05 Gennaio - La carita pastorale alla scuola del Cafasso |
La carità pastorale alla scuola del Cafasso
Il primo incontro di Giovanni Bosco con Giuseppe Cafasso avvenne a Morialdo, intorno al 1830, quando il nostro santo aveva quindici anni e il suo compatriota era chierico diciannovenne. La scena è nota. A Giovanni, che gli si proponeva come guida nelle attrattive della piccola sagra paesana, egli avrebbe risposto: «Mio caro, gli spettacoli dei preti sono le funzioni di chiesa; quanto più esse sono divotamente celebrate, tanto più grati ci riescono i nostri spettacoli. Le nostre novità sono le pratiche della religione che sono sempre nuove e perciò da frequentarsi con assiduità; io attendo solo che si apra la chiesa per poter entrare ... Colui che abbraccia lo stato ecclesiastico si vende al Signore; e di quanto avvi nel mondo, nulla deve più stargli a cuore se non quello che può tornare a maggior gloria di Dio e a vantaggio delle anime»1.
In queste parole il Don Bosco delle Memorie dell’Oratorio vede sintetizzato «il programma delle azioni di tutta la vita» del Cafasso, un vero progetto di vita sacerdotale (e religiosa), un modello caratteristico e fecondo: quello sul quale egli stesso aveva imparato a forgiare la propria esistenza e che vuole riproporre a noi suoi discepoli.
1 1. San Giuseppe Cafasso maestro di spiritualità sacerdotale |
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2 2. Gesù, unico modello del pastore |
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3 3. «L'ardente sua carità inspiravagli coraggio eroico» |
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