5938 / Crevacore Alfonso / 1962-6-26 /
a Don Alfonso Crevacore, suo Direttore a Chofu1
[26 giugno 1962]
Rev.mo e carissimo mio Direttore,
Scusa la calligrafia. Scrivo come posso un po’ di rendiconto.
l. - Ho fatto quanto ho potuto per fare bene il mio esercizio di buona morte: ho cominciato con il rendiconto fatto di fronte a Dio e completerò con la santa confessione e col santo Viatico, come se fossero le ultime pratiche. Alla luce di queste pratiche come si vede chiaro il Signore! Prega con me e non c’è che affidarsi alla misericordia immensa di Gesù, coll’aiuto della Madre nostra.
Aiutatemi tutti colla preghiera intensa e attiva. Grazie di cuore.
2. - Sanità: obbedisco al bravo medico e prego per tutti.
3. - Posso comodamente attendere alle pratiche di pietà prescritte:2 vera forza vitale, e prego durante la giornata per tutti… singulatim per tutti, specie per i miei fratelli salesiani… Ho presente le anime del mondo, vivi e morti… Al cielo, al cielo quando Gesù mi chiamerà… Non ho fretta… quando chiamerà… tutte le anime… specie dei miei cari fratelli, superiori e vecchi amici e superiori, chierici passati e presenti di Chofu.
4. - Non ho niente di speciale da far notare per la nostra casa. Li benedica sempre Gesù, la nostra Ausiliatrice e D. Bosco.
Prega e fa’ pregare per me.
Ti ricordo cotidie e tutti, tutti, tutti…
Don Vincenzo Cimatti, sales.
1 Il giorno 24, per la festa dell’Ispettore Don Dalkmann venne portato in poltrona in refettorio e in cappella. Ci sono le foto in cui appare circondato dai confratelli e dal medico curante Dott. Moriguchi. In una foto ci sono anche i due figli del medico, di cui uno diventò sacerdote. Questa lettera è il suo primo rendiconto da ammalato.
2 Da notare che per tutto il periodo della malattia, al suono della campana si univa alle preghiere della comunità, recitandole a letto. Quando c’era qualcuno che lo assisteva, immancabilmente lo invitava a recitarle insieme, e dopo le preghiere della sera gli diceva alcune parole di buonanotte. Ce ne sono alcune registrate.