, occorrono gravissime spese di sacri arredi, spese di
vestiario e biancheria, spese di suppellettili per la Chiesa, scuola ed abitazione
e spese urgentissime per i viaggi di mare e di terra. Epperciò non mi resta
altro che riporre ogni mia speranza in Dio e nella generosità vostra, o
carissimi Cooperatori e Cooperatrici, affinché , come già mi siete venuti in
aiuto nelle spedizioni antecedenti, così non indugiate a soccorrermi nella
spedizione che attualmente divisiamo, malgrado la grande strettezza di mezzi
materiali che ci affligge. Faccio quindi un nuovo appello alla vostra carità ;
ascoltate anche voi, al pari di me, la voce dei cari Missionari ed il grido che ci
mandano tanti poveri derelitti da quelle lontanissime contrade.
Pertanto supplico i Cooperatori e le Cooperatrici a renderci possibile la nuova
spedizione, soccorrendoci colle ferventi preghiere e colle offerte che potranno
fare in tele od oggetti di biancheria, in panni od abiti, in arredi di chiesa od in
vasi sacri, e più ancora in danaro, con cui far fronte . alle spese di viaggi e
trasporti per terra e per mare, in fine con qualsiasi limosina che la pietà loro
suggerisca e le loro forze permettano.
All'Oratorio di Torino, donde prenderanno le mosse i nuovi Missionari, si
riceverà con gratitudine sia a mano, o per ferrovia, o per posta, quanto la
vostra industriosa carità sarà per inviare al nobile intento.
Nel giorno poi, che sarà scelto per la partenza dei Missionari, prima della
funzione di congedo, si terrà apposita conferenza ai Cooperatori e
Cooperatrici nel Santuario di Maria Ausiliatrice, e questo vi sarà per tempo
notificato, affinché coloro che lo desiderano possano intervenirvi, e mentre fin
d'ora v'invito, non voglio lasciar di pregarvi ad aver la bontà di cercare pure,